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LA CENA DEI POVERI – SAN PAOLO DI PRATO 26 AGOSTO

LA CENA DEI POVERI – SAN PAOLO DI PRATO 26 AGOSTO

La Cena dei poveri è uno degli eventi tradizionali che caratterizza la presenza del Circolo ARCI San Paolo in via Cilea a Prato. Si tratta di un appuntamento – quest’anno sarà la 36° Edizione – che possiede forti valenze socio-antropologiche. Solitamente si svolge nella prima parte del mese di agosto a ridosso di Santa Maria, essendo rivolto a quella parte di pratesi che soprattutto per motivi economici non riuscivano a godere di vacanze. All’inizio (fine anni Settanta – Anni Ottanta) erano in pochi a partecipare ma negli ultimi anni forse proprio per la crisi economica i partecipanti sono aumentati. Il termine “poveri” può tuttavia essere fuorviante: sin dall’inizio vi era una sottile autoironia.
Quest’anno la “Cena dei poveri” si svolgerà la sera del 26 agosto e tra qualche giorno gli organizzatori pubblicheranno il menu. Con pochi euro si mangia e si beve in buona compagnia. Per informazioni e prenotazioni basta contattare il circolo San Paolo allo 0574 21675

AGOSTO – TEMPO DI RIFLESSIONI E PROGETTUALITA’ – parte 4

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AGOSTO – TEMPO DI RIFLESSIONI E PROGETTUALITA’ – parte 4

…e poi verrà il tempo della POESIA
Ne approfitto per lanciare dal mio Blog l’interessante iniziativa di POECITY a Prato già indetta con un evento su Facebook. La sua curatrice Stefania Zampiga ed un gruppo di amiche ed amici poete e poeti da qualche tempo organizzano percorsi di Poesia nella città di Prato. Noi con ALTROTEATRO abbiamo aderito presentando nei primi giorni di luglio “Fulmini rondini e colibrì” negli stessi Giardini del “Fabbrichino” dove il prossimo 27 agosto sul far della sera si svolgerà “POECITY Azioni urbane di poesia con clessidra sulla parola “MENTRE” (vi linko l’evento https://www.facebook.com/events/918107684923093/).

Ma poi ci saranno altri eventi e progetti di cui parlerò con questi amici pratesi, coinvolgendo però anche quelle poete e poeti che ho fin qui incontrato “mentre” viaggiavo per l’Italia…..

3. continua….

ALTRA PARTENZA un magnifico dono di Ida Di Ianni – poeta

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ALTRA PARTENZA un magnifico dono di Ida Di Ianni – poeta

Forse Ida Di Ianni sa già che ho da sempre una enorme difficoltà a confrontarmi con la poesia, essendo essa una (forse la più importante) delle forme più complesse dell’espressione artistica promanando dal profondo delle vite di coloro che la praticano. I poeti , io, li ho sempre invidiati anche se fin da bambino ed ancora ora provo a confrontarmi con loro. Per questi motivi, e per quella forza di sfida eterna che mi sostiene e muove, sono stato molto lieto per i doni che Ida, in occasione di “A sud dell’Expo” a Castel di Sangro, ha voluto concedermi: prima di tutto la sua amicizia e poi alcune delle sue “poesie” raccolte in “Altra partenza” edito da Volturnia. La poesia di Ida ha evocato in me molte delle sensazioni colte nella lettura di quella splendida antologia delle poete arabe contemporanee tradotte e commentate da Valentina Colombo, “Non ho peccato abbastanza”. La poesia e l’amore che essa in primo luogo tratta e canta assumono una funzione liberatoria da tutti i vincoli moralistici in modo limpido elegante diretto. Oltre ad essere donna si è anche madre: e nei testi ritroviamo quel filo sottile che lega queste due essenze e che non potrà mai essere posto in discussione da certe ideologie “femministe” che interpretano la parità di sesso come mero e freddo livellamento di generi. Altrove emerge una malinconia struggente del ricordo, dei passi perduti, delle occasioni lasciate e prevale il timore di non essere più in grado nemmeno di riportarle a galla della coscienza: è l’inespresso non ancora espresso che tenta di farsi strada. Ed ancora in altri versi affiorano alcuni elementi di insicurezza nel mondo che ci circonda attenuati però dalla vicinanza di una persona amata che riesce a rassicurarci. E su tutto domina l’Amore.

