15 dicembre – Un promemoria per una ipotesi di ri-partenza p.1

Un promemoria per una ipotesi di ri-partenza p.1

La condizione umana in questi ultimi tempi ha oscillato tra due opposti: l’egoismo e l’altruismo. Il desiderio di vivere scartando il virus e la voglia di rendersi utili, pur mantenendo una certa distanza dagli altri e utilizzando le necessarie precauzioni. Mentre i mesi passavano accompagnati dai relativi bollettini pandemici quotidiani si interloquiva a distanza cercando di sopperire alle necessità primarie di quella parte della comunità più prossima a noi. Ma, tranne che per gli operatori sanitari, non si può parlare per la stragrande maggioranza di noi di atti di eroismo. A dire il vero, nemmeno questa assegnazione di merito per il personale sanitario mi convince del tutto: a mio parere, si è trattato di una condizione per la quale ciascuno di noi si sarebbe comportato allo stesso modo nel caso in cui ci fossimo trovati in quella trincea. Allo stesso tempo, mi sono ritrovato ad esprimere un parere personale distinto da quello che considero retorico, che assegnerebbe ai più giovani la palma del maggior disagio dovuto al lockdown prolungato ed all’avvento della Didattica a Distanza. Ho trovato tutto questo accentuare quasi esclusivamente l’attenzione sui disagi dei più giovani “ingeneroso” verso tutti coloro, soprattutto anziani ed attivi socialmente, che hanno visto ridurre drasticamente il livello di socialità in una fase della loro esistenza che è naturalmente “calante”, della quale socialità inevitabilmente non riusciranno a recuperare neanche un minimo. Se parlavo all’inizio di “egoismo”, eccone appunto un esempio lampante.
Dentro di noi, a partire dalla persona che penso di conoscere meglio, covava anche la voglia di ritornare all’impegno civile, riprendere a macinare percorsi culturali e politici, incontrare altri, sia individui che collettivi, condizionati come noi per mesi e mesi nella medesima gabbia di solitudine. E’ per questo motivo che alcuni di noi hanno pensato a mettere in piedi un nuovo soggetto associativo che si prefiggesse tra gli obiettivi prioritari di mettere insieme le tante individualità personali e di gruppo per avviare un ragionamento sui bisogni e le necessità, quelle già preesistenti e quelle nuove, che – assommate alle prime – rappresentano una realtà insopportabile, per affrontare le problematiche della quale non bastano più le Istituzioni pubbliche e private, che hanno già da molto tempo mostrato la loro obsolescenza.

…1….