IL DOMINO LETTERARIO edizione 2021/22 – dopo il primo incontro del 2 dicembre 2021 (verso il secondo)

IL DOMINO LETTERARIO edizione 2021/22 – dopo il primo incontro del 2 dicembre 2021 (verso il secondo)

Ieri sera al Circolo ARCI di via Cilea abbiamo dato il via alla nuova Edizione del “Domino letterario”.

Quest’anno sarà un nuovo soggetto ad occuparsi di questi eventi. Si è formato una nuova Associazione culturale; fondata da un gruppo di cittadine e cittadini della frazione San Paolo di Prato, “IDEE in Circolo” si propone di riavvivare il dibattito culturale e politico (quest’ultimo in senso molto ampio, molto al di là delle formazioni partitiche sempre più in crisi, soprattutto nelle realtà periferiche) nei territori emarginati.

Di “IDEE in Circolo” si è già parlato su questo Blog. Del “DOMINO LETTERARIO” anche: e quindi andiamo avanti.

Ieri sera non eravamo in molti al Circolo ma la serata ha raggiunto livelli molto alti, contando su due protagonisti, Lorenzo Monticelli e Alberto Di Matteo, due artisti prima che docente il primo e autore di testi teatrali il secondo.

Ho introdotto esplicando ai pochi presenti il significato de “IL DOMINO” e il progetto, a larghe linee, dell’Associazione “IDEE in Circolo”.

Ho annunciata la 13a edizione di “POESIA SOSTANTIVO FEMMINILE” poesie di donne e per donne, che si svolgerà nel prossimo mese di marzo. Il Bando ( non si tratta, e le esperte e gli esperti lo sanno bene, di un concorso; ma di una compartecipazione) verrà presentato alla Stampa tra un paio di settimane: saranno indicate le modalità con cui i materiali verranno raccolti e gli aspetti “compartecipativi” delle/degli aderenti.

Nel presentare Lorenzo Monticelli ho spiegato i motivi della “mia” scelta: il primo autore viene invitato dall’organizzatore che sceglierà il secondo e via via via andando avanti. Con Lorenzo ho sin dai primi incontri, dopo il mio arrivo in Toscana, un particolare feeling culturale, collegato a tre elementi: la Scuola, il Teatro e il Cinema. Nel 1987 e nel 1988 abbiamo insieme partecipato con ruoli abbastanza diversi ad esperienze culturali significative nel settore del Film Making amatoriale.

Durante la prima fase della pandemia, quella più dura ma anche più ricca di stimoli, ho letto il suo “Sotto il pollaio”, una forma di ricostruzione della sua esperienza rivisitata e rielaborata in modo ironico, amaro e divertente al contempo. E mi sono riproposto di invitarlo proprio ad aprire con quel suo scritto questa nuova Edizione. Leggendo quei capitoli avevo sorriso, in modo malinconico, ricordando alcune caratteristiche del Lorenzo del secolo scorso.

Il tempo però è trascorso e quando stavamo per riemergere dalla pandemia, Lorenzo era già andato oltre e aveva pubblicato un libro di poesie, “Corpo a corpo”. Al mio invito a presentare il testo in prosa ha infatti frapposto un rifiuto, ma era interessato e disponibile a presentare i suoi versi.

Ho provveduto a ordinare il suo libro e non appena l’ho ricevuto ho intanto compreso il senso del titolo. Con i versi egli ingaggia un vero e proprio conflitto “corpo a corpo” con il suo passato e il suo presente, con le sue idiosincrasie congenite, i suoi convincimenti consolidati. Egli lancia uno sguardo vuoto verso il futuro senza trovare varchi, uno sguardo cupo ricolmo di quella ipocondria congenita e ormai rassegnata ma anche corrosiva ed irriverente, nella migliore tradizione toscana.

Il libro è ricco di spunti che rimandano a diverse tematiche, tra le quali vanno segnalate quelle che rimandano al rapporto esistenziale con il padre e con il figlio, quelle che afferiscono alla presenza/assenza di una divinità superiore con cui pure si vuole dialogare o, per dir meglio, ingaggiare un conflitto. Su tutto prevale poi la straordinaria forza vitale espressa di fronte alla consapevolezza della finitezza dell’esistenza e l’approssimarsi della vecchiaia e della morte.

L’incontro di ieri sera è stato molto piacevole, a riprova della qualità dei protagonisti. Il prossimo è previsto per il 9 dicembre, stesso luogo stessa ora. Alberto Di Matteo porterà il suo libro, “Racconti del mondo rotto”. Aspettiamo di avere un pubblico più numeroso ma attento e stimolante come quello del primo incontro.

Alberto Di Matteo


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