29 ottobre – PACE E DIRITTI UMANI …XXVI….(per la parte 25 vedi 9 ottobre)

PACE E DIRITTI UMANI …XXVI….
Prosegue l’intervento del professor Attilio Maltinti, Vice Presidente del Centro per l’Arte contemporanea “Luigi Pecci”:
Ci sono però comportamenti sociali. Il linciaggio che gruppi di cittadini hanno tentato di operare in più occasioni da noi negli utlimi tempi è un segnale. Cosa ci vuol dire? Vuol dire che la gente, quindi, comincia a pensare che è giusto che ci sia la pena di morte, e se non c’è la legge che la stabilisce, è giusto allora farcela con le proprie mani la pena di morte? Queste cose non sono chiacchiere, sono fatti, sono comportamenti ed ai comportamenti seguono pensieri, ragionamenti, stati d’animo, e così via. Qundi parlando con studenti più o meno della vostra età io sento a volte rispondere:
“Sì, noi le rispondiamo di sì, cioè che siamo contro la pena di morte, perché si pensa che lei sia da quella parte lì; pensiamo che lei in qualche modo ci abbia in simpatia se noi lo diciamo, certo, la pena di morte va abolita; però le possiamo dire la verità?” quale verità? Se esiste una verità su questo punto, è che molti di noi pensano che la pena di morte vada reintrodotta, vada assolutamente contemplata dalla legge”.
Domando loro: “Ma sono atteggiamenti emotivi i vostri o sono atteggiamenti razionali?”, e loro rispondono “Lo pensiamo veramente”.
Allora anche se questa posizione fosse minoritaria rispetto ad un gruppo classe, rimarrebbe estremamente importante e significativa. Ora non è detto che questo atteggiamento sia rappresentativo di tutti gli studenti italiani di oggi, poniamo che sia solamente caratteristico di un piccolo gruppo; ma il fatto esiste, esiste cioè che la gente, adulta o giovane che sia, comincia di nuovo a pensare che forse, forse la pena di morte bisognerebbe ci fosse, perché i delitti contro i bambini vanno puntiti con la pena di morte, perché e atrocità che vengono commesse non devono avere pietà, e così via. E’ chiaro che io invece penso che la pena di morte assolutamente è un qualcosa che va abolita, e lo penso razionalmente come cittadino, come genitore, come insegnante, come uomo di questo globo e così via; e sono convinto che questa posizione non è una posizione intellettualmente astratta, si basa su una scelta di valori, si basa su una convinzione profonda di atteggiamenti e comportamenti sociali che io condivido. Per cui, ecco, la domanda che facevo dianzi la ripropongo ancora “ma c’è qualcosa che secondo voi impedisce l’abolizione definitiva della pena di morte laddove esiste?” e “Che cos’è allora che impedisce secondo voi questa abolizione, è la paura che i comportamenti delittuosi aumentino?” e ancora “Oppure pensate che l’uomo come essere umano sia comunque sempre destinato a commettere atti tali per cui se non si fa la pena di morte se non c’è la pena di morte questi atti non cesseranno e comunque, è una legalità la pena di morte?”, ecco mi interesserebbe conoscere il vostro pensiero a questo riguardo, perché credo che dalla discussione che potrebbe nascere si imparerebbe utti qualcosa di più. Probabilmente anche il film ci può aiutare in questo, e siccome io ce le ho delle risposte da darmi o da darci, però non le voglio dire qui, semmai solo se c’è tempo dopo il film. Grazie.

…fine parte XXVI……