Nota del curatore
Questo è un libro di poesie.
Le persone che vi agiscono esprimono al massimo la loro libertà senza filtri particolari; decidono da sole quale sia la loro produzione migliore: non è un concorso, non esistono dunque vincitori assoluti: è la “poesia” a vincere! Attraverso la libertà dei pensieri e delle parole che li sostanziano proponendo sinteticamente idee complesse e profonde : i poeti sono così! Da 11 anni raccogliamo poesie in un contenitore dal titolo fortemente significativo con un abbinamento azzeccato e già imitato; ed è una gran bella sorpresa andare a rileggere quelle poesie delle prime edizioni per scoprire – mi si scusi un’altra ovvietà – che la poesia non invecchia mai ed esprime allo stesso tempo la sua appartenenza temporale collegata al contesto in cui nacque la sua ispirazione.
L’11 a Edizione ha subito una lieve proroga legata al fatto che, quest’anno, l’8 marzo (data che tendiamo a confermare per le prossime Edizioni) coincideva con il martedì grasso e la “concorrenza” ci ha indotti a rinviare la serata per evitare l’ingorgo!
Gli impegni dell’organizzazione hanno prodotto più rinvii: ora però ci siamo e stavolta il 16 aprile ci incontreremo nuovamente per ascoltare e leggere le “nuove” poesie. Fra l’altro lo faremo in un luogo molto importante per alcuni di noi: il Circolo del Dopolavoro Ferroviario che, al di là di ogni personalismo possibile, è un luogo strategico fondamentale per la città non ancora del tutto valorizzato.
Noi siamo molto felici di farvi ritorno, peraltro in una cornice (il termine è quanto mai appropriato per l’occasione) pienamente e totalmente cultura ed artistica: alcuni amici “artisti” storici che negli anni hanno partecipato alle iniziative del DLF di Prato espongono loro opere. Sarà dunque, per tutti noi, una gioia per gli occhi e per le orecchie; quest’anno, inoltre, abbiamo programmato un’ulteriore serata alla FNAC a “I Gigli” di Campi Bisenzio. Anche lì saremo in un contesto “culturale e artistico” di alto livello ed opereremo in mezzo a stimoli consolidati ( i libri) e ultramoderni, portando la “parola” poetica come espressione universale della nostra profonda inattaccabile inossidabile “libertà”.
Quest’anno, ancora una volta, altre donne ed altri uomini hanno scelto di esprimersi in versi: persone già note ma anche nuovi ingressi che rendono ormai incalcolabile il numero totale di chi ha scritto per “Poesia Sostantivo Femminile” in questi anni. Molto interessante è il contributo che ci ha voluto fornire, mentore Giovanni Petri, la Biblioteca Comunale di Mamoiada con l’invio di due splendide poesie che abbiamo posto in chiusura. Questo è il segnale che “PSF” è conosciuto anche fuori di Prato – attraverso il social nerwork Facebook sul quale è presente anche un Gruppo e nelle gambe e nelle menti dei suoi estimatori che vanno ringraziati insieme a chi ancora una volta non ha voluto mancare l’occasione. GRAZIE!
Giuseppe Maddaluno