AGOSTO TEMPO DI PROGETTI E DI SCELTE – parte 3 (di TRAMEDIQUARTIERE ed altro, molto altro)

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AGOSTO TEMPO DI PROGETTI E DI SCELTE – parte 3 (di TRAMEDIQUARTIERE ed altro, molto altro)

L’azione culturale (nel senso ampio del termine) deve essere in grado di apportare positive benefiche trasformazioni sui territori, creando terreno fertile a progressivi mutamenti nei costumi e nelle abitudini dei cittadini che vi risiedono. Troppe volte, per esperienza personale, non è stato così, non è così; su questo punto sono diventato critico ed intransigente nei confronti sia degli operatori culturali di eventi “usa e getta” sia di amministratori che si circondano in modo prevalentemente clientelare di tali figure per accrescere il proprio consenso personale.
“Tramediquartiere” (è scritto proprio così tutto attaccato ad evidenziare la ricerca di coesione e condivisione assoluta) nella sua complessità è la dimostrazione già adesso di come si possano spendere risorse pubbliche per costruire sinergie collettive virtuose che migliorino la qualità della vita nelle periferie di una città. Altro che quell’uso dell’ “io” corretto strumentalmente con un “noi” o del “mio” corretto allo stesso modo da un “nostro”: nessuno è “solo”, da soli non si va avanti.
A Prato procederemo con altri due progetti: uno già avviato rodato e funzionante, “IL DOMINO LETTERARIO”; l’altro – nuovo di zecca – “IL DOMINO CINEMATOGRAFICO”, il cui taglio si rivolgerà a tematiche sociali e civili, prettamente documentaristiche. Ad occuparsi di questo progetto sarà una nuova “sub-Associazione” facente parte di “DICEARCHIA2008” e di “ADSP Circolo delle Idee”: ci si riferisce ad “UNITA’ CINEFILE – Prato”.

3. continua….

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AGOSTO TEMPO DI PROGETTI E DI SCELTE – 2

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AGOSTO TEMPO DI PROGETTI E DI SCELTE – 2
2. E, poi, c’è ancora da cucire con “Tramediquartiere” cui sovraintende IRIS Toscana con la cooperazione di tante altre grandi e piccole, ma tutte necessarie ed importanti, realtà dai singoli che hanno contribuito a costruire l’identità dei Quartieri San Paolo e Macrolotto Zero alle diverse Associazioni presenti sui territori a gruppi di cittadinanza attiva sul piano sociale, culturale, economico ed antropologico. Le interviste proseguiranno tra fine agosto e settembre a costruire un quadro ricchissimo e variopinto nella sua multietnicità e multiculturalità (San Paolo e Macrolotto Zero sono i Quartieri dove si sono susseguite ondate migratorie prima “interne” – Nord Centro e Sud indistintamente – poi “esterne” – soprattutto ma non solo Cina- ). E su questi temi ho alcune idee delle quali ho parlato con Massimo Tofanelli e Marzio Gruni (due importanti protagonisti che rappresentano – il primo l’IRIS ed il secondo l’ADSP San Paolo Circolo delle Idee); queste idee messe accanto ad altre potrebbero essere discusse, vagliate e portate alla realizzazione a partire proprio dal prossimo settembre, che – dunque – si annuncia quanto mai intenso. Anche perché le date di Ferrara sono diventate nel frattempo due (oltre a quella del 7 si lavora già al 19) e se ne annuncia una nuova per novembre.

