Archivi categoria: Antropologia

FINE SETTEMBRE – necessitato reload – AGOSTO TEMPO DI RIFLESSIONI E DI SCELTE –parte 5

necessitato reload – AGOSTO TEMPO DI RIFLESSIONI E DI SCELTE –parte 5

Ho già parlato di Letteratura e di Cinema e certamente saranno temi ed argomenti molto importanti quelli che affronteremo nei prossimi mesi. Occorre chiarirsi: personalmente aborro la Cultura pomposa, retorica e che sa di “costruita”, rifuggo dall’erudizione spicciola e noiosa (“pallosa”), mi piace la “leggerezza” non quella che è molto più vicina alla “cialtroneria” ma quella che si impegni a rendere semplici anche le questioni complesse (una persona vale di più se accanto alla conoscenza riesce ad abbinare la chiarezza). Chi segue le mie recensioni sa molto bene che da ogni lettura ricavo semplici riflessioni per avvicinare altri lettori a quei testi; non mi dilungo in approfondimenti dotti e filosofici, non mi dedico a richiami e riferimenti letterari o storici ma quasi sempre utilizzo quelle letture per inserire nelle recensioni esperienze personali di vita che mi sono state riportate in superficie dal profondo della mia coscienza.

NON MI DIRE
NULLA
LASCIATI CULLARE
DALLA POESIA
QUELLA CHE
TI FA COMPAGNIA
NELLE INSONNI
LUNGHE NOTTI
NESSUNO E’ MAI
SOLO

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MA DI CHE COSA PARLIAMO? quando parliamo di “democrazia”?

MA DI CHE COSA PARLIAMO? quando parliamo di “democrazia”?

 

Se qualcuno ha mai potuto pensare di me che sia un “polemico” a prescindere, un ammalato di vetero-ideologia, un rompiscatole, ha fatto bene a pensarlo, anche se dovrebbe chiedersi in primo luogo quali siano le ragioni di questa “polemica eterna”, di questo fastidio assoluto che mi coinvolge soprattutto (ma non solo) di fronte all’arrogante affermazione di un Potere assoluto camuffato da “democrazia”. Qualcuno ci aveva illuso si potesse avviare un percorso di rinnovamento e democrazia, ma anche questo “qualcuno”, come Fabrizio Barca, si è poi defilato andando ad aggregarsi nella schiera dei sostenitori-critici sempre meno critici e più sostenitori forse, ma sarebbe deprimente solo pensarlo, per ottenere qualche minimo riconoscimento, le briciole della tavola del re.  Non ne parliamo più, forse non siamo noi degni di interloquire a tali massimi livelli, forse non sono essi degni di rapportarsi con la nostra “onestà culturale e mentale” che si confonde con l’Utopia. La situazione democratica del Paese è profondamente prostrata (qualcuno può anche cantar vittoria ma ne pagherà egli stesso le conseguenze “democratiche” prima o poi: qualcuno ha già cominciato a subirle e si agita; qualche altro “resiste” – verbo che in tale accezione mi fa ridere\piangere\ridere) e se ne colgono segni evidenti anche ai margini dell’Impero. Scoppiano diatribe “interne” per ora tra Ammnistrazioni “renziane” e Partito “renziano”. Le prime sentono di essere state abbandonate a se stesse ma è la nuova “forma-Partito” che è in assoluto una “non forma” a non poter funzionare, visto che gli organismi democratici “d’antan” sono stati sterilizzati di fatto: nei Circoli\Sezioni non si discute più, le Assemblee e le Direzioni non vengono convocate e quando lo sono  discutono solo in modo finto su scelte già fatte. Il secondo, appunto per tutto quello che ho appena scritto non esiste se non nelle più alte sfere, nelle leadership! E tutto questo mio riflettere può apparire una “polemica” ma purtroppo è semplicemente l’unica certa verità. E non si gongoli a Sinistra, che non si sa cosa sia, se non un guazzabuglio di velleitari le cui sigle appartengono più o meno al loro stesso nome; ma non si gongoli nemmeno al di fuori della Sinistra, dove si raccolgono in modo scomposto migliaia di scontenti ma non vi è una linea che possa essere condivisa e manca del tutto il contatto ed il rapporto con le periferie, che sono la parte più importante dei territori.

