OPERAZIONI VERITA’ – 3

OPERAZIONI VERITA’ – 3.

Giorno dopo giorno, il grande “teatrino” della Politica va in scena. E, come spesso accade, poco cambia. E vengono a svelarsi i “trucchi” utilizzati semplicemente per avvantaggiarsi nell’accaparramento di potere. E’ la parte peggiore della Politica ed emerge ancora una volta dietro l’Ipocrisia del Bene Comune. C’è sempre meno spazio per la parte migliore del Paese, che tende ad appannarsi con grande giubilo della parte peggiore, una minoranza che tuttavia detiene grandi poteri, sempre più. La bonomia con la quale di fronte alla pandemìa si sentiva dire, anche da quella parte “peggiore”, che ne “saremmo usciti migliori”, era semplicemente una ulteriore finzione.

Tutta la vicenda intorno alla quale si è inscenata la “crisi” del Governo Conte 2 sembra aver avuto l’obiettivo di riportare al Potere i punti di riferimento più affidabili delle grandi forze – in parte “opache” – finanziarie mondiali. Nondimeno, dopo la sortita di Renzi che ha prodotto il “vulnus”, non era in alcun modo possibile lasciare che un Governo del Paese in questo tempo difficile per tanti di noi (se non “quasi tutti”) andasse  nelle mani della parte peggiore (altro che “Governo dei migliori”) e pericolosa per i destini della nostra Democrazia. Capisco le perplessità di quella parte che, a Sinistra, ha votato “no” al Governo, ma avverto in quella scelta l’incapacità di saper svolgere una riflessione realistica dei veri bisogni e di come affrontarli per risolverli.

Tra le varie bugie poste in campo per giustificare la “crisi” c’è stata quella relativa al “Recovery Plan”. Ovviamente, ai comuni cittadini non era possibile dare un giudizio su quanto veniva denunciato; si trattava di “bozze” redatte dalla Presidenza del Consiglio su cui avviare la discussione.  C’erano i “capitoli” di spesa, i titoli e poco più; ma in quel periodo non sarebbe stato possibile per un Paese, come il nostro, rappresentato nel G7 (il gruppo dei sette Paesi economicamente più avanzati del Pianeta), presentare un Piano nel dettaglio: mancava il regolamento che è stato approvato solo il 10 febbraio u.s. ed è operativo dal 18 febbraio, dopo la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’UE.

D’altra parte è stato lo stesso neo Premier, Mario Draghi, a riconoscere perfettamente il buon impianto del Recovery Plan del precedente governo, anche se occorre migliorarlo, in modo particolare articolandolo sulle riforme necessarie che accompagnino la credibilità del nostro Paese. Draghi non ha potuto fare altro che riconoscere ulteriormente il buon lavoro del Conte 2, anche allorquando, presentandosi ai giornalisti subito dopo l’incontro con il Presidente Mattarella in cui aveva accettato l’incarico con la “tradizionale” riserva, parlò del necessario completamento della campagna vaccinale.

Nel corso di questi giorni, altrettanto concitati e drammatici, Draghi sta mostrando di saper mantenere la barra dritta senza lasciarsi influenzare dalle grida, istericamente espresse anche se a volte un po’ “sommesse” sotto tono e falsamente rispettose, di Salvini e compagnia bella, cui si accodano a difesa di interessi parziali alcuni Presidenti di Regione, in modalità “bipartisan” ma incapaci di operare una necessaria “moral suasion” verso alcune categorie di operatori commerciali, semmai accompagnata da una adeguata progettualità intesa al superamento “quanto prima” delle attuali precarie oggettive condizioni.

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