…continua

AGOSTO 2015 – si avviano nuovi progetti e si affinano quelli già in essere

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AGOSTO 2015 – si avviano nuovi progetti e si affinano quelli già in essere

Agosto è il mese dei progetti. Per confermare quelli in corso ed avviarne di nuovi; ma in ogni caso occorre puntare alle più ampie condivisioni. Chi mi conosce sa che lavoro per ottenere il massimo con le minime risorse; ma queste sono comunque necessarie e non si può sempre e soltanto frugarsi nelle proprie tasche, anche se ho trovato alcuni partner che hanno “condiviso e compartecipato”. Mancano all’appello gli Enti e le Istituzioni ma non ci arrendiamo. Non si costruisce nulla da soli, anche se a volte si può essere soli ritenendosi in buona compagnia. La realtà di Prato, quella che dalla città toscana riusciamo a volte ad esportare (ma quanta fatica in ambienti ormai incancreniti da preclusioni e distinzioni provinciali) è fatta da un lavoro che, anche quando parte da singoli, si avvale di un “collettivo” potente ed attivo. Altrove troviamo uno sgomitare di monadi autoreferenziali che si temono a vicenda e diventano essenzialmente improduttive o, ad esser buoni, scarsamente produttive ad uso personale o di pochissimi.
Agosto è dunque, come dicevo, il mese dei progetti (e questo del 2015 ancor di più), delle riflessioni e delle scelte. Ci attendono importanti appuntamenti anche di respiro internazionale; all’inizio di settembre sarò con Altroteatro a Ferrara. La poesia di Chiara De Luca e quella di tantissime altre personalità ed identità poetiche mondiali saranno argomento di “Alfabeto dell’invisibile”, titolo fortemente evocativo dell’affascinante mondo della “poesia”, scelto da Chiara per la raccolta delle “sue” straordinarie poesie nelle quali si respirano atmosfere pasoliniane e caproniane. E per questo evento sono qui a scrivere alcune delle “interconnessioni” necessarie. E sarò in gran bella compagnia con Alessandro Canzian (Samuele editore), Chiara De Luca (Kolìbris edizioni), Antonello Nave (Altroteatro), Antonio Lombardi (musicista), Vincenzo Santaniello (musicista), Benedetta Tosi (cantante ed attrice). Dove? Nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea venerdì 7 settembre ore 17.30. Segnatevi la data!

BAIA – 10 maggio di un anno fa

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em>“Sono i territori a dover stimolare e supportare in modo operativo la nascita l’organizzazione e lo sviluppo di un’imprenditoria culturale complessiva e diffusa che possa diventare il volano principale della “nostra” economia”

Le “nuove” passeggiate nei Campi Flegrei (dopo quaranta e più anni).

11 maggio 2014

 

