“C’è chi è più rapido e chi più lento”

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SCHERZI A PARTE….

Non è la “prima volta” che andando in giro per commissioni abbia modo di incontrare qualche “vecchio” compagno deluso. Stamattina me ne è capitato uno che, a dire il vero, compagno non lo è mai stato, provenendo da compagine “centrista” e area cattolica; ma che aveva plaudito in modo osannante al “rinnovamento” che ne sarebbe sortito dall’avvento dell’Infante. Non era “deluso”: era semplicemente “depresso”. Ecco, questo è lo “stato d’animo” di moltissime persone che solo ora, a poco a poco, stanno comprendendo il “disastro”. A me dispiace – “davvero”! – dover riconoscere che avevo ragione, ma allo stesso tempo sono orgoglioso della mia capacità razionale ed autonoma. Bene: non sono tra quelli che piegano la loro “coerenza” al servizio del potente di turno. Non sono affidabile; e me ne vanto.
Cosa ho detto a quel “compagno”? “C’è chi è più rapido e chi più lento” e lui con una dama di vino ha ribadito: “Con questo cerco di dimenticare”.

Spero invece che ricordi tutto, proprio tutto! perché non c’è tempo, non ce ne è più tanto e possiamo prepararci a vivere davvero una nuova stagione di rinnovamento….

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