COME CONOSCO GIUSEPPE MARIO GAUDINO – antefatti

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ripubblico questo mio post per onorare Giuseppe che con “Per amor vostro” ha ottenuto un meritato successo alla 72a Mostra del Cinema di Venezia 2015

 

L’ANTEFATTO dell’incontro con Giuseppe Mario Gaudino

“Professore, c’è qui un giovane che la cerca” la segretaria dell’Assessore aveva un tono ilare insolito e lo esplicitò subito dopo. “Ha chiesto di essere ricevuto dall’Assessore Maddaluno”. Ora, a parte la perplessità generica e lo sbandamento relativo al fatto che avrei potuto supporre che l’equivoco fosse stato generato da una mia bugia, mi venne da sorridere. In effetti non ero Assessore e non conoscevo in maniera diretta questo giovane anche se ne avevo sentito parlare negli ambienti culturali e cinematografici come “promessa” della produzione di ricerca: in quegli anni (la metà degli anni Ottanta) più di ora mi occupavo di Cinema seguendo in particolare le giovani generazioni ed ero in contatto con molti fra i rappresentanti dell’arte cinematografica sia nei settori della produzione che in quelli della realizzazione. Avevo già progettato “Film Video Makers toscani” e di questo giovane avevo visto “Aldis”, che mi aveva colpito particolarmente per la fotografia ed il montaggio, oltre che per la scelta di girare la maggior parte del video sul Lago Fusaro e nella Casina vanvitelliana che è collocata su quel Lago dei Campi Flegrei e vi si accede attraverso un pontile. Era chiaro che Giuseppe arrivasse da Roma con un’informazione ricevuta da amici comuni di Pozzuoli che gli avevano segnalato la mia presenza a Prato come “collaboratore” esterno dell’Assessorato alla Cultura e nel passaggio comunicativo si era prodotta una distorsione del tutto evidente. Conoscevo, dunque, alcuni elementi della sua storia e sapevo di avere amici tra i suoi parenti che non sentivo né vedevo da alcuni anni. Avevo lasciato Pozzuoli nel 1975 ed i fratelli Tegazzini (Silvio e Giancarlo), cugini di Giuseppe, erano stati fra i migliori amici che avessi frequentato in modo continuativo. Alla Segretaria (non ricordo se fosse Dori, Carla o Enrica) dissi di farlo attendere, scusandomi per l’equivoco che era stato creato e che – lo ribadii – non dipendeva di certo da me, anche se non saprò mai se fossi stato convincente. In una mezzora fui in via Cairoli (l’Assessorato alla Cultura del Comune era nel Palazzo Buonamici poco prima dell’Hotel Flora); Giuseppe mi aspettava nell’ingresso del Palazzo e, dopo una breve presentazione, mi disse che non poteva trattenersi e mi consegnò un pacchetto che, prima di salutarlo, aprii: c’era la sceneggiatura di un suo film che andava preparando. “Giro di lune tra terra e mare”; già dalle prime pagine che mi apparvero, accompagnate da fotocopie in bianco e nero di fotografie “di scena”, notai che, in continuità con “Aldis”, permaneva lo stile, visionario ed onirico, basato su ricerca ambientale collegata ad un mondo per me “comune” di esperienze vissute. Le immagini descritte per circa trenta pagine appartenevano agli ambienti naturali che ben conoscevo e rievocavano in me sensazioni riposte abbandonate da circa un decennio. Salutai Giuseppe Gaudino e mi ripromisi di ricontattarlo (c’era un indirizzo sul frontespizio, ed un numero di telefono). A dire il vero ho sempre avuto con me quella sceneggiatura ed ho sempre pensato con piacere a Giuseppe ma per molti anni, troppi, non ero riuscito ad incontrarlo; quando scendevo a Pozzuoli i miei impegni erano quelli “di famiglia”: anche gli amici “comuni” e quelli che per me avevano avuto un significato fortissimo nella mia formazione non venivano da me contattati. E non so di certo dire perché mai mi comportassi così; c’era un muro che non riuscivo a valicare, anche perché sapevo di non poter condividere percorsi comuni, dato che il mio lavoro non mi consentiva di spostarmi a piacimento. So bene di ricercare una giustificazione al mio atteggiamento a dir poco superificiale ma i miei impegni professionali, culturali e politici – che erano un tutt’uno con quelli familiari – mi impedivano davvero di poter pensare a costruire qualcosaltro, anche se nel mio luogo di crescita esistenziale. Dal 2013, pur essendo più vecchio, qualcosa è cambiato; con l’età della pensione ho scelto di ritornare a Pozzuoli – non stabilmente ma con maggiore assiduità. In effetti sono stanco della vita politica; è diventata insopportabile! La Cultura per me rimane l’unica ancora di salvezza; e gli antichi amori e le amicizie sono per me elemento di recupero di una dimensione umana necessaria per poter sopravvivere a questo disastro. Ed è venuto dunque il tempo per riprendere contatti. E così, dopo poco meno di trenta anni da quell’incontro, mi lancio alla ricerca del tempo perduto e dei passi smarriti. I recapiti sul frontespizio della sceneggiatura non sono più utili; il tempo anche per Giuseppe Gaudino è passato. Ma sono determinato ad incontrarlo di nuovo, stavolta possibilmente più a lungo. Ho bisogno di sapere quello che non so. Gaudino ha realizzato ovviamente in tutti questi anni non solo “Giro di lune…”, ha lavorato come scenografo, ha costituito una casa di produzione (la Gaundri) con Isabella Sandri, sua compagna di vita e di lavoro, ed il mio desiderio di recuperare parte, anche minima, di quanto avremmo potuto fare è fortissimo.