Ieri (10 maggio 2014) sono stato a Baia, invitato dalla cortese Angela Schiavone, letterata poetessa ed organizzatrice di splendidi eventi, ad un percorso poetico-narrativo fra i reperti archeologici ordinati nel Museo dei Campi Flegrei dentro il Castello Aragonese che domina sul Golfo di Pozzuoli e quello di Napoli. La grandezza storica ed architettonica del luogo mi permette di disquisire sulle bellezze inequivocabili delle diverse risorse artistiche e naturali che, in queste terre, antichi e moderni viaggiatori italiani e, soprattutto, stranieri sanno di poter trovare, conoscendone ed apprezzandone il valore. Mi dico che varrebbe la pena riflettere di più su queste incommensurabili ricchezze che la Storia (Grecia, Roma, Normanni, Angioini, Aragonesi, Borboni) e la conformazione del territorio così vario (acqua di mare e di terra, fuoco, aria, pianura e collina, coste, golfi e calette) ha regalato all’area flegrea. Ero un ragazzo poco più che ventenne e scrivevo un “appello” a valorizzare ed amare questi luoghi nella loro complessità. Sono trascorsi più di quaranta anni e nuovamente (a sessanta e più anni) avverto il bisogno di affrontare questo argomento. Accenno qualcosa all’Assessore alla Cultura del Comune di Bacoli, Flavia Guardascione, ma mi riservo di riflettere, dopo la visita, con un intervento su Politicsblog. Ed è quello che sto facendo, avendo messo insieme alcuni tasselli ma soprattutto confortato da una lettera che stamani (11 maggio) Domenico De Masi noto sociologo molto attento alle tematiche culturali pubblica su “Repubblica” alla pagina XIII regionale Napoli. Il titolo è significativo del contenuto “Con la Cultura si può mangiare ma noi non ne siamo capaci” (vedi allegato). Un Blog che si occupa di Politica e di Economia del Territorio a livello nazionale non si può esimere dal partecipare ad un dibattito che, in un Paese come l’Italia con un tasso così elevato di disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è fondamentale; perché purtroppo si continua a non riconoscere che la Cultura, l’Arte, le manifestazioni sportive, la Storia, la Cura dell’Ambiente e del Territorio siano un volano forte e sicuro per il Turismo, un turismo di ogni tipo, di massa, di qualità, scolastico, della terza età, eno-gastronomico, convegnistico, termale etc etc. A dire il vero di chiacchiere ne abbiamo sentite troppo spesso a vuoto mentre sarebbe ben opportuno che fossero ricercate sui territori quelle competenze che oggi, soprattutto quelle passionalmente giovanili, sembrano essere destinate a diventare dei “vuoti a perdere” da smaltire e rottamare. Si fa tanto parlare inutilmente di far ripartire l’economia ma intanto non vi è una capacità imprenditoriale di “marketing” intorno ai siti storici e culturali ed agli eventi spesso a questi collegati; sarebbero tantissimi i “posti di lavoro” da mettere a regime e a tale scopo si potrebbero utilizzare fondi europei ed interventi regionali e statali tipo “reddito minimo garantito a progetto” riservati a gruppi di giovani e adulti che si organizzino in Associazioni o Cooperative. Ci sembra di ripercorrere in fotocopia (ma vale anche per questo elemento l’assunto di partenza) l’ affermazione del Principe di Salina, “tutto cambia perché nulla cambi”, e si assiste alla stessa tiritera su cambiamento e rinnovamento senza senso anche quando le affermazioni appaiono promettenti come quella sull’ampliamento della platea di giovani che potrebbero (è solo un annuncio – uno dei soliti in campagna elettorale – quello di cui qui si parla) accedere al servizio civile. Ma è “propaganda” ed è una delle solite “boutades” cui ci hanno abituato i leaders populisti degli ultimi venti anni; e non perché non possa essere vero, ma perché già nella fase propositiva si parla “esclusivamente” di costi, la qual cosa significa che, come è accaduto con i LSU (Lavoratori socialmente utili), le loro funzioni non sono specificate e dunque non sarà altro che un’altra operazione clientelare che non darà risultati positivi

