13 ottobre – out of your mind and thugs

13 ottobre – out of your mind and thugs

Non intendo offendere nessuno ma è del tutto chiaro che chi si comporta da incivile si chiama fuori dal consesso comune. Lo fa di per sè, sapendo di farlo. Mi riferisco in modo particolare a coloro che continuano a rifiutare la vaccinazione contro questo virus che ha già decimato parte della nostra popolazione. C’è chi, in modo infantile, “ha paura del vaccino”. Piccino, mi rivolgo a te! Credi davvero che coloro che si sono fatto inoculare il liquido siano degli irresponsabili coraggiosi impavidi e amanti dell’ago?! Personalmente aborro dal farmi toccare, ma qui si tratta di applicare – accanto al desiderio di “non morire da bischeri!” – il senso civico di appartenenza ad una società nella quale si vuole ancora agire liberamente e senza essere preoccupati dal fatto che irresponsabili cacasotti, incivili tout court, possano attentare alla tua vita e a quella di tanti altri. A chi poi non vuole nella maniera più assoluta vaccinarsi perché ritiene che non siano utili i vaccini o che addirittura siano pericolosi per la salute, più o meno come qualsiasi altra medicina, mi viene da chiedere perché mai non rinuncia del tutto a curare se stessi e quelle persone a loro più vicine con tutte le altre medicine e cure che lo Stato italiano garantisce. Ne facciano a meno visto che sono pericolose né più né meno di quanto non sia il vaccino. Quando poi dicono che il vaccino è pericoloso si fanno aiutare da eventi che “purtroppo” erano normali prima: non è che la gente non morisse, anche “di subito”, o che non si ammalasse di quelle malattie che, anche a causa dell’affollamento degli ospedali, non sono state ben seguite e curate con le conseguenze che anche un cieco, di vista ma non di mente, può comprendere.

Passando ai rivoluzionari (!) del “No Green Pass”, che sono in prevalenza anche “No Vax”, mi rivolgo prioritariamente al Governo: faccia una buona volta (la Lega in questa occasione potrà anche uscire dal CdM o dalle aule) la scelta sacrosanta dell’obbligo. Altrimenti non ne veniamo fuori. Costoro, NGP e NV, saranno sempre a romperci le scatole in piazza a urlare “Libertà libertà…” pensando solo con la loro testa, che in realtà è “quella che è!”. Anche io penso con la mia testa e  urlo dentro di me “Libertà libertà!” soprattutto contro di loro,  ma penso allo stesso tempo che non sono affatto del tutto libero se vivo in una società, nella quale occorre anche rispetto per gli altri e, come dicevo prima, cura di sé, che è la prima essenziale forma di “rispetto per gli altri”! E, in realtà, per sentirsi “liberi davvero”, basterebbe rispettare le regole che da quando l’uomo è apparso al mondo sono le basi normali per una vita “normale”.

Comprendetemi perfettamente: una volta che c’è l’obbligo, non ci si può sottrarre dal possesso del Green Pass (anzi non sarebbe neanche più utile). Ed evitiamo le baggianate collegate all’esigenza di “Libertà” ed al bisogno di non sentirsi controllati. Mi viene da ridere, ma purtroppo è qualcosa di molto serio: ciascuno di noi possiede una Carta d’identità, che deve mostrare laddove vi sia un controllo motivato; ciascuno di quelli che posseggono o guidano un veicolo devono avere con sè, nel caso che si venga fermati per un controllo, una patente adeguatamente rispondente e rinnovata (durante il controllo le forze dell’Ordine verificano molti aspetti della nostra vita, a partire ad esempio dai famigerati “punti” o dalla fedina penale personale), e via dicendo, anche con le tessere sociali siamo “schedati” – buoni e poco buoni.

Ora, andiamo anche a trattare dei facinorosi….

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