COSA E’ SINISTRA E COSA NON E’ SINISTRA- perchè il PD non può rappresentare la Sinistra!

COSA E’ SINISTRA E COSA NON E’ SINISTRA

Cosa è Sinistra e cosa non è Sinistra! Ecco, se cominciamo ad analizzare questi elementi su cosa sia e cosa non sia Sinistra, troveremmo anche la spiegazione sulle ragioni per le quali quel che sembra una “divisione” o un’induzione ad essa è completamente il contrario: una sollecitazione all’unità!
Compito della Sinistra è quello di attenuare le differenze sul piano della dignità umana a compimento dell’art.3 della nostra Costituzione nel quale si legge

”Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

E’ vero che tali ruoli dovrebbero essere svolti anche da chi non si sente di appartenere alla Sinistra, ma sta proprio qui la differenza. Chi non si adopera per realizzare la nostra Costituzione non può che appartenere – spesso senza affermarlo esplicitamente ed a volte presentandosi come paladini dei più poveri – a quella parte della società che si richiama alla difesa di interessi corporativi e lobbistici delle classi più ricche avide di accaparrarsi potere a svantaggio dei più deboli.
Ecco dunque che in questo Paese, così come in tante altre parti del mondo, si avverte sempre più il bisogno che siano tutelati gli emarginati, i disoccupati, gli sfruttati, soprattutto coloro che in una fase di crisi economica generale hanno visto diminuire progressivamente fino ad arrivare alla soglia della povertà assoluta – a volte financo varcandola – la loro dignità umana. Voglio qui ricordare anche l’assunto dell’art.4 della Costituzione, che a proposito di diritti e di doveri fondamentali dice:

“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”

Non mi stancherò mai di sottolineare la profonda necessità che quegli assunti della nostra Carta trovino applicazione. Ed è evidente che una formazione politica che si dica di Sinistra avrebbe dovuto avere una pur minima attenzione verso quelle indicazioni “fondamentali”. Non è stato così: e non si può addurre a giustificazione che la “crisi” sia stata tremenda, visto che con le politiche neo-liberiste camuffate da progressiste e democratiche si è di fronte al risultato che la ricchezza di chi già la possedeva è aumentata a dismisura e la miseria, anche di chi non la conosceva è altrettanto cresciuta.
Lapalissianamente non possiamo che dedurre che il Partito Democratico che ha affidato a Renzi la sua conduzione poltica non è un Partito di Sinistra. Non vedo dunque perché mai occorra perseguire un’unità a Sinistra considerandolo un legittimo partner.

Tocca ad altri assumere il ruolo di portabandiera della Sinistra: innanzitutto questa nuova formazione “Liberi e Uguali” e poi quella parte di società civile che si è stretta intorno alle figure di Tomaso Montanari e Anna Falcone, a mio parere hanno il diritto di raccordarsi per costruire insieme una nuova inedita pagina di impegno civile, fatta di passione ed entusiasmo ma anche di pragmatismo e razionalità. A questi potrebbero unirsi tutte quelle parti della società civile impegnata, ivi compresi coloro che riconoscano di non poter più condividere il percorso emintemente autoreferenziale del PdR dove la “d” è una semplice preposizione.

Joshua Madalon

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