AMNESIA malattia mortale degli italiani

 

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AMNESIA malattia mortale degli italiani

Molti miei post hanno trattato questo tema. Quel che sta accadendo nel nostro Paese è certamente da collegare alla scarsissima attenzione che viene riservata alla Cultura ed all’Istruzione. Gli investimenti nel comparto educativo sono tra i più infimi a livello europeo; dopo di noi c’è soltanto la Grecia, della quale però conosciamo la grande difficoltà economica ancor più acuta nell’ultimo decennio.

Non è dunque difficile che gli stessi esponenti governativi finiscano per rappresentare la media del nostro popolo, ignorante suo malgrado ma ugualmente colpevole perchè acquiescente complice di tale condizione. A darne dimostrazione vi sono i cosidetti “social” dove ci si imbatte costantemente in castronerie colossali. E negli ultimi tempi ve ne sono ancor più, visto che a risultare tra i vincitori della competizione politica vi è una masnada di ignoranti presuntuosi ed ambiziosi senza merito. La loro vittoria ha dato la stura al peggior florilegio di stupidaggini contornate da arroganza repressa. Ovviamente, anche io in tutto questo bailamme, come potete vedere, non taccio.

Oggi mi dedico alla riflessione su uno degli aspetti più confortanti, che conferma il dato sul grado di affidabilità di una delle due parti, quella peraltro in partenza maggioritaria, che formano l’attuale compagine governativa.

“Onestà, cambiamento, rifiuto di compromessi” sono state tra le parole d’ordine simboliche cui tante elettrìci ed altrettanti elettori hanno creduto (o dobbiamo arguire che fossero incapaci di intendere?).

Il Movimento 5 stelle, sul quale sto puntando la mia attenzione, ha esordito escludendo qualsiasi tipo di accordo con Berlusconi, condannato in via definitiva; ma i suoi dirigenti, a partire da Di Maio, non esprimono lo stesso sdegno nei confronti di un’altra sentenza, anch’essa de-fi-ni-ti-va, per la quale la Lega è chiamata a versare allo Stato 49 milioni di euro. Poco  importa che si tratti di vicende collegate a figure, in questo momento, di secondo piano (Bossi e Belsito); certamente quelle somme – se effettivamente detenute e nascoste –  hanno costituito (se non altro) la base attraverso la quale l’attività politica di quel Partito si è potuta mantenere e sviluppare fino ad oggi. L’attuale Segretario della Lega ha beneficiato probabilmente di quei cespiti rassicuranti e, come accade nelle famiglie, non può controbattere che si tratta di una storia vecchia della quale non avverte responsabilità personalmente. Le colpe dei padri spesso ricadono sui figli e oltre. Sarà “dabbenaggine” o “strategia tipo prima Repubblica” quella del Di Maio che assolve il suo compagno di Governo? Certamente dovrebbe essere imbarazzante per gli elettori del M5S, in particolare quelli che ambivano e credevano al “cambiamento”, trovarsi di fronte a tali contraddizioni! E qui scatta il tema dell’amnesia! Negli ultimi giorni, poi, molteplici contraddittorietà si sono sviluppate all’interno della compagine governativa, dando il via a dichiarazioni da parte di esponenti di primissimo piano, come il Presidente della Camera, Roberto Fico, che ha dichiarato che le Ong “fanno un lavoro straordinario” ed ha chiesto che i porti non siano preclusi ad esse. Fico mette in discussione così la linea di una parte del Governo, quella della Lega, che sta tendendo la corda intorno alle tematiche dell’immigrazione con modalità violente tipiche della peggiore Destra, rifiutando di ragionare sulla ricerca di soluzioni condivise. E cosa ha fatto Di Maio? ha detto che “quella di Fico” era un’opinione personale. Certamente lo era; buono a sapersi; ma cosa dicono coloro che fanno parte di quel gruppo – pur limitato e sparuto – di elettrìci ed elettori di Sinistra? Ah già, dimenticavo! Per Lega e 5 stelle, oltre che per tanta gente comune non esiste più nè la Destra nè la Sinistra. Eppure, perlomeno io (ma non sono così solo) che mi sento di Sinistra, vedo agire tanti che accredito come appartenenti alla Destra, reazionaria, retriva, ignorante.

 

Joshua Madalon

 

 

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