L’UNIVERSALITA’ DI PIER PAOLO PASOLINI – Convegno di studi presso il PIN di Prato 27 aprile 2006 – 1a parte

Pasolini

L’UNIVERSALITA’ DI PIER PAOLO PASOLINI – Seminario di studi presso il PIN di Prato 27 aprile 2006 – 1a parte

A trenta anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini nell’autunno del 2005 a Prato come Circoscrizioni organizzammo un ricchissimo “cartellone”per ricordarlo.
Quella che segue è la prima parte del mio intervento di apertura per il Seminario che organizzai insieme al prof. Sandro Bernardi presso il PIN – Università di Prato

COMUNE DI PRATO

CIRCOSCRIZIONE PRATO – EST

C O N V E G N O

SU PIER PAOLO PASOLINI

27 APRILE 2006

Parla il Professor Maddaluno – Presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Est:

<< Innanzitutto un ringraziamento a tutti quelli che sono qui presenti. Il programma è molto articolato, lo potete anche prendere, lo avete in fondo. Io sono Maddaluno, sono il Presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Est e rappresento anche le altre circoscrizioni all'interno del coordinamento delle commissioni cultura. I ringraziamenti a tutti quelli che hanno creduto in questo nostro impegno, le circoscrizioni, in particolare oltre ai Presidenti e ai Presidenti delle Commissioni Cultura, vedo presente il Presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione Nord, Roberto Manzan e Mario Barbacci, Presidente della Commissione Cultura di quella Circoscrizione. Ringraziamo gli Assessori di Comune e Provincia, gli Assessori alla Cultura che sono qui presenti al tavolo, rispettivamente Andrea Mazzoni e Paola Giugni, il Professor Sandro Bernardi del Corso di Laurea Progeas, Direttore del Prosmat che conduce con me questa giornata di studi, il Teatro Stabile della Toscana “Metastasio” di Prato, il Gruppo Consiag SPA che dopo aver sponsorizzato la giornata dedicata lo scorso anno, più o meno di questi tempi, era infatti il 19 di aprile, a Jean Vigo, non ha mancato, non ha voluto mancare questa ulteriore occasione. Ed un ringraziamento anche all'Università del Tempo Libero intitolata ad Eliana Monarca, è presente qui la Presidente Valeria Tempestini, che ringrazio, la Vice Presidente, e l'Associazione per il Lavoro e la Democrazia, rappresentata dal suo Presidente, Giuseppe Gregori. Perché a trenta anni dalla sua morte continuiamo a parlare di Pier Paolo Pasolini? L'occasione della commemorazione è trascorsa da qualche mese e noi ancora una volta intendiamo interrogarci sulla modernità del pensiero di Pasolini e forse anche per rispondere a quanti ancora qualche giorno fa obiettavano che abbiamo dedicato troppo tempo a Pasolini, diciamo che non possiamo ritenerci appagati. Soprattutto Perché Pasolini e la sua multiforme opera, la sua presenza in quei pochi anni, una cinquantina circa in cui lui è vissuto, ci pone ancora oggi davanti a mille quesiti. Spesso ci andiamo chiedendo cosa avrebbe detto Pasolini davanti alla nostra realtà politica, sociale, culturale ed è a mio parere una esercitazione ben oziosa ed inutile alla pari di quando ci si chiede cosa sarebbe stato il nostro mondo se Colombo non avesse scoperto l'America o Hitler e Mussolini non fossero stati sconfitti o il Muro di Berlino non fosse mai stato alzato o ancora in piedi non fosse stato ancora abbattuto. Rimane di Pasolini un'opera omnia notevole non ancora del tutto studiata che vale la pena di approfondire e poiché il mondo, per fortuna, non è qualcosa di definito e statico è importante che le giovani generazioni si accostino all'universo pasoliniano per contestualizzarne il messaggio. Ed è in questo modo che dobbiamo rispondere a questo quesito che prima dicevo ozioso: non possiamo sapere cosa avrebbe detto Pasolini, ma possiamo avere il contributo dei nostri giovani studenti, lettori, studiosi dell'opera di Pasolini chiedendo loro di continuare a mantenere vivo il suo pensiero........... 20431677_1529027800525253_5137081188921902575_n

– fine prima parte –

Joshua Madalon