Non credo di esprimere una riflessione originale allorquando – e qui ritorno alla visita del 10 maggio – capisci che l’iniziativa organizzata dalla mia amica Angela non è stata promossa dal punto di vista mediatica (ne avrebbe avuto un grande merito, e so di non stare ad utilizzare alcuna piaggeria: ve lo assicuro) dai funzionari del Comune di Bacoli che se ne rimpallano – mi permetto di dire in modo cialtronesco – le responsabilità: gli stessi operatori del sito (il Castello Aragonese di Baia) quando arriviamo sono sorpresi ed impreparati, ignorando non colpevolmente l’effettuazione dell’evento. Non riesco nemmeno più ad essere allibito di fronte a simili contingenze; spero sempre possa essere l’ultima: sono ottimista incallito. La visita al Castello con la sua struttura mastodontica ancora possente ed agli importantissimi reperti archeologici ben distribuiti in oltre quaranta ambienti, accompagnati da esperti ed artisti di varia professionalità (l’archeologa Flavia Guardascione che è anche Assessore alla Cultura del territorio, la responsabile del Castello Aragonese di Baia Paola Miniero, l’antropologa Sara Greco, la psicoterapeuta junghiana Cinzia Caputo, una performer e guida turistica Gabriella Romano che ha splendidamente dato vita ad Isabella d’Aragona ricevendo i visitatori, ed una danzatrice, l’allieva del Liceo Scientifico “Ettore Majorana”, Maria Patacchini) oltre che da una squisita appassionata di poesia e letteratura, la mia amica Angela Schiavone, dura oltre un paio di ore che trascorrono velocemente: non sono qui a descrivere ciò che ho visto ed ascoltato. Ovviamente ne suggerisco la visita, riportando in fondo a questo articolo indirizzi e recapiti telefonici utili allo scopo. Ma poiché il mio intendimento espresso nel corpus dell’articolo è quello di denunciare le inefficienze per poterle superare aggiungo un nuovo tassello. Uscendo dal Castello mi sono fermato alla biglietteria ed ho chiesto di avere un depliant del sito: non ve ne era traccia alcuna. C’erano quelli di Napoli, Pompei, Ercolano ma mancava qualsiasi riferimento al territorio di Baia, di Bacoli e – tout court – dei Campi Flegrei. Mi chiedo – in quell’occasione ed ora – (e vi assicuro che non mi sento e non sono uno sciovinista provinciale) che senso abbia tutto questo affannarsi inutilmente per promuovere a chiacchiere e parole scritte questi luoghi bellissimi, come sto facendo peraltro, se gli Enti e le Istituzioni politiche e culturali statali regionali e locali non sono in grado di organizzare il minimo necessario per informare, diffondere la conoscenza di questi territori che porterebbe loro ricchezza. All’incontro era presente anche Ciro Amoroso fine cultore della Storia e della Cultura dei Campi Flegrei (in allegato un video) Ho conosciuto l’Assessore Flavia Guardascione, archeologa anche molto ben preparata, e vorrei sostenerla in questo suo compito; quindi la mia critica ha caratteristiche di positività ed anche per questo non vorrei che venisse sottovalutata. Non mi dispiacerebbe che su questo Blog qualcuno dei responsabili di quel territorio rispondesse.

di Giuseppe Maddaluno

Sabato 24 maggio nuova visita guidata – siete tuttei invitatei a partecipare!

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Angela Schiavone legge una sua poesia al Castello di Baia 10 maggio 2014

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In allegato

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/05/11/con-la-cultura-si-puo-mangiare-ma-noi-non-ne-siamo-capaciNapoli13.html

 

breve video su Castello

 

Ciro Amoroso illustra i tesori del Castello

 

 

L’iniziativa di Baia è un omaggio personale alle amiche ed agli amici di Castel di Sangro

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L’iniziativa di Baia è un omaggio personale alle amiche ed agli amici di Castel di Sangro

CIBO E CINEMA – DAL MOVIMENTO NELLE IMMAGINI ALLE IMMAGINI IN MOVIMENTO – I CORTI E LA PUBBLICITA’ D’AUTORE – IL “CASO” GAROFALO

Michelangelo Emanato mi aveva chiesto lo scorso maggio di proporgli qualche iniziativa “culturale”. Di ritorno da Castel di Sangro, dove con me (a dire il vero io ero con “loro”, essendo stato “invitato” tramite Angela) erano Matilde Iaccarino, Angela Schiavone e Mimmo Grasso (oltre ad altre figure altrettanto pregevoli) ho proposto a Michelangelo di portare i “nostri” contributi flegrei dal contesto abruzzese a quello baiano. Il luogo “archeologico” di primo piano e carico di riferimenti letterari ed artistici è di indubbio fascino. In questo momento non so tuttavia chi, oltre me che con queste righe confermo il mio impegno, sarà presente. Ho in ogni caso la possibilità di variare in tante forme il mio intervento: sui rapporti tra Cibo e Cinema – con excursus su letteratura e arte – vi è una caterva di materiali, che porterò con me. Volessi poi trattare solo quello che ho chiamato “caso Garofalo” ho materiali per più di tre ore.

