Il Sindaco di tutti e le “buone” scelte – quando si dice che al Circolo San Paolo non si fa più politica si dice il falso!

Il Sindaco di tutti e le “buone” scelte – quando si dice che al Circolo San Paolo non si fa più politica si dice il falso!Presidio sanitariocENA DEI POVERICircolo

Quando un Sindaco viene eletto, subito dopo il suo insediamento si affretta ad affermare che lo sarà “di tutti”. Se questa non è vuota retorica vuol dire che, di fronte a legittime richieste, il Sindaco si adopererà, riconoscendole come utili urgenti e necessarie, per realizzarle laddove siano di sua diretta competenza pur nelle modalità e nei giusti tempi amministrativi; allo stesso modo – se ci crede davvero – farà di tutto (anche battendo simbolicamente i pugni sui tavoli) perché altri cui competono quelle scelte si impegnino a prenderle seriamente in considerazione e si incarichino di realizzarle, semmai a loro volta chiedendo ed ottenendo la cooperazione dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco può anche, per ragioni che attendono alle sue scelte legittime, abdicare a questo ruolo e questa funzione, rinunciando ovviamente ad essere il “garante” per tutti i suoi cittadini.

Il caso di Prato è significativo in tal senso.

Matteo Biffoni, Sindaco di tutti, può di certo rinunciare ad occuparsi delle richieste che sono venute ( e stanno continuando a venire ) dai cittadini di San Paolo in relazione al Distretto Sanitario, ma deve anche sapere che, rispondendo semplicemente che tali scelte non sono di sua comptenza, mette in evidenza lo stato di subalternità cui sottomette il territorio di fronte ad interessi – chiaramente “prevalenti” – che tendono ad acuire in modo esponenziale le differenze sociali. Si finisce per sospettare che vi siano, nella stessa amministrazione locale ed in quella regionale, ragioni che mirino a valorizzare l’iniziativa privata o ad essa assimilabile a scapito del pubblico; quel che poi è ancor più inaccettabile è questo scaricabarile ipocrita di responsabilità che perennemente rimanda il tempo delle scelte.

Trogloditi, forse sì, ma non di certo stupidi, i cittadini (femmine, e maschi, anziani e bambini) di San Paolo hanno tra l’altro una buona memoria!

Il Sindaco di tutti e le “buone” scelte – quando si dice che al Circolo San Paolo non si fa più politica si dice il falso!

Il Sindaco di tutti e le “buone” scelte – quando si dice che al Circolo San Paolo non si fa più politica si dice il falso!Presidio sanitariocENA DEI POVERICircolo

Quando un Sindaco viene eletto, subito dopo il suo insediamento si affretta ad affermare che lo sarà “di tutti”. Se questa non è vuota retorica vuol dire che, di fronte a legittime richieste, il Sindaco si adopererà, riconoscendole come utili urgenti e necessarie, per realizzarle laddove siano di sua diretta competenza pur nelle modalità e nei giusti tempi amministrativi; allo stesso modo – se ci crede davvero – farà di tutto (anche battendo simbolicamente i pugni sui tavoli) perché altri cui competono quelle scelte si impegnino a prenderle seriamente in considerazione e si incarichino di realizzarle, semmai a loro volta chiedendo ed ottenendo la cooperazione dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco può anche, per ragioni che attendono alle sue scelte legittime, abdicare a questo ruolo e questa funzione, rinunciando ovviamente ad essere il “garante” per tutti i suoi cittadini.

Il caso di Prato è significativo in tal senso.

Matteo Biffoni, Sindaco di tutti, può di certo rinunciare ad occuparsi delle richieste che sono venute ( e stanno continuando a venire ) dai cittadini di San Paolo in relazione al Distretto Sanitario, ma deve anche sapere che, rispondendo semplicemente che tali scelte non sono di sua comptenza, mette in evidenza lo stato di subalternità cui sottomette il territorio di fronte ad interessi – chiaramente “prevalenti” – che tendono ad acuire in modo esponenziale le differenze sociali. Si finisce per sospettare che vi siano, nella stessa amministrazione locale ed in quella regionale, ragioni che mirino a valorizzare l’iniziativa privata o ad essa assimilabile a scapito del pubblico; quel che poi è ancor più inaccettabile è questo scaricabarile ipocrita di responsabilità che perennemente rimanda il tempo delle scelte.

Trogloditi, forse sì, ma non di certo stupidi, i cittadini (femmine, e maschi, anziani e bambini) di San Paolo hanno tra l’altro una buona memoria!