CI SONO O CI FANNO O CREDONO CHE I CITTADINI PRATESI SIANO DAVVERO – come ha detto il “governatore” della Toscana – DEI TROGLODITI?

CI SONO O CI FANNO O CREDONO CHE I CITTADINI PRATESI SIANO DAVVERO – come ha detto il “governatore” della Toscana – DEI TROGLODITI?

In un mio recente post dedicato alla “questione sanitaria” ed alla scelta di far pagare le nefandezze della “Politica” italiana ai cittadini soprattutto quelli con medio e basso reddito sottolineavo la scarsa chiarezza di alcuni personaggi politici locali che, evidentemente avvezzi alla pratica dell’ipocrisia e della “presa per i fondelli”, erano approdati ad un incontro “riservato” nel quale volevano convincere le “teste pensanti” di aver trovato la soluzione giusta alle loro richieste. L’ambiguità del “dono” che in quell’occasione in modo pomposo essi portavano è confermata dalle parole del Direttore generale dell’ASL area vasta (Firenze, Prato e Pistoia) che qui sotto allego, così come evidenziato dall’articolo de “Il Tirreno”.

Riporto da “Il Tirreno” on line del 4 febbraio u.s.: “Ma siccome l’obiettivo primario è fornire il territorio di servizi – una corsa contro il tempo per correggere i problemi creati dal “peccato originale”: aver costruito un ospedale per acuti prima di aver attrezzato il territorio con le strutture per i pazienti dimessi ma non ancora guariti o per quelli che non necessitano di ricovero in ospedale – l’investimento “forte” riguarderà due nuovi distretti sanitari: uno a San Paolo e l’altro a Vernio.
“Per il primo – prosegue il direttore generale – l’Asl pubblicherà presto un bando pubblico con il quale cercherà una struttura privata da trasformare in distretto”. La volontà è quella di risistemare un edificio già esistente attraverso una convenzione particolare con il privato: “Che dovrà provvedere ai lavori di trasformazione che saranno a suo carico – spiega Morello – investimento che però troverà compensazione con gli affitti che l’Asl pagherà”. Se l’immobile non verrà trovato l’Asl è comunque intenzionata a costruire un distretto nuovo. “Ovvio che in questo caso – precisa Morello – i tre milioni e mezzo non basteranno e l’Asl si farà carico degli ulteriori costi”.

Ora, diciamocelo di nuovo con la massima chiarezza: come si può pensare che un “privato” nella prospettiva di incassare un affitto previsto per un 6 + 6 investa di tasca propria su una proprietà che già di per sé ha un “valore” con una ristrutturazione “ad hoc” ed una messa a norma i cui costi non potrebbero nella maniera più assoluta essere recuperati?

Il bando che sta per essere pubblicato dovrebbe contenere ben diversi incentivi a favore del “proprietario” che si propone, anche perché, laddove nessuno si faccia avanti, nell’ipotesi alternativa – quella “B” per intenderci – ASL e Regione Toscana dovrebbero impegnare cifre ben diverse e ben più sostanziose.

Ma il dubbio che noi cittadini abbiamo è che questo “giochino” serva a procrastinare le scelte (tra l’altro i cittadini di San Paolo non gradiscono l’ipotesi “B” anche per la collocazione che giudicano inappropriata e che è stata ventilata) tutto a vantaggio di realtà “private” che manterrebbero il loro “dominio” avverso a quelle “pubbliche”.
Non si attendono “smentite” ma si attendono scelte chiare ed assunzioni di responsabilità nette di tipo “politico”!

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