Gaudino

 

PASOLINI 40 – in preparazione due eventi…

PASOLINI 40 – in preparazione due eventi…

Il prossimo 2 novembre ricorrono 40 anni dalla morte tragica di uno dei personaggi riconosciuti della Letteratura e della Cultura come grande ed universale, alla pari di Dante, di Petrarca, di Boccaccio, e di Joyce, di Proust e pochi altri. Cosa si intenda per “universale” è abbastanza presto – nella sintesi – detto. Quando un autore riletto per intero o per brani all’interno di opere complesse di poesia, teatro, letteratura, cinema, saggistica, filosofia, socio-antropologia culturale appare con il passare degli anni sempre più attuale; quando egli riesce a parlare ad intere e progressive generazioni alcune delle quali nate e cresciute “dopo” quel novembre del 1975, facendosi intendere per la straordinaria chiarezza dei suoi contenuti, ricchi di profondità, mai banali; quando le sue denunce, nonostante l’impegno di generazioni a lui contemporanee a produrre sostanziali migliorativi nel tessuto socio-politico, appaiono ancora necessarie ed attuali: ecco, allora bisogna dire che, pur riconoscendone aspetti utopici tipici di un “illuso idealista sognatore”, ci troviamo di fronte ad una personalità di primissima grandezza.
La sua poesia è nel complesso della sua opera: abbiamo ancora bisogno di lui.
Il prossimo novembre – forse il 3 – un collettivo di Associazioni e singoli cittadini presenterà una silloge di poesie dedicate a Pasolini.
Il libretto, prodotto da Dicearchia 2008 ed Altroteatro avrà un formato mini 10 x 5 e volutamente conterrà un massimo di 15 poesie – non vi sarà selezione ma le autrici e gli autori (tutte\i di prima grandezza) sono state\i già invitate\i e stanno inviando il loro contributo.
Il libretto, che avrà anche una prefazione importante, sarà autoprodotto e verrà ceduto al costo di tipografia maggiorato solo per eccesso (es.: 0,66\ 1,0 euro).
Il libro avrà come titolo
“…e furono dieci
poi venti
trenta quaranta, oggi….”

PASOLINI
Nella stessa giornata della presentazione del libretto l’Associazione culturale Altroteatro metterà in scena un “reading” aperto dedicato alla figura di Pasolini.
Poichè ho ragione di credere che l’evento sarà estremamente interessante sarà opportuno e doveroso “invitare” le autorità cittadine a partecipare.

LA CENA DEI POVERI – MERCOLEDI’ 26 AGOSTO -ore 20.30 – PRATO CIRCOLO ARCI SAN PAOLO VIA CILEA

LA CENA DEI POVERI – MERCOLEDI’ 26 AGOSTO -ore 20.30 – PRATO CIRCOLO ARCI SAN PAOLO VIA CILEA

 

Come già annunciato qualche giorno fa su questo Blog quest’anno la tradizionale (36a Edizione) “Cena dei poveri” che si svolge nel Quartiere San Paolo di Prato in via Cilea a cura del Circolo ARCI è stata prevista per il 26 agosto p.v.

