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NOI SIAMO I RIBELLI (E FORSE ANCHE BELLI!)

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NOI SIAMO I RIBELLI (E FORSE ANCHE BELLI!)

UN PARTITO – IN PRIMO LUOGO I SUOI DIRIGENTI – SE NON E’ IN GRADO DI ASCOLTARE LE “SOFFERENZE” DEL POPOLO CHE IN ESSO SI RICONOSCE NON E’ UN PARTITO – IN PRIMO LUOGO I SUOI DIRIGENTI – DA RISPETTARE
QUEL CHE E’ ACCADUTO IN TANTE PARTI DEL NOSTRO PAESE IN TANTI CIRCOLI (non solo nel piccolo Circolo di San Paolo) DA UN ANNO A QUESTA PARTE (COSA C’E’ DA FESTEGGIARE?) NON E’ STATO DEGNATO DI ATTENZIONE SE NON ATTRAVERSO FORME BUROCRATICHE DA “muchiosurde” (‘O TELEFONO NUN FUNZIONA!) – E’ UNA FORMA DI “ARROGANZA DEL POTERE” CHE NON SI PUO’ ADDIRE AD UN PARTITO CHE SI VUOLE CHIAMARE “DEMOCRATICO”!
DICIAMOCI LA VERITA’ – UN CIRCOLO CHE, A DETTA DEL SEGRETARIO PROVINCIALE (TALE BOSI GABRIELE!), DISCUTE TROPPO, E’ PROPRIO PER QUESTO MOTIVO UN CIRCOLO SCOMODO
COSA C’E’ DI STRANO DUNQUE A QUESTO PUNTO CHE ALCUNE PERSONE – FRA QUELLE PIU’ ATTIVE, FRA QUELLE – dunque – CHE PARLANO TROPPO, CHE SI CONFRONTANO, CHE PROGETTANO – NON SI RICONOSCANO PIU’ NELLA PIEGA CHE IL PARTITO DAL NOSTRO TERRITORIO A QUELLO NAZIONALE HA INTRAPRESO?
AFFOSSATE LE ECCELLENZE, LE SPERIMENTAZIONI RIMANE IL SERVILISMO PURO, CHE E’ QUELLO CHE PIU’PIACE – DA QUALCHE PARTE IL MALESSERE SI ESPRIME CON IL SEMPLICE MUGUGNO, DA ALTRE SI RICORRE AL SEGNO DELL’OMBRELLO, DA ALTRE ANCORA – a San Paolo – SI CONTINUA A LAVORARE “FUORI” DAL PARTITO – E QUESTO DA’ NOIA, ANCOR PIU’ CHE SE CI SI FOSSE RITIRATI IN UNA CAMPANA DI VETRO – ECCO LA CLASSE DIRIGENTE GIOVANE DEL NOSTRO FUTURO – SI VUOLE FARE LA “RIVOLUZIONE” MA SEMPLICEMENTE PER SOSTITUIRE IL POTERE
ORWELL NE PARLA NE “LA FATTORIA DEGLI ANIMALI” C’E’ CHI HA AMBIZIONI DA MAIALE E CHI CONTINUA A FARE LA PECORA O IL CAVALLO – NOI SIAMO I RIBELLI!

J.M.

CIRCOLO DELLE IDEE SAN PAOLO PRATO – COMMON LAND – Terre comuni –

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CIRCOLO DELLE IDEE SAN PAOLO PRATO – COMMON LAND – Terre comuni –

