RIFLESSIONI A MARGINE DI UNA DICHIARAZIONE DEL SINDACO PD (ORA EX PD) DI CALENZANO – ALESSIO BIAGIOLI

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RIFLESSIONI A MARGINE DI UNA DICHIARAZIONE DEL SINDACO PD (ORA EX PD) DI CALENZANO – ALESSIO BIAGIOLI

Molte volte la penna mi pesa, a volte poco a volte tanto. Oggi la mano è stanca ma la penna vola. Abbandono il dubbio che possa essere, la mia, una strumentalizzazione, anche e soprattutto perché ho già condiviso ampiamente pubblicamente ed anticipatamente le idee che esprime il Biagioli, Sindaco di Calenzano PD – ora ex PD – tranne che per una parte delle sue argomentazioni nella quale rilevo per ora una certa ambiguità (il voler considerare il PD come “potenziale alleato futuro” cui guardare: se è un auspicio mi trova concorde, se invece è una scelta ed una volontà dissento apertamente), almeno di non essere smentiti… ma non chiedo tanto merito, da un cambio di rotta, di verso, che considero tuttavia impossibile pratica, perdurante la leadership renziana.
Matteo Renzi è di certo, in questo periodo, insostituibile; ma la drammaticità del caso è acuita ulteriormente dal fatto che egli risulta profondamente inadeguato a condurre un Partito che abbia veri obiettivi di CentroSinistra e che per giunta si chiama Democratico; oltre tutto c’è da chiedersi se quelli da lui – e dai suoi – rappresentati come obiettivi di Sinistra possano essere considerati come tali.
Il renzismo non poteva di certo sopportare che ci fossero troppe menti libere e pensanti, più di quanto già era accaduto prima, e che aveva sollecitato a ricercare dal basso un rinnovamento dei metodi e delle pratiche, emarginando le vecchie “scorie” staliniste ed integraliste, che invece poi – con l’avvento del “nuovo” leader pseudo-rottamatore (altro “fake” cui più di qualcuno ha abboccato) – si sono riappropriate del potere modificandolo malignamente generando profonde metastasi mortali (il PD è “morto”!).
La “corte” di Renzi si è poi andata accrescendo di vecchie e giovani volpi (è la mia “risposta” ai “gufi”!) che hanno approfittato dell’occasione (si direbbero un po’ più “sciacalli” ma mente gufi e volpi sono carine, questi ultimi sono orribili), seguendo modalità di partecipazione completamente diverse ed antidemocratiche (gruppi ristretti-ssimi, conventicole, lobbies) fuori dai consessi statutariamente previsti, sostenendo che i tempi fossero cambiati (a dire il vero, lo sono da sempre, e sempre lo saranno ancora!) e che non vi era più spazio per le inutili discussioni ( avrebbero ragione se tutto ciò fosse davvero accaduto, solo che si è trattato semplicemente di una dislocazione dei luoghi ); e forse si deve per onestà aggiungere che se per dislocazione si trattasse del web, dovremmo riconoscere anche che non lo si può criminalizzare quando ad utilizzarlo sono i pentastellati: bene le newsletters del (proprio) Capo, male quelle di altri (capi)?
E quindi l’inutilità di essere iscritto ha prodotto una liquidità della partecipazione ed un calo vertiginoso di tessere, tranne che per procedere alla loro svendita a saldo alla scadenza anticipata del Congresso.
Ora, solo un nuovo ridimensionamento, una nuova “profezia” di sconfitte o una loro nuova serie dalle Amministrative alle Politiche potrà portare ad un cambiamento?
Sarà dunque necessario arrivare a tali sconquassi per poter continuare a sperare? Io, come Biagioli, non solo non parteciperò al Congresso, essendo da tempo (tre anni) non più iscritto, ma non accederò neanche ai tavoli dei “gazebo” non potendo per coerenza dichiararmi neanche “potenzialmente” elettore del Partito che si fregia impropriamente dell’aggettivo “DEMOCRATICO”.

LUNA signature_1