30 ottobre – PRATO IN COMUNE – prove di ripartenza

30 ottobre – PRATO IN COMUNE – prove di ripartenza

Chi ha potuto farlo, ha partecipato ad un primo incontro convocato attraverso mail per la sera del 27 ottobre. Avevamo molte cose da dirci e naturalmente non siamo riusciti a farlo del tutto. Provo a mettere in ordine alcuni degli aspetti che sono emersi. Se ne dimentico qualcuno, verrete in aiuto. A breve cercheremo di rivederci, forse il 18 novembre.

Siamo stati – chi più chi meno – condizionati dalla tragedia della pandemia in questi ultimi due anni (“poco più poco meno”, e quest’ultima condizione sta a noi ridurla o protrarla, al netto dell’andamento della pandemia, che tarda a lasciare il “campo”). Qualcuno tra noi (spero, oltre a chi scrive, molti altri) ha avvertito l’esigenza di ripartire. Spero non si voglia negare che, anche l’avventura di “Prato in Comune” è stata fortemente voluta, pervicacemente portata avanti, da un piccolo gruppo, di cui faccio parte; lo stesso in fin dei conti che “oggi” sta cercando di riprendere in mano i fili di una storia, che ha preso il via con l’obiettivo di unire quella parte della Sinistra che è oltre i confini del Partito Democratico. “Oltre i confini” ha un sottile significato nella sensazione di essere equiparati – all’interno di un giudizio in qualche modo discriminatorio – agli “stranieri”. Fa parte di questa “sensazione” quel comportamento denunciato da Mirco Rocchi da parte del primo cittadino “pro tempore” di questa città. Nondimeno va preso in considerazione in questa fase che ci si trovi di fronte ad un cambio di orizzonte politico dovuto alla prorompente pericolosa avanzata delle Destre nel Paese, richiamata da Paolo Balestri.

Per questo motivo principalmente abbiamo il dovere di rimettere in moto le nostre energie, cercando di farle crescere attraverso il più ampio confronto con le diverse realtà associative che condividono gli stessi nostri valori e che, separate le une dalle altre, non possono che contare sulle proprie identità, sulle individualità. Anche per noi di “Prato in Comune”, questo,  deve essere un obiettivo prioritario per superare la nostra orgogliosa solitudine. Ciò non può – e non deve – significare una convergenza strutturale verso la maggiore forza politica dalla quale pensiamo essere diversi, ma alla quale intendiamo porre fondamentali interrogativi intorno a tutta una serie di tematiche sulle quali marchiamo molto spesso distanze significative per noi, di Sinistra, incomprensibili: per citarne solo una parteil Lavoro, la Salute, l’Istruzione, le modalità di Partecipazione, gli interventi urbanistici, lo sviluppo del territorio, la Mobilità, i Diritti.

Abbiamo un’ottima piattaforma programmatica da cui riprendere a far Politica.                                                

Ripartiamo dunque da dove eravamo rimasti nel febbraio del 2020: la costituzione di un’Associazione politico culturale i cui aderenti si propongano di partecipare alla costruzione di un Progetto di città per i prossimi anni.