Il nostro territorio è “patrimonio” comune. Il nostro compito è difenderne le integrità, migliorarne le strutture, adeguarle ai bisogni, progettare a misura del nostro futuro all’interno di percorsi integralmente sostenibili. Osservando le carte di decennio in decennio il territorio di San Paolo è stato aggredito, violato, mortificato, umiliato da scelte che troppe volte sono apparse piegate ad interessi particolaristici che hanno prodotto situazioni critiche. Su quella parte di territorio, in particolare quella parte che si chiama Macrolotto Zero, si parla ora di interventi di riqualificazione. Molto bene se questi sono però collegati e collegabili ai bisogni del territorio; meno esaltante sarebbe l’ipotesi di interventi realizzati ad uso e consumo di piccoli gruppi, ancor più se questi afferiscono a realtà “private” con intendimenti prettamente mercantilistici, all’insegna del motto “a buon rendere” che ha tristemente e bassamente caratterizzato lo stile di vita di una parte, ahimè anche quella “dirigente”, dell’intera città. Non “mecenati” ma semplici “profittatori” finché c’è da mungere la vacca pubblica; pronti poi ad abbandonare la “nave” quando la tempesta si avvicina.
IL CIRCOLO DELLE IDEE che sostituisce ed integra l’attività di un Circolo del PD ha avviato da tempo serie riflessioni sui temi dell’ambiente e del territorio e non mancherà di denunciare interessi che non appaiano e non siano di rilevanza pubblica; non certamente per impedire ingiustamente ai legittimi proprietari di poter disporre liberamente dei loro possessi ma per evitare “democraticamente” con l’uso del pensiero e della parola che altri scempi vengano compiuti soprattutto sul territorio di San Paolo. Come si scriveva qualche giorno fa questa realtà che attende da decenni di essere risarcita per la violenza subita potrebbe diventare un “grande polmone verde” indirizzato (gli assunti di EXPO 2015 di cui tanto ci si riempie la bocca dovrebbero essere un punto di riferimento “reale”) verso l’agricoltura (un’agricoltura di sperimentazioni), il giardinaggio con scopi didattici ed educativi, garantendo ai cittadini che verranno l’usufrutto di quegli spazi per la “vita”, quella reale non di certo quella virtuale solo narrata ai poveri e goduta dai ricchi. E, questo, soprattutto in un’area nella quale le differenze sociali – come purtroppo accade in tutto il nostro Paese – vanno vieppiù aumentando.

Giuseppe Maddaluno – J.M.

IL CARNEVALE DELLA LIBERAZIONE

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IL CARNEVALE DELLA LIBERAZIONE

Le ragioni per un allontanamento di alcuni di noi, in primis il sottoscritto, da quella che una volta veniva chiamata “militanza” con un termine davvero improprio in un tempo di Democrazia ma molto attuale per chi pretende che rispetto e dedizione siano a senso unico , possono avere caratteristiche di incomprensibilità solo per coloro che ipocritamente continuano a ritenersi depositari assoluti ed indiscutibili alfieri del Verbo unico. Abbiamo messo in chiaro con netta evidenza quali fossero i temi della nostra profonda delusione; lo abbiamo fatto a differenza di quanti, mostrando disinvolta sopportazione continuano a rovesciare critiche velenose contro il nuovo corso del Partito ma rimangono seduti in poltrona o in panchina in attesa che cambi il vento. Noi non siamo mai stati ipocriti tanto è che abbiamo accontentato i critici ma scontentato i potenti anche quando la leadership non aveva queste caratteristiche di neo-centrismo spinto. L’Ipocrisia del Potere non ha previsto nemmeno una minima richiesta di spiegazioni; ma no, forse ci si sbaglia! da una parte non vogliono sentire argomentazioni che sotto sotto forse condividono e dall’altra non vogliono darci la soddisfazione di farcele profferire. Ecco! In definitiva però queste sono le nostre conclusioni. Noi continuiamo ad occuparci di Politica e continuiamo anche a suggerire modalità nuove come lo è stata la Palestra delle Idee. La differenza sta però che quell’esperienza era un “luogo” vero con un confronto “vero”; quello che ora si va proponendo è un “sistema” per continuare a prendere per i fondelli la gente facendo credere loro che sono utili; ma sì, lo sono e lo saranno ora che incombono scelte elettorali ravvicinate e lo sono soltanto per coloro che hanno personali interessi, travestiti in modo carnevalesco da interessi “comuni”. E’ pur vero che il 16 febbraio è la vigilia del martedì grasso. Il 17 sarà dunque il Carnevale della Liberazione.

