“Sarà una bella giornata!”

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“Sarà una bella giornata!”

“Sarà una bella giornata!” ed un largo sorriso illuminò il mattino di Gil; e per di più era un sorriso di una splendida fanciulla che lo osservò di sghimbescio mentre si allontanava da casa per andare a lavoro.
Ma si allontanò molto poco prima di incontrare altre due ragazze che lo osservarono, lo squadrarono e poi lo presero sotto braccio e lo portarono con loro; due fanciulle dall’età incerta che non fecero però alcuna parola e si accomodarono con lui in dolce ma casta compagnia su un comodo ampio sofà sul quale di lì a poco una donna con un piccolo bambino in procinto di addormentarsi tra le sue braccia si accoccolò accanto a Gil ed alle due giovani ragazze.
La scena però sembrò essere vista da una vecchia megera che di fronte all’apparente “combine” erotica urlò all’untore unico maschio sciogliendo il magico tenero incontro.
Gil, dimentico dei suoi impegni di lavoro tornò verso casa e vi si rifugiò, meditando di uscirne da una porta secondaria e segreta. La trovò tuttavia affollata da personaggi strani e diversi che l’avevano posta a soqquadro: libri dappertutto e materassi squarciati con gli interni disseminati qua e là. Della sua donna non vi era alcuna traccia, ma al suo posto, oltre a presenze misteriose, vide una donna agire in modo imperioso e sicuro come si trattasse della “maitresse” di una vecchia casa di tolleranza.

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