“pauca verba sed aeterna semper”

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….pauca verba sed aeterna semper….

C’è una grande confusione, c’è un profondo disorientamento, c’è un’ambiguità che vorrebbe essere riconosciuta come certezza, c’è una contraddizione diffusa che si barcamena tra ingenuità ed ipocrisia.
Alla Politica vorrei riconoscere uno status di nobiltà: invece no. E’ sempre più deludente: forse lo è sempre stata, ma occorrerebbe andare al di là delle convenzioni e riconoscere i limiti di questa attività primaria per la convivenza civile, non decantarne in modo esclusivo ad ogni piè sospinto gli aspetti idealistici. Dal primo all’ultimo pur provvisorio possessore di uno scranno si sperticano in affermazioni di principio inattuate ed inattuabili. E non sempre è la collocazione ideologica – di Destra o di Sinistra – a fare la differenza. Tutti riempiono le loro pagine e le loro enunciazioni di straordinari e rivoluzionari propositi. Forse sanno perfettamente che tutto ciò è utile a convogliare consensi tra vecchi delusi e nuovi adepti entusiasti. Io non voglio essere “un ingenuo a vita”. Vorrei non arrendermi di fronte ad evidenze insopportabili e non ho “patria”, sempre più lontano è l’approdo.

J.M.

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