GIUSEPPE MADDALUNO

PRATO – UN GRANDE PARCO ATTREZZATO PER RILANCIARE LA CULTURA E LA CONOSCENZA

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UN GRANDE PARCO ATTREZZATO PER RILANCIARE LA CULTURA E LA CONOSCENZA

Questo è quel che potrebbe essere lo spazio che a Prato va dal Cimitero della Misericordia alla Tangenziale, superata la quale potrebbe proseguire fino alle porte di Galciana. La costruzione di edifici per l’edilizia industriale o abitativa è ormai da tempo arrivata alla saturazione; occorre dunque costruire il futuro, utilizzando il passato e valorizzando il presente. Non dunque piccoli spazi sparsi qua e là nel territorio di San Paolo ma un grande parco attrezzato per rilanciare la cultura e la conoscenza, anche per rispondere ad esigenze che non sono state soddisfatte finora per la miopia progettuale che ha caratterizzato le classi dirigenti passate ed attuali. Vorrei pensare – o sperare – che le giovani generazioni politiche siano meno legate ad interessi parziali ed osservino la realtà con sguardo proiettato in avanti.

J.M. (G.M.)

PASSI VERSO IL FUTURO – una bozza sintetica di proposta per l’area SAN PAOLO – MACROLOTTO ZERO di Prato – CIRCOLO DELLE IDEE DEMOCRATICHE

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PASSI VERSO IL FUTURO – una bozza sintetica di proposta per l’area SAN PAOLO – MACROLOTTO ZERO di Prato – CIRCOLO DELLE IDEE DEMOCRATICHE

Ci possono essere interessi “comuni” e non personali; cioè, intendo dire non orientati ad un vantaggio economico di coloro che nel promuovere “progetti” li difendono? e caratterizzati per l’appunto da vantaggi sociali (da cui inevitabilmente scaturiscono effetti positivi anche economici) che coinvolgano la gente nel modo più ampio possibile? E’ allo stesso tempo evidente che chi propone questa progettualità per così dire “ideale” troverà anche sostegno da parte di coloro che subodorano un loro “personale” vantaggio, così come da parte di coloro che “idealmente” appoggeranno quei progetti, ma dovranno fare i conti con coloro che, ammantandoli di presunti idealismi, ne proporranno altri “alternativi” che semmai tendano soprattutto a difendere interessi parziali.
Osservando la realtà di San Paolo, qui a Prato, non posso che rilevare la fondamentale importanza di questo territorio nell’avviare un ridisegno urbanistico dell’intera città con valenze elevatissime di tipo sociologico ambientale antropologico, con una possibilità immensa di far ripartire a livelli stratosferici il dibattito CULTURALE sui destini futuri di Prato. Non è un caso che abbia utilizzato le maiuscole per scrivere la bella parola che in sé contiene il futuro dei nostri figli, dei nostri nipoti e di tantissime generazioni. Quel FUTURO è nelle mani nostre e di coloro che riusciranno gestendo il loro POTERE a costruire con la risistemazione di tante aree di questo territorio (San Paolo e Macrolotto Zero) della città di Prato a modificarne l’assetto senza indulgere verso le pretese costruttive degli immobiliaristi e dei palazzinari, ai quali bisogna con fermezza rivolgere l’invito (con fermezza una volta per tutte) ad impegnarsi nel settore delle messe a norma e nella ristrutturazione ad uso sociale dell’intera area.
Vasti spazi a verde che solo in parte sono coltivati dovrebbero poter essere impegnati a scopo didattico sempre però all’interno di progetti condivisi e coordinati dalle Istituzioni e dalle amministrazioni.
Trasformare un’area postindustriale in una serie di spazi utilizzabili per la Cultura e la Conoscenza (si pensi anche alle sorti di quell’incredibile CREAF) rendendo questa parte periferica di Prato un “PARCO UNICO con servizi” alla stregua delle migliori e più accoglienti città europee.

Nelle prossime ore se ne parlerà al nuovo “CIRCOLO LIBERA AGGREGAZIONE DEMOCRATICA – CIRCOLO DELLE IDEE DEMOCRATICHE di SAN PAOLO” e quando sortirà il Documento finale lo pubblicizzeremo.

Intanto possiamo dire con limitata soddisfazione (per ora solo PAROLE, si attendono a breve i FATTI!) che l’iniziativa che avevamo intrapreso sul DISTRETTO SANITARIO ha ottenuto PAROLE per ora “convincenti” di possibili soluzioni da parte del Sindaco e della Società della Salute. Vigileremo!