 

Cosa è la “Cena dei poveri”?  Alla fine degli anni Settanta alcune famiglie che non potevano permettersi di andare in vacanza soprattutto nel periodo ferragostano – tradizionalmente legato a quell’attività – rimanevano a casa loro. Molte di esse erano iscritti ed attivi nel Circolo di via Cilea. A questi attivisti venne in mente – con quel tantino di  autoironia che non manca mai allo spiritaccio toscano – di inventarsi questo appuntamento.

 

Il menu di quest’anno prevede:

Antipasto Primavera

Taglierini in Brodo alla contadina

Penne al sugo di Papero

 

Bollito

Papero e Coniglio in Porchetta

Patate prezzemolate e Insalata Mista

 

Bevande fresche a volontà

 

Cocomero e Gelato

La quota individuale di partecipazione è di euro 20 (bambini sotto i 12 anni euro 10)

 

Si richiede la prenotazione obbligatoria o direttamente al banco o telefonando allo 0574 21675 entro domenica 23 agosto

 
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LA CENA DEI POVERI – SAN PAOLO DI PRATO 26 AGOSTO

LA CENA DEI POVERI – SAN PAOLO DI PRATO 26 AGOSTO

La Cena dei poveri è uno degli eventi tradizionali che caratterizza la presenza del Circolo ARCI San Paolo in via Cilea a Prato. Si tratta di un appuntamento – quest’anno sarà la 36° Edizione – che possiede forti valenze socio-antropologiche. Solitamente si svolge nella prima parte del mese di agosto a ridosso di Santa Maria, essendo rivolto a quella parte di pratesi che soprattutto per motivi economici non riuscivano a godere di vacanze. All’inizio (fine anni Settanta – Anni Ottanta) erano in pochi a partecipare ma negli ultimi anni forse proprio per la crisi economica i partecipanti sono aumentati. Il termine “poveri” può tuttavia essere fuorviante: sin dall’inizio vi era una sottile autoironia.
Quest’anno la “Cena dei poveri” si svolgerà la sera del 26 agosto e tra qualche giorno gli organizzatori pubblicheranno il menu. Con pochi euro si mangia e si beve in buona compagnia. Per informazioni e prenotazioni basta contattare il circolo San Paolo allo 0574 21675

AGOSTO TEMPO DI PROGETTI E DI SCELTE – parte 3 (di TRAMEDIQUARTIERE ed altro, molto altro)

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AGOSTO TEMPO DI PROGETTI E DI SCELTE – parte 3 (di TRAMEDIQUARTIERE ed altro, molto altro)

L’azione culturale (nel senso ampio del termine) deve essere in grado di apportare positive benefiche trasformazioni sui territori, creando terreno fertile a progressivi mutamenti nei costumi e nelle abitudini dei cittadini che vi risiedono. Troppe volte, per esperienza personale, non è stato così, non è così; su questo punto sono diventato critico ed intransigente nei confronti sia degli operatori culturali di eventi “usa e getta” sia di amministratori che si circondano in modo prevalentemente clientelare di tali figure per accrescere il proprio consenso personale.
“Tramediquartiere” (è scritto proprio così tutto attaccato ad evidenziare la ricerca di coesione e condivisione assoluta) nella sua complessità è la dimostrazione già adesso di come si possano spendere risorse pubbliche per costruire sinergie collettive virtuose che migliorino la qualità della vita nelle periferie di una città. Altro che quell’uso dell’ “io” corretto strumentalmente con un “noi” o del “mio” corretto allo stesso modo da un “nostro”: nessuno è “solo”, da soli non si va avanti.
A Prato procederemo con altri due progetti: uno già avviato rodato e funzionante, “IL DOMINO LETTERARIO”; l’altro – nuovo di zecca – “IL DOMINO CINEMATOGRAFICO”, il cui taglio si rivolgerà a tematiche sociali e civili, prettamente documentaristiche. Ad occuparsi di questo progetto sarà una nuova “sub-Associazione” facente parte di “DICEARCHIA2008” e di “ADSP Circolo delle Idee”: ci si riferisce ad “UNITA’ CINEFILE – Prato”.

3. continua….

