MEDIATECA DELLA MEMORIA – un’ iniziativa della Circoscrizione Est del Comune di Prato nel maggio 2001 (LA GIORNATA DELLA MEMORIA FU ISTITUITA NEL NOVEMBRE DEL 2005) la storia di E.T. Eugenio Tinti parte 4 (dopo il preambolo dello scorso 27 gennaio e la prima parte contrassegnata con il numero 2 del 3 febbraio più quella numero 3 del 12 febbraio)

MEDIATECA DELLA MEMORIA – un’ iniziativa della Circoscrizione Est del Comune di Prato nel maggio 2001 (LA GIORNATA DELLA MEMORIA FU ISTITUITA NEL NOVEMBRE DEL 2005) la storia di E.T. Eugenio Tinti parte 4 (dopo il preambolo dello scorso 27 gennaio e la prima parte contrassegnata con il numero 2 del 3 febbraio più quella numero 3 del 12 febbraio)

…..ci stimola poi la foto di un Congresso del Partito Comunista Italiano dove si vede Eugenio Tinti aggirarsi fra le poltrone di un cinema di Firenze, gremite di delegati, con un voluminoso pacco formato dalle copie de “l’Unità”. Marite ci parla anche di una foto che lo ritrae da giovane (altre di un periodo immediatamente seguente ce le riesce a mostrare) vestito da Bersagliere (con il fez) ai tempi della Grande Guerra: ritiene di poterla trovare e di consegnarcela per la pubblicazione. Nel frattempo, però, prima di salutarla (intanto, Eugenio è sgattaiolato via per la sua solita passeggiata), ci affida con grande tenerezza un video che racchiude un’intervista al suo babbo realizzata da un’emittente privata regionale qualche anno fa. E’ un’intervista generica sulla condizione degli anziani in città che ci presenta un Eugenio Tinti novantenne pimpante ed esuberante, per niente timoroso della telecamera, assolutamente padrone della scena né più né meno come è oggi.

L’intervista viene trascritta da mia figlia Lavinia, a quel tempo studentessa del terzo liceo “Cicognini” di via Baldanzi

Eugenio Tinti

L’intervista è a cura di Neva Domenici (d’ora in poi ND), Eugenio Tinti ( d’ora in poi ET) ha appena novanta anni; quindi siamo nel 1991, vive ancora a Firenze in Borgo dei Greci con la moglie già gravemente malata: dopo la sua scomparsa verrà ad abitare a Prato in viale Montegrappa con sua figlia Marite ed il genero Goffredo Lohengrin Landini, sindaco della città di Prato dal 1975 al 1985.

ND.: Siamo in casa del signor Eugenio in Borgo de’ Greci proprio nel pieno centro di Firenze; abbiamo salito i cento gradini, quasi da fiaba, cento gradini per arrivare su in alto in mezzo ai tetti di Firenze con una visuale che dopo il nostro tecnico ci regalerà. Signor Eugenio, da quanti anni fa questi cento gradini?
ET.: Cinquantotto anni.
ND.: Da cinquantotto anni. Ci vuol dire quanti anni ha?
ET.: Ho compiuto gli 89 anni nel mese di agosto; quindi credo di essere a 90. Novanta anni.
ND.: E’ un “ragazzo del ’99?

ET.: Sono un ragazzo del ’99, ho fatto la Guerra Mondiale, mi danno centocinquantamila lire all’anno come premio, diciamo così, di consolazione diciamo, via, perché non è una cosa… E quindi, quello che a me mi danno tra le centocinquantamila lire, la pensione che prendo e tutto ciò che ho da pagare perché ci ho la moglie malata, devo fare tutto da me, me la cavo bene, giusto per me; ma, ora io sto pensando, dato che siamo nel ragionamento, coloro che hanno una pensione più bassa della mia…
ND.: Come fanno?!
ET.: …come fanno loro? Eppure ci sono delle persone sole, oppure due vecchi soli che avranno, si può dire fra tutti e due, settanta ottanta mila lire al mese e anche loro avranno i suoi acciacchi come ce li ho io, come ce li ha mia moglie; come faranno a vivere quella gente là?
ND.: E’ una domanda più che giusta. Però io vorrei tornare alla sua vita, più che altro al suo ambiente: lei ha detto che sono cinquantotto anni che vive qui nel centro di Firenze: tanto per cominciare vorrei sapere quali differenze trova tra questo centro di Firenze di allora e questo di ora.

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