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CUL DE SAC

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CUL DE SAC

La sobrietà di cui dispone il nuovo Presidente della Repubblica ha ben poco a che vedere con la forza rivoluzionaria espressa da Papa Bergoglio; avremo con Mattarella un Presidente della Repubblica silenzioso e triste che rischierà di far rimpiangere qualcuno dei predecessori. Il mio entusiasmo è pari a zero facendo pari e patta con il rischio ben maggiore di avere altre figure in quel ruolo: penso ad Amato o a Veltroni; e, con buona pace delle filo-donne, alla Finocchiaro. Quindi, come ben capite, non mi sembra proprio una bella scelta quella di Renzi ed anche il gradimento attuale nei confronti dei due leader della “balena bianca” d’antan è un fuoco di paglia che caratterizza il popolo italiano facile ad infiammarsi ed a dimenticare gli obbrobri ma allo stesso tempo in grado di fare lo stesso con i propri facili entusiasmi. Credo che non sia assolutamente cambiato nulla anche con l’acquisizione degli otto transfughi di Scelta Civica; anzi, e mi rivolgo a chi si dice di “Sinistra”, è la cartina di tornasole della modificazione genetica di cui, non solo io, vado parlando da tempo, e che caratterizza quello che doveva essere un Progetto progressista e che chiamavamo “Democratico”. Di quel PD rimane poco.
J.M. (G.M.)

NO ALLA CHIUSURA DEL DISTRETTO SANITARIO DI VIA CLEMENTI A PRATO

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Nella vicenda relativa alla annunciata chiusura del Distretto Sanitario di via Clementi a Prato Ovest (zona San Paolo) si metterà alla prova anche l’Amministrazione comunale, che non può tirarsi fuori dalle responsabilità (è assurdo affermare che “non ci si possa far molto” e che la responsabilità unica sia dell’Azienda Sanitaria). Occorre – forse questo sì – coraggio ed anche le forze politiche come il Partito Democratico forte del consenso ottenuto in recenti competizioni elettorali dovrà mostrare gli attributi, se li possiede; e quando parlo del PD mi riferisco di certo al Sindaco Biffoni ma anche al Segretario Bosi, perché è questa un’altra occasione da non perdere come quella per ora “persa” della vicenda Aeroporto di Firenze-Peretola. I cittadini elettori di San Paolo avranno da riflettere nell’occasione delle prossime tornate elettorali; le scelte politiche regionali volute da Rossi e compagnia bella vanno in controtendenza rispetto all’assunto che chi si occupa di Politica lo faccia per difendere gli interessi “comuni”, anche perché nel caso in oggetto finiranno per avvantaggiarsi solo le strutture “private” che già ora hanno di che festeggiare, visto che anche l’Ospedale NUOVO non è in grado di erogare gli stessi servizi già parecchio limitati di quello VECCHIO. Le stesse promesse di poter utilizzare strutture convenzionate a supporto della riduzione oggettiva dei servizi non sono state mantenute.

I cittadini di una realtà la più popolosa, la più anziana e la più “povera” di Prato non possono veder ridursi il loro già “basso” tenore di vita; è forse il tempo di far sentire la loro voce: c’è una sola unica soluzione!

BLOCCARE LA CHIUSURA E PROVVEDERE A RICERCARE SUL TERRITORIO DI SAN PAOLO UNA STRUTTURA IDONEA AD OSPITARE TUTTI I SERVIZI FINORA EROGATI INCENTIVANDOLI ULTERIORMENTE!!!

RIPRENDIAMO A PARLARE DI SAN PAOLO di Prato – un reloaded

Ripubblico il mio intervento di un paio di mesi fa. Nulla è cambiato! E’ assolutamente necessario che la popolazione di San Paolo (e non solo quella di San Paolo) si mobiliti. STANNO DISTRUGGENDO LA SANITA’ PUBBLICA CON LA COMPLICITA’ DI PRESUNTI DEMAGOGHI DI SINISTRA IN COMBUTTA CON LE STRUTTURE PRIVATE che trarrebbero enormi vantaggi dalle scelte antipopolari della Regione Toscana. In tutto questo vi è l’inazione della POLITICA locale che finge di non avere alcuna possibilità di praticare strade che consentano soprattutto ai ceti più deboli (ed in essi – a parte il reddito – inserisco i bambini e gli anziani) di poter di poter disporre di strutture adeguate: è un diversivo quello che ci viene raccontato da tempo sull’inadeguatezza e l’inidoneità del Distretto di via Clementi; tutte le promesse non tangibili sono inutili. In pratica l’unica soluzione attuale è quella di mantenere in piedi la struttura di via Clementi e ricercare immediatamente “in loco” una nuova sede. TUTTO IL RESTO E’ “FUFFA” che fa rima con “truffa”.

