STATI GENERALI 5 – una variazione di CTS (per la parte 4 vedi 1 ottobre)

STATI GENERALI 5 – una variazione di CTS (per la parte 4 vedi 1 ottobre)

…prosegue qui il mio intervento datato 13 febbraio 2002…

…Invece per fortuna questo non è accaduto, perché nelle Circoscrizioni, e qui parlo soprattutto per quella che meglio conosco, la Circoscrizione Est, ma non ho dubbi che la stessa atmosfera sia presente anche nelle altre, si respira un’aria di cooperazione, si tocca spesso con mano quel grande entusiasmo, quella passione per la direzione della “cosa pubblica” che deriva dal rapporto quotidiano con la “gente”: ed è anche per questo che, quando si affrontano i problemi, spesso questi vengono risolti ancor prima che siano all’evidenza dell’opinione pubblica vasta, e ciò genera fiducia verso tutto l’apparato amministrativo comunale.

La vita delle Circoscrizioni è, anche per questo motivo, esemplare; è, anche per questo, efficacemente formativa per i futuri amministratori di questa realtà: e penso soprattutto ai giovani che trovano in questo impegno l’arena indispensabile nella loro crescita civica nella quale cimentarsi in un agone politico, accingendosi a più complessi e rilevanti appuntamenti. Dico tutto questo anche perché a più di uno – purtroppo – sembra che vi sia un diffuso scarso credito da parte proprio delle forze politiche nei confronti del lavoro delle Circoscrizioni: vorrei qui esprimere un desiderio, che le forze politiche nel momento in cui designano i loro candidati farebbero bene ad indirizzare verso le Circoscrizioni il meglio delle risorse umane di cui dispongono, a partire ovviamente dalle giovani generazioni, ma senza dimenticare quanti hanno acquisito già esperienza nel lavoro politico ed amministrativo.

D’altra parte però l’impressione che si ha spesso è che il lavoro nelle Circoscrizioni sia visto come un elemento inferiore di livello rispetto a quello nei Comuni e nella Provincia. Inoltre e viceversa, la valorizzazione del lavoro nelle Circoscrizioni dovrebbe ottenere una maggiore considerazione e valorizzazione, soprattutto a livello di Esecutivo (non è un organismo pletorico, essendo formato da cinque rappresentanti oltre la figura del Presidente, cui viene riconosciuto un compenso paragonabile a poco meno quello di un Assessore), con la corresponsione di specifici “gettoni” di funzione, che facciano fronte all’impegno di tempo ed alle spese vive (dunque, un “rimborso spese”) che chi è chiamato ad occupare una responsabilità amministrativa pur di secondo livello spesso deve fronteggiare “in proprio” o “a carico” familiare: penso per l’appunto ai giovani ma non solo, e su questo argomento, lo rilevo con molta franchezza, non accetto da nessuno alcun tipo di moralismo spicciolo. Questo aspetto, peraltro, non va affrontato necessariamente all’interno della legislazione nazionale, ma con la saggezza della “politica” locale.

Passiamo all’argomento che mi è stato specificamente richiesto di trattare: è quello della Cultura, della Formazione ed in maniera più ampia della Educazione permanente.

Le Circoscrizioni si occupano, quasi come se avessero la più completa autonomia, quasi come se avessero la delega specifica, di Cultura e di Formazione sui territori di loro competenza. Spesso le scuole o i cosiddetti “luoghi della cultura” decentrati o le Associazioni culturali che si occupino anche di Formazione permanente conoscono quasi esclusivamente la Circoscrizione come punto essenziale di riferimento al quale riferirsi e proporsi….

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