UN NUOVO INVITO ALLA SINISTRA A FAR PRESTO!

UN NUOVO INVITO ALLA SINISTRA A FAR PRESTO!

Segnali diffusi di profondo malessere come quello emerso anche ieri con le dimissioni dal Partito Democratico da parte del Presidente del Senato (costituzionalmente seconda carica per importanza del nostro Paese, dopo quella del Presidente della Repubblica, vedi art.86 comma 1 “Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato”) non possono passare sotto silenzio. Molti di noi nel corso di questi ultimi mesi – per quanto mi riguarda, “anni” – hanno vieppiù segnalato la “deriva populistica e demagogica” del PD “renziano”; pochi alla volta alcuni “pezzi” del PD sono venuti via: ne attendiamo degli altri (Emiliano ad esempio sta in questi minuti facendo un suo “pianto da coccodrillo” continuando a pensare – almeno così dice – di poter riportare su una via più retta quel Partito! Si dia una mossa ed esca con la schiena dritta da quella fanghiglia!), anche perché – proprio se si vuole fare un’operazione di profonda chiarezza – bisogna che il RE sia del tutto denudato e vengano a galla completamente tutte le falsità. Certamente stanno contribuendo a questa “operazione” le ultime mosse che mostrano come vi sia un profondo disprezzo per la Democrazia da parte di quel Partito: non solo la legge elettorale approvata senza discussioni parlamentari (si può anche comprendere la necessità di andare ad elezioni con “una” legge elettorale ma non si può accettare che essa non venga discussa, in quanto questo – a mio parere – nega in toto il ruolo e la funzione del Parlamento), ma anche quella mozione PD che puntava a non rinnovare l’incarico del governatore di Bankitalia Ignazio Visco, presentata senza una preventiva discussione nel Partito ed in barba allo stesso Presidente del Consiglio.
Ritornando alla legge elettorale non può certamente sorprendere che, con quelle modalità attuate dal PD renziano, abbia raccolto i voti di Ala (in primis quello di Denis Verdini), oltre che quelli annunciati da AP, Lega e Forza Italia, modificando così nei fatti la maggioranza di Governo, connotandola finalmente per quella che è stata finora con un colore di Centrodestra, dove il Centro è rappresentato con un certo sforzo dal PD. Le dichiarazioni di Verdini non contestate da alcuno dei sedicenti “Democratici” sono la cartina di tornasole di quel che è accaduto in questi anni, mesi, settimane: egli ieri ha detto tra l’altro

“….oggi si dice che si è realizzata una maggioranza con l’uscita di Articolo 1 – MDP e con il nostro ingresso. Non è vero. Non è vero, perché noi c’eravamo, ci siamo stati e ci saremo fino all’ultimo giorno della legislatura …La nostra scomoda presenza ha sterilizzato i massimalismi post-comunisti e gli integralismi cattolici, che vivono ancora con la testa nel passato e i piedi nel trapassato, condizionando la vita interna dei loro partiti…..”.

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Se è così, mi chiedo cosa ancora ci facciano alcuni “compagni” nel Partito Democratico ed allo stesso tempo chiedo a coloro che “non sono mai stati e non lo hanno mai votato” ed a coloro che non lo dicono ma lo hanno fatto che cosa aspettano a darsi una mossa ed a costituire in questo Paese una forza di Sinistra di Governo unica e riconoscibile che mettendo da parte gli inutili massimalismi riesca a costruire un Progetto che sia utile per i milioni di cittadine e cittadini che sono stati progressivamente marginalizzati a favore dei pochi. A costruire questo Progetto dovranno essere chiamate le forze progressiste, democratiche, laiche e non, disponibili a confrontarsi per unirsi contro la barbarie di Destra.

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