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Un Paese iniquo perché i loro “leader” sono tendenzialmente iniqui non può essere “riformato”.
La parola “equità” è semplicemente un “boccone avvelenato” offerto al popolo assetato di giustizia. La si prepara come fosse una “torta” per propinarla agli affamati; soprattutto gli ultimi Governi – da Monti a Renzi – hanno utilizzato come arma impropria il timore di interventi “esterni” sull’Economia per andare ad intaccare nel profondo più di quanto sia necessario il “welfare” soprattutto quello della “povera gente” sempre più povera e sempre più affollata (anche la classe media è toccata dalla crisi economica). I detentori della “ricchezza” sono sempre più ricchi; prevale la furbizia della “legalità”, ovverosia la capacità di utilizzare a proprio vantaggio le pieghe delle leggi sempre più costruite a favore dei “potenti” dai loro fedeli servitori. Di fronte agli scandali miliardari che hanno caratterizzato la storia recente e nei quali sono state coinvolte in maniera diretta donne ed uomini che della Politica hanno fatto il loro unico e redditizio “mestiere” si è voluto diffondere l’unico obiettivo di stringere i cordoni della borsa pubblica ma non si è proceduto nel contempo ad una vera e propria moralizzazione. Le forze politiche cui quegli “illustri” esponenti facevano (e fanno) riferimento non hanno per niente avvertito il dovere di operare un reale cambiamento al loro interno ma si sono impegnati fortemente ad intervenire sulla “spesa pubblica” tagliando le risorse ad essa destinate, sostenute in verità in questo loro intento da un’ opinione pubblica passionalmente sospinta nella richiesta di “giustizia ed equità”. Di fatti sta accadendo che gli interventi sulla “spesa pubblica” finiscono per mortificare gli onesti mantenendo inalterata la forza dei disonesti. Ne è prova certa l’intervento sulla Sanità che riducendo gli spazi “pubblici” per la Medicina di base e preventiva incentiva l’intervento “privato” anche per quelle fasce di reddito medio-basse, escludendo del tutto e relegandole verso le agenzie e gli organismi caritatevoli quelle sulla soglia ed oltre della miseria.

E’ quello che accade dappertutto ed un esempio ne è la scelta scellerata della Regione Toscana. In nome della “spending review” si chiudono alcuni Distretti sanitari ed il caso di Prato sollevato da questo BLOG ne è l’esempio. Qui di seguito quello che scrivevo l’11 novembre; subito dopo alcuni cittadini membri di un’Associazione locale ed altri membri del CIRCOLO ARCI di via Cilea si sono impegnati a raccogliere delle firme per una petizione.

Venerdì 6 febbraio alle ore 21.00 presso il Circolo ARCI Borgonuovo in via Lorenzo da Prato ci sarà un’iniziativa dei cittadini per chiedere che la Regione faccia TOTALMENTE marcia indietro.

SMANTELLIAMO IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE in nome e per conto dell’Austerity
– PRATO DUE ESEMPI LOCALI –

