19 dicembre – LE STORIE parte 15 – LE STORIE 2008/2009 e 2013/2014

Un sostegno nelle stesse ore di quel gennaio 2009 – la data della mail è il 29 – venne da una cittadina molto impegnata in Politica e nel Sociale

Sono naturalmente d’accordo con Francesco e con Giuseppe; voglio aggiungere che il sano volontariato non è mai messo in mostra come a richiedere un plauso che non può esserci perchè se così non fosse sarebbe non più volontariato ma ricerca esibita del consenso. non voglio aggiungere altro a questa vicenda a questo intervento di plauso ad uno dei candidati messo in contrapposizione all’altro in modo veramente banale. registro invece un atteggiamento scorretto e non banale da parte della segretaria del “nostro” partito il partito di tutti noi quando si siede in prima fila a sostenere uno dei candidati alle primarie; mi era sembrato chiaro all’ultima assemblea che si chiedeva alla segretaria ed alla segreteria tutta di tenere un doveroso atteggiamento super partes, anche se sapevamo tutti che se anche si fosse rispettato tale atteggiamento, esso sarebbe stato puramente formale; invece si è preferito non adottarlo neppure in modo formale …. e la commissione di garanzia di 35 membri che fine ha fatto? che regole di garanzia si sono dati? io propongo di inoltrare reclamo formale a questa commissione ed eventualmente discutere se sia il caso di dare alcune riflessioni alla stampa proprio su questo palese atto di partigianeria della segretaria verso un candidato. Ciao a tutti, T.

In quello stesso giorno feci circolare una mia riflessione:

Scrivo a proposito degli anonimi che ieri sono intervenuti sul blog di Pratonord a difesa (sembra così) di uno dei candidati PD alle Primarie del 15 febbraio p.v.. Intanto non trovo offensivo il commento di F. B. il quale ha soltanto rilevata la grande capacità del suddetto candidato nel ricoprire da anni ormai incarichi politici ed amministrativi (quale sia la sua attività prevalente, quella che consentirebbe a ciascuno di noi di essere autonomi ed indipendenti una volta finito il percorso politico-amministrativo, non è dato di saperlo) in modo ininterrotto (F.B. lo ha detto forse con un po’ di ironia, ma non è offensivo collegare la capacità di “fare le pizze” con le “mani in pasta”): ci si innervosisce troppo facilmente tirando con troppa superficialità fuori anche l’unità del Partito, come se la responsabilità del momento critico fosse sul groppone di coloro che non hanno avuto in questi ultimi anni alcun incarico di Partito tanto rilevante da poter essere riconosciuti come Dirigenti. Tuttavia rilevo due elementi che invece giudico molto gravi: il primo è che non si deve trascendere in modo offensivo e certi epiteti utilizzati non sono assolutamente accettabili; il secondo è che a riflessione (sulla quale si può legittimamente non concordare) firmata non si può contrapporre l’anonimato. Quest’ultimo elemento – che caratterizza tutti gli interventi “contro” – è molto più pericoloso per l’unità e l’integrità del Partito rispetto a quanto esposto – lo ripeto – da F. B..

Giuseppe Maddaluno

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