“POSIDONIA” DI ELISABETTA MONTALDO – LIBRO DI MARE LIBRO DI TERRA

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Avevo saputo del romanzo “Posidonia” di Elisabetta Montaldo prima di partire per le vacanze attraverso il social network Facebook; e mi ero rammaricato del fatto che non avrei potuto essere presente alla presentazione dell’8 agosto a Procida alle ore 20.00: troppo tardi per poter andare sull’isola e ritornare. Da alcuni anni non ho più un approdo personale e di ciò, in situazioni come queste, fortemente mi rammarico. Ed è così che, quando ho avuto l’opportunità di partecipare, nei miei modi e tempi, all’organizzazione del Festival della Letteratura nei Campi Flegrei – Libri di mare libri di terra voluto con forza dalla mia amica Angela Schiavone, ho chiesto (ascoltato con profondo interesse) che venisse invitata Elisabetta Montaldo.

Ho letto “Posidonia” per l’amore profondo che porto all’isola di Procida, la più piccola graziosa delle isole campane; è l’isola dei miei nonni di mia madre delle mie zie e dei miei zii; è l’isola di due miei cugini che, pur non vedendo da tempo, con tutte le altre persone amiche sono nel mio cuore. E’ l’isola della mia infanzia e della mia adolescenza, dei primi amori; tanti ricordi mi hanno spinto a leggere per recuperare anche solo una minima parte di quei profumi, di quelle voci, di quei colori. E, dunque, lo confesso: non posso essere credibile come critico in questa occasione, ammesso che lo sia stato e che lo sia in altre.
“Posidonia” parla soprattutto di Vera Vergani, attrice di teatro e di cinema fino al 13 febbraio 1930, allorché si ritirò dall’attività artistica e si sposò con Leonardo Pescarolo, trasferendosi nell’isola di Procida. In tutto il libro le parole non sono mai ampollose e retoriche, il linguaggio è fluido e corposo: il lettore viene coinvolto con una sapiente mescolanza di momenti pieni di ironia a volte grotteschi o comici e di parti drammatiche e serie in una storia che non riserva sorprese per il finale cui si perviene; la narrazione, partendo dalla fine del secolo scorso, con un lungo flash-back, lo ripercorre dagli inizi per delineare in un “montaggio parallelo” la vicenda separata di Vera e Leonardo coetanei (si incontreranno intorno ai trenta anni e si sposeranno a trentacinque) che, provenendo da due realtà assai diverse (ambienti, storie, contesti), convergeranno come due fiumi che si innestano in un’unica foce e sboccano nel grande mare. La loro storia viene arricchita, o perché incrociati da Vera nelle sue tournée o da Leonardo sui transatlantici sui quali svolgeva l’attività di commissario di bordo, da una miriade di personaggi importanti per la Storia e la Cultura del Novecento (Marconi, Toscanini, Gramsci, Gobetti, Pirandello, Mussolini, Sibilla Aleramo, Anna Magnani, Diego Rivera e Frida Khalo, Agatha Christie, Josephine Baker, Salvatore Di Giacomo, Curzio Malaparte, Edoardo VIII e Wallis Simpson), a ciascuno dei quali è legato un episodio. Frequentemente si raggiungono vette di lirismo assoluto, autentiche pagine di poesia in prosa in particolare nelle parti in corsivo che rappresentano un possibile “Diario” di Vera, che accompagna le vicende alternate che si snodano. Le due figure principali vengono descritte, a partire dalla loro distinta infanzia, dolci e forti allo stesso tempo; la loro è una storia d’amore che non tocca mai toni melodrammatici; il coinvolgimento del lettore è piano, tranquillo sereno per cui non si viene spinti ad una partecipazione emotiva come normalmente accade in una storia d’amore che si conclude con la morte di uno dei protagonisti e con il naturale annuncio di quella dell’altra.L’autrice, abilissima nel miscelare storie ed emozioni, utilizza registri di razionalità anche nei momenti più tristi e drammatici. Al di là della mia personale passione per l’isola di Procida, trovo “Posidonia” opera bellissima finissima elegantissima alla pari dei due protagonisti e della loro nipote Elisabetta. Sarò onorato di riceverla e di discuterne con lei nel corso degli incontri che stiamo preparando.

POSIDONIA di Elisabetta Montaldo anticipazione LIBRI DI MARE LIBRI DI TERRA

 

 

 

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Questa notte complice una zanzara partecipe della mia volontà ho terminato di leggere “Posidonia” di Elisabetta Montaldo – fra qualche ora ne scriverò un commento. Il romanzo, narrato in prima persona da Vera Vergani,  nonna materna di Elisabetta, procede scorrevole in una costruzione lirica mai retorica con pregevoli tratti da antologia poetica. Come di consueto, avvierò altra lettura, “Per favore non dite niente” di Marco Ciriello. Andiamo avanti.

 

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