Capita, e sì che capita, che in una certa parte della nostra vita si abbia più bisogno di cure, analisi, medicine e via dicendo, si abbia maggior bisogno della Sanità. E di certo ne hanno ancor più bisogno coloro che non sono vissuti negli agi e nella ricchezza; coloro che hanno tribolato, arrancato nelle loro attività lavorative e si trovano nella parte discendente della loro vita, semmai rinunciando ai costosi mezzi di trasporto personali, con difficoltà progressive nella deambulazione. La società anziana e sempre più povera con la crisi crescente subirà nuovi attacchi alla qualità della sua vita con altri interventi che si assommano a quelli già in atto. Per quel che riguarda la Toscana e Prato utilizzo due esempi concreti sui quali intenderei avere anche sostegni e risposte.
Il primo riguarda ciò che è già in atto e che appare un vero e proprio attacco al Servizio Sanitario Nazionale; non so se quel che accade qui in Toscana avvenga anche altrove, ma capita che per tantissime persone, sia per la mancanza di servizi adeguati sulla diagnostica (soprattutto radiografie, TAC e Risonanza Magnetica) sia per i costi, sia maggiormente conveniente servirsi di strutture private. In questo modo si profila il depauperamento del SSN ed il conseguente arricchimento dei “privati”.
Il secondo esempio ha caratteristiche locali. A Prato, a breve, il Distretto Sanitario Prato Ovest in via Clementi – San Paolo chiuderà i battenti. Qualcuno potrebbe dire che da pochi mesi a due passi c’è il “nuovo” Ospedale, ma già si sentirebbero opporre la certezza che quella struttura, per ampiezza (si fa per dire; è più piccolo di gran lunga rispetto al “vecchio”) e per competenze esplicate non ha alcuna possibilità di supplire alla operatività del Distretto di via Clementi. Qualcun altro potrebbe dire che gli ambienti di via Clementi sono angusti ed inadatti ad ospitare tali funzioni; bene! se i politici e gli amministratori si fossero guardati meglio intorno si sarebbero accorti che vi sono decine, forse centinaia di capannoni inutilizzati proprio in quell’area e che, dunque, prima di decidere lo smantellamento dei servizi, si attivassero sullo stesso territorio di San Paolo a trovare soluzioni utili per la collettività.
Il territorio di San Paolo e zone limitrofe è abitato densamente da una popolazione anziana e la chiusura del Servizio Sanitario di via Clementi apporterà un ulteriore arretramento della loro “qualità della vita”.
Il Circolo ARCI San Paolo di via Cilea si fa promotore di una raccolta firme a sostegno del “provvisorio” mantenimento dei servizi sanitari di via Clementi in attesa che venga reperito uno spazio più ampio e dignitoso dove espletarlo in futuro.

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L’ALTRA MEMORIA – OMOFOBIA E CULTURA DELLE DIFFERENZE – POZZUOLI PALAZZO TOLEDO 28 GENNAIO ORE 16.00

L’ALTRA MEMORIA – OMOFOBIA E CULTURA DELLE DIFFERENZE – POZZUOLI PALAZZO TOLEDO 28 GENNAIO ORE 16.00

riporto integralmente per diffonderlo dal mio BLOG il comunicato di Vincenzo Crosio

“L’Altra Memoria”

Omofobia e cultura delle differenze

Il giorno 28 gennaio alle ore 16.00

Biblioteca di Palazzo Toledo in Pozzuoli,

“L’Altra Memoria” ‘ Omofobia e cultura delle differenze’.
Il giorno 28 gennaio alle ore 16.00 si terrà, nella sala della Biblioteca di palazzo Toledo in Pozzuoli, una conferenza dibattito su ‘Omofobia e cultura delle differenze’ a cura dell’associazione flegrea “Il diario del viaggiatore” ,che nella persona della sua presidentessa prof.ssa Angela Schiavone, si è dedicata con passione all’organizzazione della conferenza.

La conferenza è stata pensata per affrontare un tema di attualità come quello dell’Omofobia dilagante,contro ogni forma di razzismo e intolleranza contro le minoranze,per una cultura della differenza e delle differenze, per un rispetto dei diritti civili e politici in occasione del giorno della memoria, in ricordo cioè dello sterminio ad opera della follia scellerata del III Reich contro ebrei, rom,omosessuali e altre diversità ontologiche.

Paurosamente sta dilagando di nuovo, alimentate da forze retrograde, da tradizionalismi religiosi e culturali, un clima di intolleranza e aggressività contro ogni forma di diversità culturale, religiosa e di scelta sessuale. In particolare l’omofobia apre alla discussione aspetti di grande riflessione teorica e pratica.

Introdurrà la prof.ssa Angela Schiavone Presidente dell’Associazione Il Diario del Viaggiatore

interverranno: Prof.ssa Matilde Iaccarino, storica e scrittrice, il prof.Vincenzo Taigaku Crosio, storico della conoscenza e teologo, il direttore responsabile di “www.ulixes.it Giuseppe del Rossi, Luca Marano, scrittore e giornalista, Antonello Sannino Presidente Arcigay Napoli

Ci saranno più voci come quella di Lady Marion, come quella degli interventi sopra descritti per dare quanto più possibile una pluralità di punti di vista, di una valutazione spesso antistorica e menzognera sulla sessualità, sulle differenze di genere, sulle opportunità che offre la conoscenza di ogni altro che non siano il noi.

