25 maggio – Può darsi, ma…. – 2 (“Non è il momento”?!?)

Può darsi, ma…. – 2 (“Non è il momento”?!?)

C’è un “mantra” insopportabile che mi frulla nelle orecchie e che contrassegna in modo inequivocabile la pratica politica a tutti i livelli. Quello che meglio conosco è il livello “locale”, ma a salir su di grado (provinciale, regionale e nazionale, forse anche oltre) non c’è molta differenza, a parte le posizioni di Potere. “Non è il momento!” me lo sono sentito dire tutte le volte in cui qualche idea “innovativa” avrebbe contribuito a sconvolgere i piani “politici” dell’apparato; c’è una “disciplina” ed una “gerarchia” che hanno molto poco di diverso rispetto all’organizzazione militare. Mi è accaduto anche quando, di fronte a palesi ingiustizie denunciate, ci si rifugiava in una forma di prudenza che assomigliava molto al consociativismo tra chi ne era responsabile e chi avrebbe potuto tentare di intervenire, provarci semmai, anche sapendo che si sarebbero persi voti, perché tutti sanno perfettamente bene che dietro le ingiustizie, quando non vengono perseguite, vi sono connivenze di carattere “pubblico”. Lo Stato dovrebbe tutelare i più deboli, ma spesso difende i più forti. Perchè i più deboli non hanno capacità contrattuale e spesso sono portati alla disperazione e finiscono per comportarsi “male”, pur avendo mille ragioni da difendere.

Comincio a rendermi conto dell’inadeguatezza di Mario Draghi; anche gli italiani, peraltro, continuano a preferire il precedente Premier, quel bistrattato Giuseppe Conte che nel sondaggio dell’istituto di ricerca Quorum/You Tren per Sky Tg24 che è apparso in queste ultime ore precede con il 34.7% il Premier Draghi che raccoglie il 32,8% (e questo risultato è assegnato ben prima della scadenza dei “primi 100 giorni”, la classica “luna di miele”).

In realtà Draghi non ha fatto molto. Si è trovato, come si dice a Napoli “O cocco ammunnato e buono” con un Piano vaccinale che sembrava non funzionare solo perché mancava la “materia prima”; e un Recovery Fund, praticamente già redatto e solo da rifinire. D’altra parte molti “forse” non sanno che i veri “maestri” della Pubblica Amministrazione non sono i Ministri (che pure possono dare il loro contributo, non c’è dubbio) ma i funzionari, i tecnici della macchina pubblica. Draghi di certo ha portato la “sua” esperienza e quella dei suoi, donne ed uomini, di fiducia; ma nel precedente Governo vi erano personalità di spicco, che ben conoscevano la materia giuridico economica, come Gualtieri e lo stesso Giuseppe Conte.

Ritornando a quanto stavo dicendo nel precedente blocco di questo post, devo dire che non mi sarei mai aspettato da parte dell’attuale Premier una risposta come quella “odiosa” della Politica d’accatto con cui ci siamo trovati a confrontarci quotidianamente: “Non è il momento!”

Caro Premier, non è che per te “non è il momento” significa che stai pensando che, prima o poi, a pagare i costi di questa crisi, debbano essere ancora una volta i soliti bischeri che da sempre, pur con qualche incolpevole omissione (che, pur lieve, viene però sempre fatta pagare!), continuano a mantenere in piedi la baracca? …2….