UN BUON CRISTIANO ED UN BUON PADRE DI FAMIGLIA non devono mostrare di esserlo: DEVONO ESSERLO e basta!

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UN BUON CRISTIANO ED UN BUON PADRE DI FAMIGLIA non devono mostrare di esserlo: DEVONO ESSERLO e basta!

Non penso di ergermi a censore, non avendone la piena dignità, essendo certamente un ateo credente nei valori ma non esente da errori nel rispetto delle regole fondamentali della convivenza umana. Uomo del dubbio, a volte però appaio presuntuoso ed arrogante (forse, mi dico, lo sono). E non pretendo la perfezione neanche nelle figure apicali della storia entro la quale ci tocca di convivere. Posso essere stato, e posso ancora esserlo, un ipocrita, anche se tendo a praticare una certa coerenza. Tuttavia, nel seguire l’azione politica di Matteo Salvini, emerge potentemente la volontà di accreditarsi come “buon critiano e buon padre di famiglia”: fa di tutto per mostrarlo. E questo è il segno distintivo della sua ipocrisia. Egli vuole convincere le persone, quante più sia possibile, che ciò che ha proposto, quel che propone, quel che fa ed, ancor più, quel che si appresta a fare sia nel segno della cristianità integrale. In effetti, somiglia parecchio a quei santoni che guidavano il popolo contro gli infedeli al tempo delle Crociate. Un tempo, in apparenza, lontano; proprio perchè dall’altra parte del Mediterraneo, dal Vicino Oriente in là, l’ISIS ha inteso ribaltare i parametri riconoscendo meccanicamente noi come infedeli. Il rischio è che tra noi e loro non vi sia una grande differenza di civiltà e che si avvicini a noi un nuovo Medioevo molto più denso di nubi minacciose di quanto non lo siano stati i secoli passati, compreso quello appena trascorso. Ed alcuni gesti e l’accelerazione di scelte di rottura con parti importanti dell’Europa da parte di colui che in parte rappresenta il nostro Paese e la violenza verbale che utilizza nei confronti di parti deboli e naturalmente emarginate possono produrre danni sociali irreparabili, sia a livello locale sia nazionale che internazionale. Un leader della “rabbia” dunque; un paladino a difesa di una territorialità integrale con una sorta di “ius soli” capovolto sta spaccando il Paese più di quanto non lo abbiano fatto prima. In tutto questo ragionamento, sta la comprensione della preoccupazione espressa da quella parte “ecumenica” della Chiesa con la copertina e gli articoli di “Famiglia cristiana”. L’impatto è stato forte, diciamocelo; ma se dobbiamo essere seri non possiamo che considerarlo un errore, un “fallo di reazione” punibile ma giustificato. Di fronte a questa sortita il destinatario, paragonato ad una sorta di Satana, ha espresso forse in modo involontario un pensiero che nega la sua volontà di apparire un buon cristiano: ha detto “non merito tanto onore”, assumendo un tono ironico, sardonico. Se il Diavolo che nell’iconografia ricorrente è quello che rappresenta e prepara il Male, indubbiamente quest’uomo, questa figura con la quale ci tocca vivere questo pezzo di tempo, gli somiglia parecchio.

Joshua Madalon

P.S.: ovviamente, la responsabilità di quanto sta accadendo è in primo luogo di chi lo ha permesso in questi ultimi anni.

Una foto tratta dal profilo Facebook del 'Media office of lybian army' mostra Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, con il generale Khalifa Haftar durante il loro incontro a Bengasi, 5 Settembre 2017.    +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
Una foto tratta dal profilo Facebook del ‘Media office of lybian army’ mostra Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, con il generale Khalifa Haftar durante il loro incontro a Bengasi, 5 Settembre 2017.
+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO’ ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++