MICHELE SERRA vota SI’ al referendum – peccato che sia arrivato in ritardo, preceduto da BENIGNI

SPECIALE POLITICA : L'ASCESA DI MATTEO RENZI ***  FIRZED - EN11/12/2010  PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SONNINO  A PALAZZO VECCHIO. NELLA FOTO CARLO MONNI, ROBERTO BENIGNI E IL SINDACO MATTEO RENZI. FOTO PRESS PHOTO/INFOPHOTO
SPECIALE POLITICA : L’ASCESA DI MATTEO RENZI ***
FIRZED – EN11/12/2010 PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SONNINO A PALAZZO VECCHIO. NELLA FOTO CARLO MONNI, ROBERTO BENIGNI E IL SINDACO MATTEO RENZI. FOTO PRESS PHOTO/INFOPHOTO

MICHELE SERRA vota SI’ al referendum – peccato che sia arrivato in ritardo, preceduto da BENIGNI

La risposta che Michele Serra dà al mio omonimo di San Giorgio a Cremano ha dell’incredibile in relazione alla fiera delle ovvietà e delle banalità.
Dice Serra “…non vedo, nelle riforme in discussione, niente che tradisca o alteri la prima parte della Costituzione, quella fondamentale”

ed io ribatto: “Quali garanzie vengono fornite nelle modifiche a che quella prima parte soprattutto nei livelli democratici sarà difesa e realizzata?”
Eppure, continuando nelle sue elucubrazioni, Serra denuncia

“una prassi politica più che cinquantennale che ha tradito e alterato quella prima parte”

ed io ribatto: “Sei proprio sicuro, caro Serra, che questa classe dirigente sia diversa da quella cinquantennale che tu, come me, dici di aborrire?”

Serra aggiunge che trova opportuno “rafforzare l’esecutivo, mettendolo in condizione di governare”; cioè vuole dire che allora tutte – le tantissime innumerevoli – le cose buone che ha realizzato Renzi in questi due anni sono poca cosa, visto che le avrebbe – ho i miei dubbi ma sono proprio un “cattivone” – realizzate con dei “meccanismi pletorici ed arrugginiti”?

Lo stesso direi per la “terza ragione” relativa al ricambio politico: ma Serra ci è o ci fà? Si è reso conto che il ricambio avvenuto è solo nelle facce? I metodi sono uguali se non peggiori, allorquando sono ispirati dalla tirannia e “l’energia dell’azione riformatrice” è proprio nel segno che ogni tanto richiama il Premier quando si affida alla metafora “se perdo non porterò via la palla”!

Che dire poi del raffronto un po’ affrettato (forse per motivi di spazio tipografico?) tra Italicum e Porcellum, allorquando Serra dice ( e lo ringrazio per la sincerità involontaria ) “Non direi….che l’Italicum sia peggio del Porcellum” (scroscio di risate – Serra è in fondo un umorista!).

Serra poi conclude avanzando il timore che alla caduta di Renzi “corrisponderebbe la revanche di molte vecchie e cattive abitudini”.

Ed io ribatto: “Le vecchie e cattive abitudini sono comprese in questa classe dirigente, che ha utilizzato la corruzione per accrescere il proprio potere (vedi Mafia Capitale – vedi tutti gli affari collegati alle vicende della Guidi, alle vicende delle Banche etc etc etc); in questa classe dirigente nulla si è rinnovato, anche se qualcuno lo ha creduto. Io, NO!

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