PRO – MEMORIA 2 MEMENTO DI UN MOMENTO

ALTRO PREZIOSO DOCUMENTO PER CONOSCERE LE RAGIONI PER CUI SIAMO DELUSI
pubblicato l’8 maggio 2013
CIRCOLO PD SEZIONE NUOVA SAN PAOLO – VIA CILEA 7 PRATO
DOMENICA 5 MAGGIO 2013 – ORE 18.00
LA PALESTRA DELLE IDEE – PERCORSI PROGRAMMATICI CONDIVISI
Sintesi dell’incontro dei Circoli PD di Prato e Fabrizio BARCA
“Yes we can”. Ha concluso così Fabrizio Barca domenica sera al Circolo Sezione Nuova San Paolo di via Cilea 7 a Prato, prima tappa del suo annunciato “tour” nazionale per presentare il suo Manifesto. Ed è proprio così: “si può fare” perché la base degli iscritti ma soprattutto dei simpatizzanti, tutti attivisti nelle ultime vicende politiche ed elettorali, ha risposto positivamente all’appello lanciato dal gruppo di San Paolo ed è intervenuta numerosissima come non mai, a dimostrazione dell’urgenza e la necessaria severità con cui occorre affrontare molte delle questioni sollevate dall’ex Ministro. Innanzitutto la “forbice” che segna la distanza sempre più ampia e divaricata fra la Dirigenza nazionale e locale e la “base” degli iscritti e dei simpatizzanti. Barca ha chiesto che vi sia un continuo rapporto dal basso verso l’alto (che sappia ascoltare) e dall’alto verso il basso (che non abbia pressioni nelle scelte, che siano ragionate e libere nel solco dei valori costituendi il Partito); in questa richiesta gli interventi che hanno preceduto l’intervento dell’ex Ministro sono stati chiari e precisi nella condivisione. Allo stesso tempo i rappresentanti dei Circoli intervenuti hanno rappresentato il momento difficile che si va attraversando chiedendo con veemenza che siano riconoscibili i 101 ( e forse più ) grandi elettori del PD che hanno tradito nel segreto dell’urna quanto avevano promesso poche ore prima: molti degli intervenuti ricevendo plauso quasi totale hanno utilizzato parole molto forti nei confronti dei “traditori”. E’ stata anche avanzata la richiesta di andare più rapidamente possibile all’effettuazione del Congresso, evitando di dover procedere ad una gestione provvisoria che potrebbe protrarre ad libitum la soluzione della forma Partito da privilegiare e le tematiche fondamentali da affrontare ed approfondire.
La forma Partito che presenta Barca nel suo Documento “Memoria politica” ha raccolto molti consensi: convince soprattutto la massima apertura “esterna” dei Circoli, strutture considerate fondamentali, a simpatizzanti, associazioni e gruppi che vogliano interloquire con il Partito alla ricerca di soluzioni utili per i diversi territori. Convince la possibilità di affrontare tematiche anche di valenza nazionale ed internazionale utilizzando l’esperienza pratica locale, come nel caso dei temi dell’immigrazione e dell’integrazione di Culture. Convince la richiesta che il Partito si stacchi dallo Stato e che sia a senso unico la strada che dal Partito porti allo Stato, ribadendo sia il predominio della competenza e del merito nella selezione dei rappresentanti sia la non commistione fra cariche politiche e cariche pubbliche.
Chi è intervenuto lo ha fatto aderendo alle idee espresse nel Documento di Barca, anche quando formalmente da parte di qualcuno è stato dichiarato di non averlo letto ma di averne ricavato da interviste televisive e giornalistiche il senso.
Molti hanno puntato l’attenzione sulla poca chiarezza dei programmi del Partito, sulla divisione interna dei gruppi dirigenti in fondazioni, associazioni, correnti e linee di pensiero troppe volte estremamente distanti e divaricate fra loro.
L’incontro, così come desiderato da Fabrizio Barca, si è srotolato (dopo un brevissimo incipit procedurale del sottoscritto ed un “saluto” della Segretaria Provinciale PD Ilaria Bugetti) con brevissimi interventi da parte di alcuni coordinatori di Circolo, chiamati in modo organizzato preventivamente a portare il loro contributo di idee e proposte nell’ambito della proposta “barchiana”.
Tantissimi i Circoli presenti e tantissimi gli interventi la cui durata è stata severamente controllata nell’ambito dei 3\5 minuti massimo (tanto che a farne le spese è stato proprio il rappresentante del Circolo Sezione Nuova San Paolo, Stefano Gruni, chiamato – per esigenza di cortesia verso gli altri Circoli – a parlare per ultimo, allorquando l’uditorio fremeva per poter ascoltare Fabrizio Barca): sono intervenuti Gabriele Bosi del Circolo “Tintori” Prato Centro; Lucio Lamanna del Circolo 1° Maggio alle Badie; Manlio Altimati del Circolo “Lanciotto Ballerini” di Mezzana; Carolina Faini del Circolo di San Ippolito; Andrea Ghetti del Circolo San Giusto; Sergio Puggelli del Circolo di Coiano; Guglielmo Bongiorno dell’Unione Comunale di Cantagallo; Sandra Ottanelli dell’Unione Comunale di Vaiano; Barbara Innocenti segretaria comunale di Montale (PT); Simone Tripodi capogruppo alla Circoscrizione Est del Comune di Prato che si è soffermato soprattutto sull’importanza del rispetto delle “regole”.
In coda sono stati poi presentati alcuni “casi” di possibili “sperimentalismi democratici”: Gilda Fronzoni dell’Unione Comunale di Montemurlo ha proposto le “Riflessioni per una politica partecipata” con un calendario di appuntamenti che Fabrizio Barca ha mostrato di apprezzare augurandosi che vi sia nelle prossime occasioni (Gilda lamentava finora una presenza più bassa del previsto) maggiore afflusso; Daniele Pinai del Circolo San Giorgio a Colonica che ha presentato il progetto chiamato “Il Condominio” che utilizza in modo aperto l’idea della “mobilitazione cognitiva” che superi le divisioni fra cittadini ed iscritti\simpatizzanti proponendo a tutti incontri fuori dagli schemi consueti delle riunioni politiche affrontando problemi pratici e ricercando soluzioni condivise al massimo possibile all’interno di un confronto senza preclusioni di soluzione; infine è intervenuto Stefano Gruni del Circolo PD Sezione Nuova San Paolo che ha presentato “La Palestra delle Idee”, titolo che richiama in pieno il documento di Fabrizio Barca che parla di Partito “palestra” e nella sua analisi precisa e dettagliata ha messo in luce le affinità fra l’attività svolta dal Circolo in questi anni – evidenziata nel Documento Congressuale di fondazione del Circolo datato 9 giugno 2012 – e molte parti della “Memoria politica dopo 16 mesi di governo”. Stefano Gruni ha presentato inoltre alcune mozioni che rivelano la piena consonanza di vedute fra il suo Circolo ed il documento di Barca in relazione a quel che devono essere e fare gli “uomini” di Partito dal momento che si propongono (o vengono proposti) a candidature amministrative.

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