Proseguiamo a trattar di POLITICA, quella vera non quella da salotto borghese!

 

 

Proseguiamo a trattar di POLITICA, quella vera non quella da salotto borghese!

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Le parole sono importanti, ma soltanto quando ad esse precedono o seguono fatti concreti; diversamente sono esercizi stilistici ed ipocriti.

Circa un anno fa i cittadini di San Paolo a Prato in Toscana si mobilitarono per opporsi “con dati di fatto ben circostanziati” alla chiusura del Distretto sanitario. Qui di seguito trovate un articolo di “Notizie di Prato” che ne parla:

 

Domani, lunedì 22 dicembre alle ore 21, al circolo di Borgonuovo (via L. Da Prato, 17), si terrà un’assemblea pubblica organizzata dal circolo PD di Borgonuovo – San Paolo per dire no alla chiusura del distretto socio-sanitario Ovest di via Clementi. 
All’assemblea parteciperanno l’assessore alla Sanità del Comune di Prato, Luigi Biancalani, il presidente della commissione alle Politiche Sociali Gabriele Alberti e un dirigente della Società della Salute.
“Sono oltre 17mila i cittadini che si appoggiano a questo distaccamento, un numero pari a quello degli abitanti di Montemurlo – spiega Dino Minervino, segretario del circolo PD di Borgonuovo – e sono circa 350 le persone, per lo più anziani con difficoltà a spostarsi, che ogni giorno accedono ai servizi di questo distretto socio-sanitario. Inoltre da San Paolo non esistono al momento collegamenti diretti né verso il centro Giovannini né verso gli altri distretti del territorio né addirittura verso l’ospedale Santo Stefano – aggiunge Minervino – Fino ad oggi ci era stato garantito che con il nuovo ospedale sarebbero stati potenziati i servizi intermedi sul territorio, ma questa decisione di chiudere il distretto di San Paolo va nella direzione opposta. Pertanto chiediamo alla Società della Salute quali sono al momento le alternative alla chiusura del distretto socio-sanitario di San Paolo, tenendo conto delle esigenze dei cittadini”.
“Siamo contenti dell’iniziativa che si svolgerà presso il Circolo di Borgonuovo – dice Umberto Valdambrini  a nome dell’associazione di promozione sociale San Paolo Viva – giacché una volta venuti a conoscenza della chiusura del distretto sanitario di via Clementi siamo stati i primi a sollecitare una risposta da parte delle Istituzioni e a promuovere una petizione per dare una risposta a tutti quei cittadini che usufruiscono dei molteplici servizi erogati dal distretto ovest e che avrebbero difficoltà a muoversi per raggiungere sedi più lontane. Abbiamo raccolto 1360 firme che sono già state depositate in consiglio comunale. Saremo senz’altro presenti all’assemblea pubblica a Borgonuovo e ascolteremo con interesse le spiegazioni e le soluzioni che ci verranno prospettate dai dirigenti Asl, dall’assessore Biancalani, e dal Presidente della V Commissione Gabriele Alberti ed invitiamo tutti i cittadini del quartiere e gli utenti del distretto Ovest a partecipare.”

 

Stamattina (sabato 16 gennaio 2016) alcuni cittadini di San Paolo, tra i quali Fernando Mascello, Fabrizio Bocchicchio e Livio Santini hanno tenuto una Conferenza stampa al Circolo ARCI di via Cilea 3 per denunciare lo stato di inerzia dell’Amministrazione comunale e dell’ASL, anche in relazione alle “promesse” fatte nel corso dei mesi passati. L’Amministrazione comunale attraverso il Sindaco Matteo Biffoni el’Assessore all’Urbanistica Valerio Barberis si era impegnata, laddove fossero stati reperiti spazi adeguati, a promuoverne la realizzazione. I cittadini di San Paolo hanno reperito alcuni spazi ed hanno presentato proposte “concrete” all’Amministrazione ma non hanno ancora ottenuto risposte. La Conferenza Stampa si è resa utile proprio per denunciare tutto questo all’opinione pubblica per far sì che chi ha le responsabilità di questa situazione se le assuma pienamente.

 

San Paolo è una realtà periferica della città di Prato, con una popolazione multietnica con bassissimo livello culturale. Prevalgono numericamente sempre più gli anziani con un reddito molto basso ed una presenza giovanile del tutto insoddisfatta sia per quel che riguarda il lavoro che per il tempo libero. A questa realtà aveva mostrato interesse anche Fabrizio Barca che si è poi eclissato. Era stato invitato da un Circolo del Partito Democratico molto battagliero che poteva vantarsi di puntare davvero al rinnovamento dei metodi e degli amministratori; ma il PD renziano ha preferito le “parole” ai “fatti”, lasciando spazio ai furbi ed alle consorterie che li sostengono.

Gli attivisti del Circolo ex PD (ora Aggregazione libera) conservano storicamente la stessa energia che aveva animato, prima che qualcun altro pensasse di utilizzarne “a proprio specifico vantaggio” tali dizioni, la “Palestra delle Idee” (mi riferisco concretamente a  quel “Partito palestra” di cui parlava Fabrizio Barca nei suoi “rivoluzionari” documenti) e continuano ad operare sul territorio per denunciare le ambiguità, le manchevolezze, le bugie, le contraddizioni ed in particolare gli interessi personali che, a volte “combinati” tra loro, mettono a dura prova la pazienza dei cittadini.

I tagli ai Servizi Sociali colpiscono i più deboli ed arricchiscono i più ricchi ed i più forti: forze politiche che si vantano di essere al servizio dei cittadini hanno l’occasione di poterlo fare. Mettere da parte i propri immediati interessi significa privilegiare gli interessi futuri: in una società impoverita sempre più con redditi bassi e pensioni da fame (e purtroppo questi finora sono termini concreti e non in discussione) o lo Stato Sociale trova una sua forte valorizzazione o è la stessa idea di Stato che salterebbe e con essa le “teste” di moltissimi tra coloro che oggi festeggiano la vittoria del “privato” sul “pubblico”.

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