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Carico di Cultura e di Bellezza son ritornato da Castel di Sangro – prima giornata 24 luglio 2015

 

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<strong>Carico di Cultura e di Bellezza son ritornato da Castel di Sangro</strong>

Carico di Cultura e di Bellezza son ritornato da Castel di Sangro e di questo ringrazio in primo luogo Angela Schiavone che ha voluto, in segno dell’amicizia e spero anche di stima, farmi inserire, da perfetto “sconosciuto”, nel novero dei relatori a quell’evento; e poi ringrazio Mario Papili e Maria Santucci, splendidi organizzatori e padroni di casa di “A Sud dell’EXPO – Saperi & Sapori”. Bellezza e Cultura, un binomio eccezionale che ci ha accompagnati nelle tre giornate contribuendo ad una crescita collettiva di ciascuno dei partecipanti. Bellezza dei luoghi rappresentati in quelle immagini di “provincia” operosa dalla quale traspare la storia dei nostri piccoli borghi; bellezza esteriore ed interiore delle persone, sia relatrici e relatori così come semplici spettatrici e spettatori coinvolti e coinvolgenti. Siamo partiti con tre presenze significative per Cultura e Bellezza, esteriore ed interiore come dicevo: Maria Santucci, Ida Di Ianni ed Angela Schiavone che di per sè segnalano l’importanza della figura femminile nella Cultura contemporanea. Chi non le conosce sappia che sono tre scrittrici soprattutto di versi ed hanno una eccellente abilità nell’accompagnare lo svolgersi degli interventi, ciascuno dei quali contrassegnato da una sua peculiarità, da un proprio segno distintivo. Ed è così che, proseguendo nel primo pomeriggio di venerdì 24 luglio ascoltiamo il contributo ricco di passione e carico di riferimenti culturali originali di Matilde Iaccarino su “Il cibo e la letteratura italiana del ‘900”; ad esso fa seguito il tema dell’ “Archeogastronomia” affrontato con la solita competenza e rigore scientifico da Angela Schiavone. La conclusione di questa prima giornata tocca prima ad Angela Caruso, che con un taglio sociologico ed antropologico parla de “Il pranzo del matrimonio ed il regalo alla sposa nell’Abruzzo del ‘700”; e poi ad un orafo locale, Franco Coccopalmeri, che con una serie di slide ed un documentario ci mostra come accompagna i futuri sposi nella realizzazione delle loro fedi nuziali. Coccopalmeri è la dimostrazione evidente della straordinaria importanza della “provincia” italiana, ricca di stimoli e cuore pulsante dell’imprenditoria creativa che ci inorgoglisce ed arricchisce non solo ma soprattutto idealmente. La prima giornata si conclude con un ritrovo sulle rive di un invaso artificiale mentre la notte piena di luci naturali ci accompagna verso gli impegni della seconda giornata. A tavola si ride e si scherza e si organizzano altri nuovi e stimolanti eventi.

http://www.coccopalmeri.com/chi-siamo/

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A SUD DELL’EXPO SAPERE E SAPORI – CASTEL DI SANGRO (AQ) 24, 25 E 26 LUGLIO – il mio intervento su “Cibo e Cinema – la pubblicità nel cinema – il caso Garofalo”

Locandina

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A SUD DELL’EXPO SAPERE E SAPORI – CASTEL DI SANGRO (AQ) 24, 25 E 26 LUGLIO – il mio intervento su “Cibo e Cinema – la pubblicità nel cinema – il caso Garofalo”


Tratterò un tema lieve utilizzando materiale iconografico e filmografico generalmente reperito sul web al di fuori di quelli che ci sono stati concessi da Pasta Garofalo – La mia scelta è stata esclusivamente «artistica», avendo apprezzato la «qualità” altissima delle produzioni cinematografiche proposte.
Il tema principale verrà anticipato da una serie di riferimenti iconografici che partono dalla preistoria, attraversano varie civiltà (Sumeri – Egiziani – Greci – Etruschi – Romani) per arrivare al Medioevo e andare oltre (Bruegel – Caravaggio – Crespi – Manet – Monet) fino all’ultimo decennio dell’Ottocento con la nascita del Cinema (Lumiere) assaggiando qua e là qualche metro di pellicola (“Une partie de campagne” di Jean Renoir, “47 morto che parla” di Carlo Ludovico Bragaglia, “Questi fantasmi “ di Renato Castellani) insieme a foto che ricordano altri film della nostra tradizione. Inoltre verrà presentato anche un film di Jan Svankmajer cineasta visionario della Repubblica Ceca.
Si passa poi al tema della pubblicità d’autore toccando rapidamente Fellini e Barilla, Matt Bieler e Mutti (Ode al pomodoro di Pablo Neruda), Luca Guadagnino e Mulino Bianco, per arrivare a Pasta Garofalo ed alla sua produzione di filmati d’autore, di cui preferisco non accennare in questo post.

