La visione positiva dei partenopei

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La visione positiva dei partenopei

Stamattina mentre andavo ad incontrare I miei allievi a San Bartolomeo dove svolgo da volontario attività di alfabetizzazione con adulti provenienti da diverse nazioni del Mondo, passando per via Garibaldi ho lanciato lo sguardo verso le locandine del Politeama e ne ho particolarmente memorizzata una, che riguarda un evento dal titolo “Up and Down” con Paolo Ruffini. Diciamo che non è stata la locandina con la faccia buffa straniante del simpaticissimo conduttore livornese a colpirmi ma il titolo, sul quale ho svolto una immediata riflessione. Mi è venuta infatti alla mente dalle mie origini partenopee, che pure di tragedie e disastri ne avrebbero da raccontare, il modo di esprimere qualsiasi evento drammatico che nasconde tuttavia una visione tutto sommato ottimistica, di evidente speranza. Il titolo si rifà certamente ad una modalità inglese per definire (anche) le alterne vicende umane: gli alti ed i bassi, che mettono in evidenza la possibilità per uno che se la passa bene di andare verso un tracollo. Eppure gli inglesi, diversamente dai tedeschi e dai popoli mitteleuropei (mi riferisco essenzialmente alla letteratura, anche se non a tutta – si pensi solo a Mann ed a Kafka) sono dotati di un humour davvero raffinato ed hanno spesso narrato le fortune di persone che si sono “fatte” partendo dal basso. In questo loro modo di dire mi hanno deluso un pochino; e ci ho messo settanta anni per comprenderlo. Noi, partenopei, forse siamo un po’ troppo ottimisti e non lo nascondiamo nemmeno nelle nostre espressioni. Non diciamo “Sopra e sotto” ma “Sotto e sopra” intendendo dire che diamo un calcio alla iella ed abbiamo sempre la speranza di un tempo migliore. Sì, certo per rifarsi al motto di Gramsci che mutuava da Romain Rolland: “pessimismo della ragione e ottimismo della volontà”, sono ben felice di sentirmi figlio di quel popolo che tra tante traversie dovute anche a dominazioni predatorie, penso ai Borboni ma anche al periodo di Lauro e di Gava, riesce sempre a trovare il modo di sorridere. Ah dimenticavo: noi partenopei diciamo “Sotto e ‘ncoppa”

Joshua Madalon

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