Un preambolo
Manca poco alla fine dell’anno; si chiude con chiari e scuri. Per alcuni i “chiari” prevalgono; per altri non è così. La riflessione su quest’anno la farò, a tempo debito. Per ora pubblico questi miei interventi scritti alla fine degli anni passati.
UN AUGURIO – UN AUSPICIO PER IL 2018 E IL 2019
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UN AUGURIO – UN AUSPICIO PER IL 2018 e il 2019
Manca davvero poco alla fine del 2017 ed
avverto l’esigenza personale di fare chiarezza rispetto a ciò che abbiamo ed a
ciò che ci manca, che per me consistono in un medesimo obiettivo: attuare una
Politica di Sinistra di Governo del nostro Paese.
Infatti abbiamo l’esigenza di costruire un soggetto forte che sia in grado di
dare le giuste risposte al bisogno di giustizia sociale senza intaccare i
diritti ma garantendo questi ultimi nel pieno rispetto dei doveri, delle regole
e della legalità.
Negli ultimi tempi, dopo un periodo di conquiste sociali, le abbiamo
progressivamente perdute mettendo seriamente a rischio la convivenza civile.
Per Sinistra di Governo intendo parlare di un tentativo di costruire un
equilibrio tra chi ha fino ad ora partecipato (o assistito, appoggiandola,
senza parteciparvi) alla costruzione di una forza politica moderata
progressista e democratica e chi ha privilegiato una forma di testimonianza
nuda e cruda, pura, dei fondamentali valori della Sinistra radicale, dogmatica,
intransigente. La perpetuazione della separatezza tra chi ha uno sguardo
critico ma moderato nelle forme e chi invece ha privilegiato una forma di
perenne protesta e contestazione spesso sterile e tendente a forme improduttive
dal punto di vista pragmatico non può che condurre ad una vittoria delle Destre
e di quella pseudo-Sinistra che si è catalizzata intorno al Partito Democratico
e ad una nuova sconfitta della Sinistra.
Le ultime vicende relative alla costituzione da una parte della lista “Liberi e
Uguali” e dall’altra della formazione di un’altra variegata e multiforme
struttura che prende il nome di “Potere al popolo” confermano i miei timori
rispetto al prossimo futuro.
Gli insegnamenti si sprecano, non essendo in grado di cogliere gli aspetti
positivi ed accantonare quelli che appaiono da una parte e dall’altra negativi.
Non si perdonano ad esponenti di “Liberi e Uguali” l’aver fatto parte di un
progetto fallimentari, manco fossero stati dei “neofascisti”, e l’aver
sostenuto leggi contestate come Job’s Act, la Buona scuola e l’abolizione
dell’art.18; non si perdona alla parte radicale l’intransigenza: nessuno dei
due però fa un passo avanti e questo è deplorevole politicamente e civilmente.
Fra poche ore entreremo nel 2018. A inizio marzo avremo le elezioni politiche,
che probabilmente ci forniranno utili indicazioni per il futuro. Nel 2019
voteremo a Prato. Mi permetto di sollecitare una riflessione che parta in
anticipo su quello che sarebbe utile fare. Il mio impegno già dichiarato è a
favore di un contenitore unico della Sinistra, che riesca ad aggregare le forze
democratiche, progressiste ed innovatrici del territorio per costruire un
Programma ampio di Governo della città dopo dieci anni di malgoverno prima del
Centrodestra e poi del Centrosinistra.
Joshua Madalon