STORIE DELLA MIA GENTE – YURI E I MURI – prima parte

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STORIE DELLA MIA GENTE

YURI E I MURI

Yuri aveva da poco compiuto vent’anni, quando il Muro venne sgretolato mattone per mattone manco fosse stato quello della casetta della Strega di Pollicino fatto di biscotti alla cioccolata e marzapane.
Quella sera guardando il TG pensò a lungo a quel Muro e cercò di capire il motivo di tanto entusiasmo di fronte a quelle scene di distruzione; e sì che ne aveva sentito talvolta parlare in casa ma gli era sempre parso che non dessero tanta importanza a quella divisione tra mondo occidentale e mondo comunista.
Non per nulla lui era stato chiamato come il mitico astronauta dei primi voli al di là dell’atmosfera terrestre effettuati dall’Unione Sovietica; in casa erano tutti comunisti, ortodossamente, e non si discuteva, non si dava peso a quel che accadeva in quella parte del mondo. Anzi, erano tutti fermamente convinti della cattiveria dei padroni e dei capitalisti, essendo essenzialmente e sentendosi partecipi delle problematiche di quella “classe”.
Il Muro di Berlino era per tutti loro un affare internazionale che non avvertivano come elemento storico di cui discutere. Solitamente si evitava di parlarne, ma quella sera una parte del mondo che non se ne era mai pre-occupata ebbe a prenderne consapevolezza: anche Yuri ne avvertì il bisogno. Ma, come accadeva spesso, i maschi della famiglia (alle donne non veniva concesso molto spazio, anche se accedevano al titolo “onorifico” di compagne), il padre, gli zii, il fratello glissarono sulle domande curiose del più giovane tra loro, che nella sua testa in modo sorprendentemente “autonomo” riandò indietro nella memoria agli anni della sua infanzia e della prima adolescenza quando tutta la famiglia Berselli già abitava nel cuore del quartiere San Paolo in quel di Prato.
Venivano dalle colline pistoiesi dove per decenni avevano tirato la cinghia occupandosi di lavori agricoli stagionali, attratti dalla certezza di poter trovare un posto di lavoro nell’industria tessile che stava conoscendo un vigoroso sviluppo.

fine prima parte – continua…

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