reloaded LA SINISTRA Peter Pan

Peter Pan

LA SINISTRA Peter Pan

Crescere è uno degli effetti naturali dell’esistenza, anche se non sempre il passare degli anni ci migliora; eppure l’esperienza dovrebbe essere d’aiuto così come la conoscenza dei fatti storici, da quelli recenti a quelli più lontani, riportati dai testi di Storia o raccontati da testimoni diretti.
Essere adulti significa anche sapersi staccare dai cordoni ombelicali, quelli reali e quelli ideali; vale a dire quelli della famiglia di appartenenza (dal punto di vista prettamente esistenziale è un fattore naturale) e quelli dei gruppi con cui ci si è accompagnati per un periodo della vita (quelli dell’infanzia, della scuola, dell’adolescenza e via via, fino ad andare alle passioni comuni, sportive, ricreative, sentimentali, culturali e…politiche). Bisogna sapere accettare come ineludibili questi distacchi, elaborando più rapidamente possibile i lutti.
Alla difficoltà dei distacchi contribuisce con forza anche l’avvertimento di una grande “sicurezza” nel grembo materno e familiare, che molto spesso concede vantaggi di ogni tipologia, dalla sensazione di poter essere protetti dagli attacchi esterni (il “gruppo” come branco) alla certezza di poter ottenere dei vantaggi anche economici che, uscendo da quel “grembo”, non proteggerebbero più i transfughi.
Il dibattito sulla SINISTRA mi intriga ma mi angoscia allo stesso tempo.
La SINISTRA deve crescere, non solo numericamente, ma psicologicamente. Deve staccarsi dal cordone ombelicale di una forza politica che non si è impegnata e non si impegna a rispettare una parte considerevole di se stessa. Anche per questo, madre-matrigna, merita di essere abbandonata. Una forza politica, quella beninteso sedicente Democratica, che ha sempre meno a che fare con le posizioni di SINISTRA. E’ necessario dunque prendere il largo staccando le gomene, alzando le vele. Occorre sapere costruire una vera ALTERNATIVA; la parola deve avere un suo significato preciso: occorre costruire un PROGETTO, partendo dalla gente, con la quale bisogna parlare, facendosi riconoscere come ALTERNATIVI nel vero senso della parola. La gente, il popolo non ha più fiducia nella Politica; e come dar loro torto! Tanti ciarlatani girano il nostro mondo parlando bene ma poi sottomettendosi a dei compromessi che mettono in dubbio le loro parole, a cominciare dal termine “Democrazia”.
E fino a quando la SINISTRA non impara a fare la SINISTRA, della quale c’è un immenso bisogno (e lo possiamo comprendere tutti i giorni), finirà per contare davvero poco. Ai “soloni” che prefigurano la “necessità” di fare accordi con la forza politica maggioritaria lancio l’invito a farsi da parte ed a bussare direttamente (fanno prima, no?) a quella porta. Forse temono di ricevere “in anticipo” pugni sui denti e calci nel culo? Perché è quello il destino poi di una SINISTRA servile. Perché un elettore dovrebbe votare per un “leccaculo”? Personalmente, o mi asterrei, o voterei l’originale o mi rivolgerei ad altra forza che mi attragga nell’imminenza del voto. Ecco: chiediamoci come mai una forza fondamentalmente “ruspante” dal punto di vista culturale di infimo livello (si piglia quel che passa il “convento” del web!) come il M5S riesca a competere in questo panorama politico dei nostri giorni
La SINISTRA ha praterie ampie, sconfinate, ma non ha mai imparato a crescere.

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