INSIEME A SINISTRA NELLA SINISTRA CHE E’ SINISTRA

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INSIEME A SINISTRA NELLA SINISTRA CHE E’ SINISTRA

scendo in strada, incontro delle persone che mi salutano amichevolmente e mi chiedono di andare con loro. Chiedo loro dove stiano andando; se non mi convincono, prendo la mia strada, quella già decisa nella scelta di scendere. Se mi convincono, mi aggrego

Comincio subito con il dire che “quel che scriverò” potrebbe “anche” essere il frutto di posizioni ed elaborazioni del tutto personali.
E, da questo punto di vista, mi faccio molto forte con le parole che mi rivolse l’attuale Segretario provinciale del PD a margine di un incontro al Circolo San Paolo: “Vedo che non condividi” mi disse “proprio nulla della linea del Partito”.
Ecco, è proprio così! a parte il fatto che non so cosa possa essere quella “linea” di cui parla il Bosi, non ho più nulla da spartire con questo PD.
Allora, continuo a ritenere che la parola “Alternativa” inserita nel Gruppo non possa essere contrassegnata da alcun segno di interpunzione. “Alternativa” e basta PUNTO
Andiamo avanti, allora! e rinfreschiamo la memoria, la nostra memoria! Semmai andando indietro nel tempo, con il passo del “gambero”!
Qual è stata la posizione del PD – sia quello locale che quello nazionale – nella campagna referendaria del 4 dicembre? C’è forse qualcuno tra coloro che “ambiscono” a collocarsi come candidati alla guida del nostro Comune ad esprimere posizioni di Sinistra?
Su questioni come l’Aeroporto, sui tagli alla Sanità la chiusura dei Distretti e tutta la partita del nuovo Ospedale, sulle questioni collegate all’immigrazione ed all’interculturalità ed al rapporto con le comunità straniere, all’ atteggiamento fortemente ambiguo nei confronti della Destra non si può transigere. E’ del tutto evidente che sia in atto da alcuni anni nella forza poltica di maggioranza una mutazione sostanziale ed un sostanziale cambio di rotta teso essenzialmente all’ottenimento di un “consenso” a prescindere dai valori tradizionali della Sinistra da cui quella forza proviene. La ricerca del consenso ha sospinto la politica renziana già nella sua esperienza toscana e ha infettato definitivamente il troppo giovane debole PD; con l’ascesa di Renzi e dei suoi supporter della prima ora hanno potuto riprendere vigore in quel Partito personaggi che erano stati “sconfitti” dal desiderio di rinnovamento che l’elettorato “locale” aveva mostrato di voler privilegiare.
Andiamo avanti, senza dimenticare quel che è stato, dunque!
Ma per andare avanti insieme ad altre persone e non isolarsi nichilisticamente, occorre scegliere la giusta compagnia. Provo ad esemplificare: scendo in strada, incontro delle persone che mi salutano amichevolmente e mi chiedono di andare con loro. Chiedo loro dove stiano andando; se non mi convincono, prendo la mia strada, quella già decisa nella scelta di scendere. Se mi convincono, mi aggrego.
Non penso che a convincermi debbano essere delle “promesse” di posizioni o emolumenti; alla mia età – ma spero fortemente che sia lo stesso per chi è più giovane di me – queste velleità sono del tutto assenti. Mi attraggono – come non mai -i valori. Proviamo dunque a partire da questi e vediamo cosa debba essere la Sinistra.

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