Ovviamente i materiali a disposizione sul tema sono “infiniti” e l’esposizione può variare da luogo a luogo. A Castel di Sangro (AQ) nel corso di “A Sud dell’Expo – Sapere e sapori” – 24-25 e 26 luglio tratterò quel che ho qui sopra descritto. Ho poco più di mezzora; con me porterò filmati per circa 10 ore (non intendo utilizzarli).

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A SUD DELL’EXPO – SAPERE E SAPORI – manifestazione a Castel di Sangro 24-25 e 26 luglio

Locandina

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A SUD DELL’EXPO – SAPERE E SAPORI – manifestazione a Castel di Sangro 24-25 e 26 luglio

Il prossimo 24 – 25 e 26 luglio a Castel di Sangro (AQ) negli ambienti della Biblioteca Comunale V. Balzano si svolgerà “A SUD DELL’EXPO – Sapere e Sapori”. La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale e sociale La Chimera, sotto l’alto patronato dell’Europarlamento, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila e del Comune di Castel di Sangro, nonché con la fattiva collaborazione della Pro Loco sangrina, ed è inserita a pieno titolo nell’ambito del progetto Abruzzo Expo 2015. Essa sarà un’opportunità per confrontarsi sulla storia dell’uomo e sulla alimentazione nella sua doppia accezione di valorizzazione delle tradizioni culturali, agroalimentari e gastronomiche del nostro paese. Agli incontri parteciperanno docenti, archeologi, scrittori, chef, poeti e giornalisti e saranno animati da momenti di recitazione, eventi artistici e pause conviviali. In occasione dell’esposizione universale di Milano, in svolgimento fino al prossimo ottobre presso l’area fieristica di Rho, l’incantevole borgo abruzzese adagiato sulla destra del fiume Sangro dal 24 al 26 luglio ospiterà negli spazi della biblioteca comunale intitolata allo studioso locale Vincenzo Balzano un interessante ciclo di dibattiti sulle tematiche connesse a quel Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita che – almeno sulla carta – dovrebbe rappresentare il filo logico che tiene insieme tutto l’impianto dell’imponente kermesse milanese, fino ad oggi rimasta impressa nella memoria dei suoi visitatori sicuramente più per la forma dei suoi scintillanti padiglioni che per la sostanza dei contenuti.
Per informazioni è possibile contattare la biblioteca di Castel di Sangro all’indirizzo mail: biblioteca@comune.casteldisangro.aq.it
Di seguito il programma dell’iniziativa.
VENERDÌ 24 LUGLIO – ORE 17
Relazione introduttiva sui problemi dell’alimentazione nel mondo. L’importanza storica nella tradizione della genuinità dei cibi
Interventi
Matilde Iaccarino
Il cibo nella letteratura italiana nel ‘900
Angela Schiavone
L’archeogastronomia
Angela Caruso / Franco Coccopalmeri
Il pranzo del matrimonio ed il regalo alla sposa nell’Abruzzo del 700
SABATO 25 LUGLIO – ORE 10
Interventi
Brigidina Gentile
I cibi nella poesia
Ida Di Ianni
Il girone dei golosi di Dante Alighieri
Giuseppe Maddaluno
Il cibo e il cinema. Pubblicità d’autore e produzione di corti. Il caso Garofalo
Mimmo Grasso
Totò Expò
Erika Iacobucci
Il cibo del popolo dei Sanniti
Sessione pomeridiana – ore 16.30
Ersilia Caporale
Londra/Milano/Castel di Sangro 1851-2015. Fame e riso a sud dell’Expo
Melania Petriello
Lo scenario dell’Expo
Luigi Russi
In pasto al capitale
Maria Domenica Santucci
La sacralità e la tradizione nel cibo abruzzese
Niko Romito
Alimentazione e scuola di formazione gastronomica
Franco Cercone
La dieta mediterranea e l’uso delle erbe di campo in cucina
Wanda Marasco
Letture tratte dalle sue opere
DOMENICA 26 LUGLIO – ORE 11.30
Interventi
Andrea Del Castello
Le musiche ed il cibo nel grande cinema

Nel prossimo post qualche indicazione sul mio intervento collegato a “Cibo e Cinema – La pubblicità – Il caso Garofalo”