PRATO E DILETTANTISMO AMMINISTRATIVO pernicioso per il Paese – Il caso CREAF

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PRATO E DILETTANTISMO AMMINISTRATIVO pernicioso per il Paese – Il caso CREAF

Il CREAF, acronimo nobile di Centro Ricerche ed Alta Formazione, è situato in via Galcianese 36 ed è stato costituito nell’autunno del 2005 in una struttura preesistente ai margini del Mulino Mugnaioni e dei terreni agricoli retrostanti. Il territorio dove risiede appartiene alla località pratese Ovest – San Paolo.
Bella ed affascinante l’idea che viene ai rappresentanti della Provincia che, insieme ai Comuni dell’Area pratese con capofila quello più grande ed importante, stimolati da alcuni personaggi dell’Università e dell’Impresa partono nella iniziativa di costituzione di un Polo per la Ricerca, la Formazione e l’Aggiornamento, che offra supporto alle imprese del territorio per sostenerne la crescita, la competitività e l’innovazione.
“Bella ed affascinante” dicevo; ma un albero nato già secco e senza radici.
IL SIMBOLO DELLA VACUITA’ AMMINISTRATIVA DEGLI ULTIMI ANNI – infatti se siete passati negli ultimi dieci anni in via Galcianese e non siete al corrente delle attività amministrative locali (ma “anche se lo foste stati poteva accadere la stessa cosa”), non avreste mai riconosciuto in quella struttura tutta restaurata all’esterno – ed all’interno – il Centro che così roboantemente veniva presentato come un ponte verso il futuro di amministratori, accademici e imprenditori.
Ricordo che nel Circolo PD Sezione Nuova San Paolo cominciammo a renderci conto dopo un anno della presenza di quella “cattedrale nel deserto” che mai era decollata, tanto che, per evitare intrusioni – visto che non era stato mai attivato un Piano di sorveglianza anche perché non si era stati in grado di costruire un Progetto al di là delle “chiacchiere” politiche – all’interno le stanze erano state lasciate vuote di arredi e strumenti. E ci attivammo per chiedere lumi ad uno dei responsabili più importanti di allora, anche perché il timore di un fallimento era già concreto, e su quell’area cominciavamo ad avere delle idee molto diverse e lontane dallo spirito pioneristico, soprattutto quando si opera con i quattrini pubblici, degli industriali. I dubbi non furono dissolti, anzi….
Negli ultimi mesi ed anche in questi giorni si riparla del fallimento del CREAF e si avanzano in modo approssimativo ipotesi vaghe con un’unica certezza: l’esborso da parte di un Ente pubblico, in questo caso la Regione Toscana, di cifre che superano i tre milioni di euro per chiudere l’ “affare” CREAF.
E’ un altro segnale, questo, dell’incapacità amministrativa di questi “dilettanti”.
E lo sottolineo qui a tutte quelle forze di opposizione della SINISTRA: smettiamola di blaterare intorno alle malefatte dell’Amministrazione e diamoci una mano, tutti insieme, per costruire, intanto, un’alternativa credibile e preparata per le prossime Amministrative. Ogni giorno che passa senza che vi siano segnali in tal senso, è un sassolino a vantaggio di coloro che mortificano l’intelligenza umana in questa città.

J.M.

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