VENERDì 7 AGOSTO DALLE 20.30 PORTO DI BAIA – RISTORANTE “NUDIBRANKO” di Michelangelo Emanato

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reloaded di una mia denuncia risalente ad un anno fa – scrivo di Pozzuoli

reloaded di una mia denuncia risalente ad un anno fa – scrivo di Pozzuoli

reloaded – purtroppo!
Era il 25 agosto scorso ed io scrivevo di una serie di problemi evidenziati al mio arrivo – come quello di oggi 1 agosto – un anno fa. Non solo nulla è cambiato, ma è peggiorato: non venitemi a dire che io sia il “solo ed unico” bischero dallo scorso anno ad oggi a rilevare la scarsa segnaletica all’uscita della Tangenziale di via Campana verso la variante Solfatara? Immagino vi siano stati altri “denuncianti”, vi sia stato anche qualche incidentuccio o quisquilie varie…..Io ripropongo il tutto sotto forma di denuncia civile: un luogo così ricco di Storia non può essere amministrato da dilettanti allo sbaraglio.

Parlo di Pozzuoli. Ci ritorno più frequentemente e riesco a cogliere alcune piccole trasformazioni positive che tuttavia finiscono per scomparire di fronte al peggioramento (negli anni Sessanta e Settanta della mia adolescenza molti aspetti di sciatteria e maleducazione venivano già denunciati) del livello educativo soprattutto nei rapporti sociali. Alcuni di questi difetti forse appartengono al “mondo” ma dalle nostre parti si avvalgono di molti “bonus” peggiorativi. E le Amministrazioni si impegnano, con la loro assenza o con la loro presenza a facilitarne la diffusione. Comincio con un esempio: inizio Agosto, torno a Pozzuoli con l’auto (per fortuna, in autunno ci ritornerò con il treno); risparmio i lettori dall’accanirmi verso i colleghi conducenti che mi hanno accompagnato lungo la Tangenziale (un miglioramento c’è, ma è dovuto alle multe salatissime comminate ai “piloti” di Formula 01 che zigzagavano imperturbati fra gli inermi timidi conducenti rispettosi dei limiti e dei vincoli civili) ma, usciti a via Campana, imbocco la rotonda che mi fa tornare indietro verso la variante Solfatara. Che dire? Sono esterrefatto dalla grande confusione della segnaletica di fronte ad un Progetto che sicuramente ha grande valore ma che evidenzia in questa fase l’incapacità (perlomeno l’incapacità) di far interloquire amministratori e progettisti, progettisti e realizzatori: la “logica” acclarata dai fatti è che si deve procedere in una direzione che viene negata dalla segnaletica per cui procedendo si corre l’enorme rischio di incontrare una vettura di fronte che vanti i medesimi tuoi diritti. Mentre procedo a tentoni (le indicazioni sono carenti e testimoniano sciatteria ed incuria di chi deve amministrare, cui tocca il compito di verificare “scientificamente” – ma forse è chiedere troppo! – sulla carta e sul terreno le modalità di attuazione dei Progetti, ancor più in una strada ad elevato scorrimento come quella di cui si parla)….. il resto ve lo risparmio.

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VENERDI’ 7 AGOSTO ORE 20.30 PRESSO NUDIBRANKO – BAIA PORTO (CAMPI FLEGREI – NAPOLI)

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VENERDI’ 7 AGOSTO ORE 20.30 PRESSO NUDIBRANKO – BAIA PORTO (CAMPI FLEGREI – NAPOLI)

Una semplice anticipazione; scriverò più dettagliatamente domani.

Venerdì 7 agosto ore 20.30 una parte dei “flegrei” presenti nella manifestazione “A Sud dell’Expo – Saper & Sapori” organizzata a Castel di Sangro da Mario Papili – Maria Santucci con l’ausilio di Ida Di Ianni e Angela Schiavone presenteranno parte dei loro interventi al Ristorante “NUDIBRANKO” sul Porto di Baia. Il Ristorante è gestito dalla famiglia Emanato, in particolare da Michelangelo.

Saranno trattati in modo “culturale” i rapporti tra il cibo e la letteratura (Matilde Iaccarino), tra il cibo e l’archeologia (Angela Schiavone) e tra il cibo e il Cinema (Giuseppe Maddaluno).

Il Ristorante preparerà un menù particolare tutto da gustare.

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