I REGALI DI NATALE – parte 6

I REGALI DI NATALE – parte 6.

E’ una consuetudine passeggiare lungo il viale che ai miei tempi (e per molti ancora oggi è così) era noto come via Napoli. Ci si veniva anche d’estate per fare il bagno, in alternativa a Arco Felice, Lucrino, Baia, Bacoli e Miliscola. Ora il Lungomare è stato intitolato a Sandro Pertini. Da qualche anno c’è stato un prolungamento esterno che sembra voler circumnavigare il promontorio del Rione Terra. Non sempre i giardini che nell’intenzione iniziale dell’amministrazione dovevano essere ridenti, lo sono rimasti. A volte li si trova abbandonati e trascurati, in altre occasioni nei nostri sporadici ritorni li abbiamo ritrovati accoglienti. Dopo i ruderi postmoderni del vecchio ristorante (quello originale era in legno con palafitte ed era balzato agli onori nazionali come “location” per qualche film; i residui di ora sono soltanto gli effetti di un tentativo di illecito non riuscito) c’è un porticciolo turistico popolare con barchette che alternano l’uso dei remi a quello del motore. Ricordo di esserci passato e di esserc

mi inoltrato in un ameno rustico boschetto fatto crescere per ripararsi dal sole qualche anno addietro quando nostra figlia fece una serie di foto ad ambienti e pescatori con la sua Rolleiflex.

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Procediamo fino in fondo là dove poi una struttura in muratura intervallata da una serie di recinzioni metalliche limita il passaggio; ma è molto rilassante fermarsi lì e ascoltare in silenzio lo sciabordio delle onde che si infrangono sulle scogliere e le penetrano. E’ uno dei riti di riappropriazione della nostra terra, noi che siamo esuli volontari mai tuttavia pentiti di essere appartenuti a questi luoghi. Per noi è uno dei “regali” che ci facciamo ogni volta che ritorniamo qui.

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Dopo il rito dell’ascolto, aiutato da una presenza discreta di altri che forse come noi rivivono le medesime sensazioni, facciamo ritorno e risaliamo per delle scalette che conducono verso la Chiesa di San Vincenzo (noi la conosciamo così anche se, andando su Google Maps troviamo innanzitutto “Chiesa di Gesù e Maria” e solo tra parentesi “Ss Rosario e San Vincenzo Ferrer). Negli anni “giovani” c’era un parroco molto attivo tra i giovani; ma purtroppo ci ha lasciato molto presto. Notiamo un certo movimento e leggiamo che nei sotterranei è stato installato un presepe; ci dicono che è un presepe stanziale messo su nel corso degli anni, ma ovviamente aperto solo nel periodo natalizio: a noi non era mai capitato evidentemente di passare da quelle parti nelle nostre fuggevoli presenze festive e quindi non ne sapevamo alcunché. Decidiamo di visitarlo e scendiamo in uno stretto cunicolo dall’interno della Canonica. Questi spazi li conosciamo perché d’estate una volta siamo stati coinvolti da una sorta di sagrestano senior che decise di illustrarci parti storiche e leggendarie della città di Pozzuoli e di tutta l’area flegrea, portandoci sulla terrazza che dà proprio sul golfo. Ma in quell’occasione nulla ci disse della presenza del presepe.

Prima di entrare notiamo che c’è un banchino gestito da due signore anziane con una sorta di raccoglitore libero di offerte. Parlano tra loro; noi con un cenno procediamo disponibili al ritorno a fermarci per offrire un nostro contributo.

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