Un progetto per il cinema – Prato 2 gennaio 1984 parte 11 e ultima (per la parte 10 vedi 3 ottobre) a breve il testo intero

Un progetto per il cinema – Prato 2 gennaio 1984 parte 11 e ultima (per la parte 10 vedi 3 ottobre) a breve il testo intero

Il programmista

Un’ulteriore figura ch va tenuta presente, molto importante, è quella del programmista, il cui compito è programmare tutti i film, tenendo presente bene le scadenze particolari sul calendario, mantenere i rapporti con le case distributrici e far preparare (e preparare egli stesso, semmai) il materiale di supporto critico. Inoltre spetta al programmista mantenere i rapporti con la stampa, con la pubblicità e con la tipografia. Non spetta a lui fare in modo che il materiale filmico (pellicole, affiches, materaile di propaganda) arrivi e parta dalla sede del Circolo, nè è responsabile per le inadempienze esterne ( case distributrici, tipografie, ecc…), nè per lo stato del materiale in arrivo nè per quello in partenza.
Rapporto con Enti e Istituzioni

Altro ruolo da considerare è quello di colui che dovrà mantenere i rapporti con gli Enti locali e le Istituzioni Regionali, con gli altri cineclub toscani e non, con il Consorzio Toscano Cinematografico e il Ce.d.Ri.C., con le Associazioni di Cultura sul territorio nazionale. Questi rapporti potrebbero però essere mantenuti da più persone, cioè il ruolo potrebbe essere scorporato e suddiviso, così come si potrebbe fare per tutti gli altri, mantenendo un minimo di omogeneità e di coerenza. Un ruolo così importante, ovviamente, deve essere assunto da persone che abbiano una certa conoscenza tecnica, giuridica e politica.

Rapporti con le scuole

Interessante è anche un compito che mi è stato sempre a cuore, ma che non rivendico come mio: curare i rapporti con le Istituzioni educative, con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione per creare i presupposti di un contatto costante sulle problematiche riguardanti il mondo degli audiovisivi e del Cinema in particolare. E’ questo un settore di primaria importanza che necessita di una persona che da sola se ne occupi, soprattutto perché sarebbe riservata a lei (o lui) l’incombenza di programmare l’attività culturale per la scuola e per gli studiosi e i cinefili con alcune proiezioni particolarmente riservate sia anti che pome-ridiane.

Qualche cenno sul coordinatore del complesso

Non aggiungo altri ruoli: anche se non ho ancora parlato di colui che dovrà coordinare l’organizzazione nel suo “complesso” e che comunque si interesserà anche della sala cinematografica. Qualche cenno su questa figura: dovrà intrattenere rapporti economici e di lavoro con tutti quelli che saranno i nostri interlocutori e collaboratori ( operatore, case distributrici, tipografia, spot pubblictari, ecc…), dovrà fare in modo che il materiale arrivi e parta, che sia in buono stato ( o perlomeno nello stato in cui ci è stato consegnato ), è responsabile di tutte le scelte organizzative pratiche (botteghino, maschera, controllo sala, pulizia uffici e sala, ecc….)

Il tesseramento

Quanto al tesseramento, anche se ora le scelte potrebbero già essere state compiute, la mia idea era quella di emettere un tesserino del Circolo “MOVIES” dal costo simbolico di lire 1000 obbligatorio per tutti gli spettatori ( paganti e non ) e di riservare l’ingresso a biglietto intero ai soci del Terminale e del Movies e quello con lo sconto ai soci ARCI: altrimenti a cosa dovrebbe servire la tessera ARCI in una struttura che complessivamente vi aderisce, per un Circolo che viè chiaramente affiliato?

Una postilla molto personale

Detto tutto questo che, partendo da un punto di vista teorico, è arrivato a toccare anche aspetti molto pratici, quali – ad esempio – la divisione degli incarichi e delle competenze, le difficoltà, le necessità che troviamo di fronte a noi, occorre adesso provvedere a risolvere quei nodi che qui sono posti in evidenza e dare anche quelle risposte che qui vengono sollecitate. Non sono affatto convinto che si debbano attendere gli esiti delle tornate congressuali per rispondere ad una particolare esigenza da me posta sulla collocazione precisa che io dovrei avere nella futura struttura dell’ARCI di Prato e del “MOVIES: altrove il mio impegno è già richiesto in maniera precisa ed io devo quindi decidere nei prossimi mesi che e che cosa privilegiare. Fra le altre questioni, vado chiedendomi da un po’ di tempo se valga la pena, alla mia età, con un figlio in arrivo, mettermi a correre dietro ai miraggi per concretizzarli.
Se i prossimi incontri saranno più convincenti dei precedenti, se garantirete rispetto per il mio lavoro e la mia professionalità, se si capirà finalmente cosa si vuole fare, appronterò una seconda parte, ancora più pratica, di questo progetto, nella quale tenderò a chiarire come si possano costruire i rapporti esterni, che sono indispensabili a far crescere il prestigio e la conoscenza del nuovo Circolo e della sua struttura e quali siano le iniziative, come e con chi attuarle.
Prato. Li 02.01.1984