Dunque la serata si ripromette anche in forme ironiche di smantellare pregiudizi, fobie psicotiche ed atteggiamenti intolleranti contro tutto un mondo che inopportunamente spesso viene definito marginale e differenziato in ghetti esistenziali e culturali che non hanno niente di veritiero e niente di autentico.
Vincenzo Crosio

NOI CI SIAMO!!! LA POLITICA NEGLI ATTI QUOTIDIANI – un nuovo Circolo delle Idee democratiche

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Percorrere nuove strade parallele a quelle di un Partito che va smarrendo il senso che pure contiene il suo stesso appellativo di “democratico” e seguirne il piano inclinato ed impervio della critica militante è reso necessario dai tempi che stiamo vivendo, all’interno di trasformazioni che, se non regolate e controllate, possono dare vita a mortali metastasi. La Democrazia è in pericolo; lo è da sempre ed ancor più lo diventa in assenza di un clima di fiducia non verso un eventuale e provvisorio capo carismatico ma verso l’intelligenza della gente, in particolare quella che chiamiamo “comune”, cioè il popolo. Al Circolo di San Paolo dopo la rottura della parte più attiva con la Dirigenza locale e nazionale del PD, resa evidente con la volontà di non aderire al tesseramento per il 2014 annunciando allo stesso tempo la volontà di non aderire nemmeno in questo 2015 domani sera – venerdì 23 gennaio 2015 – ci si riunisce per costituire un CIRCOLO nuovo di Idee Democratiche che si occupi non solo del territorio al quale appartiene (San Paolo e Macrolotto Zero di Prato) ma anche di “Politica” in senso pieno. Non abbassiamo la guardia, siamo in piedi e continuiamo ad occuparci della “cosa pubblica”, degli interessi comuni. Lo faremo sul territorio difendendo la legittima richiesta di SANITA’ PUBBLICA garantita soprattutto ai meno abbienti (e nella realtà di san Paolo sono la stragrande maggioranza) contro coloro che, in nome di una pretesa razionalizzazione intendono favorire (se lo fanno senza capirlo sono davvero ancor più deprecabili) la SANITA’ PRIVATA abbattendo in modo netto e definitivo il livello di Welfare costruito con tante lotte nei decenni passati e messi in discussione per la voracità, l’incapacità, l’irresponsabilità di una parte della classe politica dirigente del nostro Paese alla quale la gente ha ingiustamente dato fiducia.
Ci si batterà contro – in primo luogo – la chiusura del Distretto di via Clementi in attesa che trovino locali più adatti nella stessa zona; e si lavorerà per costruire e ricostruire un territorio lacerato da anni di incuria avanzando proposte che vadano verso la realizzazione di ampie aree verdi e spazi attrezzati per Cultura e Sport.
Nell’ambito della difesa dell’Ambiente il Circolo dovrà avere una diversa e più accurata attenzione nei confronti di tutta la partita collegata al nuovo Aeroporto: l’asse Renzi-Rossi-Nardella costituisce un trinomio pericoloso da avversare sia politicamente che amministrativamente per far sì che il territorio di Prato non sia ulteriormente violato e sacrificato ad interessi privati e non vi possono essere merci di scambio di alcun tipo. La volontà di difendere l’Ambiente ci trova solidali anche con i Comuni della Piana che dovrebbero sacrificare spazi ecologici di primaria importanza scientifica e con le posizioni del Polo Universitario di Sesto allarmato dall’impatto devastante che avrebbe su quell’area la nuova Pista.
Ci si occuperà di Cultura denunciando l’abbassamento dei livelli culturali generali contrassegnati in maniera particolare dal declassamento del Teatro Metastasio a Teatro regionale a vantaggio dei Teatri “La Pergola” di Firenze (Renzi-Nardella) e della fondazione Pontedera Teatro (Rossi), segno inequivocabile della considerazione bassissima che Prato ha attualmente nel panorama generale della Politica e della Cultura regionale e nazionale.
In soldoni NOI CI SIAMO!

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