Andiamo avanti – Contenuti e non mere forme – progettualità e non personalismi
Il letargo è finito.
Ritorno a esprimermi.
Cerco di non controbattere banalità a banalità.
Anche se qualche volta la banalità può adornarsi di semplicità per farsi comprendere.
E’ il caso per l’appunto degli apologhi.
Ricordate quel racconto del bimbo ingenuo che addita la nudità dell’imperatore?
Per quale ragione dobbiamo conformarci alle indicazioni che vengono suggerite da una macchinazione del tutto ignota?
In primo luogo molti di noi, non penso di essere l’unico anche se quando esprimo un pensiero esso mi appartiene, posseggono la capacità critica di analizzare la realtà. Poi, ci si può sbagliare; ma tanto è che possa essere errata l’idea espressa con il dito accusatorio verso di noi.
Il bimbo della narrazione di Hans Christian Andersen esprime il suo giudizio “politico” e svela gli inganni, rivelando la nuda realtà dei fatti contro la mera propaganda mediatica.
Quando ciò avviene tuttavia non si può rimanere a guardare e tirare avanti come niente fosse. Nella favola purtroppo c’è un finale amaro.
«Non ha niente addosso! C’è un bambino che dice che non ha niente addosso!»
«Non ha proprio niente addosso!» gridava alla fine tutta la gente. E l’imperatore, rabbrividì perché sapeva che avevano ragione, ma pensò: “Ormai devo restare fino alla fine.” E così si raddrizzò ancora più fiero e i ciambellani lo seguirono reggendo lo strascico che non c’era.
I funzionari “di corte” alla pari degli apparati che somigliano sempre più a quel pupazzo che rimane “sempre in piedi” qualsiasi sia la direzione del vento proseguono il cammino in modo servile allo scopo di avvantaggiarsene prima o poi nella gara all’ottenimento di regalie sostanziose.
Ovviamente sto riferendomi anche all’epifenomeno delle “sardine”. Anche io sono di Sinistra ed apprezzo che i leaders (!) di quel “movimento”(!!??) facciano dichiarazioni favorevoli alla Sinistra, ma mi chiedo quali siano i contenuti che essi esprimono. Non ne vedo alcuno. Le dichiarazioni frenetiche degli ultimi giorni con l’apparizione mediatica non fanno che confermare il mio sgomento. Nel post di ieri anticipavo queste critiche e qualche amico mi ha scritto che “sono un po’ severo”, ma non posso essere indulgente proprio di fronte al rischio di una debacle a favore della Destra.
In realtà la critica più severa è rivolta al Partito Democratico ed alle forze della Sinistra incapaci, sia per scelta che per insipienza e per un approccio (quello delle Sinistre) troppo ideologizzato, di rinnovarsi nei metodi e nelle pratiche di Governo.
La situazione a Prato è drammatica anche se ciò non appare chiaro a tutti. Manca un progetto, manca una strategia; con la scelta di puntare al Governo della città, raccattando voti (ed ovviamente, consensi e gruppi civici di Centrodestra) da qualsiasi parte provenienti, l’Amministrazione non ha una maggioranza coesa ed è obbligata a navigare a vista. D’altra parte la stessa Sinistra nel PD (l’ala zingarettiana) è praticamente ingessata e condizionata dalle circostanze avverse (quel “non è il momento” prima delle Amministrative e delle Europee e quello incipiente delle Regionali della primavera 2020).
E nessuno pare abbia una strategia per emergere dal pantano.
Noi (plurale majestatis) non staremo a guardare.