I CONTI NON TORNA(VA)NO – parte 36 – (per la parte 35 vedi 8 giugno) con una nuova “intro” e un nuovo annuncio

Leggere commenti alla parte 35 – Segue documento inviato “à tout le monde” dagli “studenti del Liceo Copernico” datato 21.12.1998

COPERNICO STUDENTI

Dall’assemblea dei rappresentanti del Liceo Copernico, che si è riunita per discutere del cambiamento di sede, è emersa la necessità che l’istituto mantenga la sua unità per i seguenti motivi:

  • Riteniamo che in questi trent’anni di vita, nonostante le pessime condizioni dell’edificio, l’istituto abbia sempre dimostrato di essere una scuola oltreché molto efficiente, anche viva, creativa e all’avanguardia (basti pensare al numero di scambi culturali con l’estero e alla nostra sperimentazione linguistica, poi imitata da tante altre scuole di Prato) mettendo a disposizione degli alunni un gran numero di servizi ed anche un’ottima preparazione che non sarebbe più possibile nel caso in cui il Liceo venisse smembrato.
  • In caso del dislocamento su due o più sedi dell’Istituto, un considerevole gruppo di docenti andrebbe incontro a notevoli difficoltà nel gestire cattedre separate, anche se la divisione avvenisse tra scientifico e linguistico, che comunque è una maxi sperimentazione e non un liceo a sé, visto che alcuni insegnano in entrambi gli indirizzi. Ciò comporterebbe seri disagi agli studenti, costretti a cambiare professori.
  • Un’eventuale scissione implicherebbe anche difficoltà nel gestire l’uso dei laboratori, indispensabili per lo svolgimento del programma in alcune materie, i quali sarebbero divisi sui due plessi.
  • L’accorpamento di parte dell’Istituto ad un’altra scuola comporterebbe la perdita dell’identità e del prestigio conseguito nel corso degli anni dal Liceo. E’ da considerare, inoltre, che se il divario numerico fra la nostra popolazione studentesca e le altre è così netto, vi è evidentemente una ragione. Un così alto numero di famiglie di Prato e dintorni preferisce la nostra scuola e la soluzione dell’accorpamento annullerebbe il loro diritto alla libera scelta.

Concludiamo chiedendo che ci sia concessa una sede unica, adeguata ed efficiente che possa ospitare l’intero Istituto, dal momento che tale sede esiste e non è completamente utilizzata non vediamo la necessità di dividere il Liceo. Ricordiamo che i contenitori scolastici – cioè gli edifici – non appartengono agli istituti, ma alla comunità e la Provincia deve gestirli nell’interesse collettivo. Vi invitiamo, pertanto, a prendere una decisione equa tenendo conto delle reali necessità di tutte le parti in causa.

Gli studenti del Liceo Copernico

Nel prossimo blocco esplicherò nuovamente il “senso” della pubblicazione di questi “documenti” oggi quasi ad un quarto di secolo dopo che essi furono prodotti.

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