RELOADED DI UN POST DEL 3 OTTOBRE 2018 – MIMMO LUCANO SINDACO DI RIACE E LE BUONE PRATICHE NEL SETTORE DELL’ACCOGLIENZA E DELL’ INTEGRAZIONE CON UN PREAMBOLO TECNICO TIPOGRAFICO
Il 3 luglio del 2019 scrivevo “Ripropongo un post a ridosso di quanto sta accadendo, con la liberazione di Carola, capitana della Sea Watch. Il livore e la cattiveria sono stati sconfitti – per ora – e il leader di questi, Ministro dell’Odio, si è apprestato ad annunciare l’espulsione della giovane tedesca allo scopo di allontanare il buon esempio e proseguire nelle pratiche orrende dell’offesa e della discriminazione a buon prezzo, contando sul grado culturale diffuso che più basso di così non era mai stato.
La Sinistra, dopo le affermazioni di principio, avvii una profonda revisione del suo agire politico, prima che sia troppo tardi!”
Ieri (2 ottobre 2021) ho partecipato ad un sit-in in difesa di Mimmo Lucano. Sapete perfettamente quel che è accaduto. Una condanna, come quella inflitta a Lucano, non è mai stata comminata con eguale pesantezza verso criminali assassini della peggiore specie o verso infedeli servitori dello Stato che abbiano copiosamente lucrato in modo personale. Si è detto che sia stata la “mafia” a suggerire tale perversione; sono portato a credere invece che siano gli apparati di Potere diffuso (non solo quelli della malavita ma anche quelli collegati al mondo politico ed economico finanziario) a sollecitare che il “modello Riace” non possa essere autorizzato a riprodursi.
MIMMO LUCANO sindaco di Riace e le buone pratiche nel settore dell’accoglienza e dell’ integrazione con un preambolo tecnico tipografico
Scrivo sempre con una tastiera impazzita
con errori involontari. Tuttavia spero che involontariamente io possa essere
pi\ corretto *lo vedete_ clicco una parentesi ed appare un asterisco, clicco un
punto interrogativo ed emerge un trattino basso( e poi chiudo la parentesi e
potete vedere che invece mi si apre. Quindi cercate di interpretare la follia
della tastiera allo stesso tempo con cui interpreterete la mia.
Ma quel che ho scritto [ *volevo scrivere la terza persona del presente
indicativo del verbo essere ed invece [ apparsa una parentesi quadra [, lo
ripeto, solo un preambolo tecnico tipografico.
Nelle ultime ore la protervia la
arroganza della Destra salviniana supportata dalla dabbenaggine del Movimento 5
Stelle si va impegnando a sottolineare la propria soddisfazione per
l’intervento della Magistratura nei confronti del Sindaco di Riace, Domenico
detto Mimmo Lucano, che è costretto agli arresti domiciliari per presunte
irregolarità nella gestione dell’immigrazione.
A Salvini che gioisce potremmo anche far sapere che laddove fossero riscontrati
degli addebiti, ormai risulta molto chiaro che Mimmo Lucano potrebbe appellarsi
ad un precedente grazie proprio alla Lega, chiedendo che le multe che gli
fossero comminate fossero dilazionate in circa 80 rate annuali.
Purtroppo non funziona in questo modo, anche perchè in primo luogo sarebbero in
molti, forse i soliti buonisti, a voler compartecipare ed in secondo luogo, ve
lo assicuro, perchè tutto si scioglierà in una bolla di sapone, in quanto non
ha valenza di reato quel che si compie attraverso la volontà dei protagonisti.
Tutta questa bagarre serve per mantenere attenzione intorno a temi che
appassionano i destrorsi ed allontanano dalla mente dei cittadini la
consapevolezza della incapacità sostanziale di questo Governo, alle prese con
scelte impossibili da realizzarsi per ragioni che ho diverse volte descritto
come antropologiche connaturate nel corpo vivo del nostro popolo, lo stesso
peraltro che ha applaudito e sostenuto, e continua ancora a farlo, questi
movimenti che anche per tali motivi sono populisti e sovranisti.
A Mimmo Lucano che ho incontrato nel maggio 2015 invio la mia personale
solidarietà. La sua attenzione verso le vite degli immigrati ha avuto uno
sviluppo che va esportato nei tanti luoghi del nostro Paese che sono stati
abbandonati, per rivitalizzarli e renderli produttivi. La sua è una buona
pratica da imitare anche sui nostri territori, e non penso soltanto agli
immigrati ma anche a tanti italiani che potrebbero rimettersi in gioco nella
vita, con il vedersi assegnate delle strutture periferiche abbandonate con
piccoli appezzamenti di terreno nelle zone collinari e montane qui circostanti.
Sembra impossibile? Forse no.
Joshua Madalon