ROMA CAPUT MUNDI? di certo CAPUT ITALIAE

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ROMA CAPUT MUNDI? di certo CAPUT ITALIAE
Quello che sta accadendo a Roma è la naturale conseguenza di una deriva generalizzata dei luoghi del Potere. Qualcuno nei giorni scorsi mi ha riparlato di Berlinguer e di quella che lui chiamava “questione morale”; dopo di lui e della sua scomparsa improvvisa vi è stata “Mani Pulite” ma generalmente anche dopo quella fase che ha dato vita alla Seconda Repubblica si sapeva che la corruzione dilagava in modalità diverse più coperte, avendo i corruttori ed i corrotti imparato dalle espereinze precedenti. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una progressiva e purtroppo oggettivamente inarrestabile deriva: i casi si moltiplicano e non è solo Roma ad essere protagonista di queste malefatte, ma il Paese intero. Oggi i politici più in vista del panorama italiano dichiarano di essere “schifati” da quanto sta accadendo. E’ il Festival dell’IPOCRISIA. Delle due l’una che vale l’altra. O hanno subito tale realtà e non sono stati in grado di prevenirla o l’hanno coltivata strumentalmente accettandone il “voto”. In entrambi i casi dovrebbero trarre le necessarie conseguenze e dimettersi. E non parlo solo del Comune e della Provincia di Roma. Le mie orecchie hanno sentito affermazioni aberranti dal punto di vista etico-politico riferite sia all’accettazione di voti da qualsiasi persona essi provengano sia nella valutazione dell’impegno amministrativo teso alla ricerca di vantaggi anche economici personali.

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EPIFANIE – CAPRICCI DI BAMBINI – PARTE 3

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CAPRICCI DI BAMBINI – PARTE 3

Giannino inarca la schiena in preda ad un’ira irrefrenabile. Cosa mai vorrà? Ha il cibo che gli piace tanto e che accoglie con gioia, ha da poco fatto il bagnetto e non dovrebbe, visto il profumo gradevole che emana ancora il talco, avere particolari fastidi collegati all’igiene intima; ha una famiglia felice che lo coccola e gli infonde serenità. Mah! L’acqua è fresca ma non fredda; il cibo è caldo ma non scotta, la mamma di solito lo prova prima di imboccarlo. E allora? Perché mai si agita in quel modo? Loretta gli ha versato dell’acqua nel bicchiere, quello di plastica con le immagini di Bambi, e subito dopo è scattata la strana protesta con urla, pianti e contorcimenti vari. Giancarlo e Loretta non sanno davvero che pesci pigliare. Lui, il babbo, fa il clown, come al solito con delle boccacce indescrivibili; lei, Loretta prova con dolcezza a consolarlo. Poi all’improvviso Giannino senza che vi sia una spiegazione logica tace, si è calmato e continua a farsi imboccare. Continua ad ingoiare cucchiaini di pappa, quella gialla intensa color cane che fugge che al solo guardarla fa vomitare e beve acqua nel biberon. Oh, Dio mio! Fa il babbo. O che vorrà adesso Giannino? Ha ripreso a frignare, urlare, piangere disperatamente, inarcando la schiena e sputacchiando tutto quello che aveva in bocca. Che vorrà mai? L’iniziativa indagatrice dei genitori riparte. Giancarlo cerca di capire adesso se Giannino ha qualche fastidio corporale annusando l’aria. No! Non è questo! Loretta agita uno dei pupazzetti preferiti facendo la voce buffa. Giancarlo, frustrato e ormai rassegnato, versa nel suo bicchiere acqua dalla bottiglia con cui aveva appena poco prima riempito il biberon di Giannino e la richiude con il tappo. Giannino come per incanto si tranquillizza. Mah! Eureka in Loretta: vuoi vedere che si tratta di una mania premonitrice? E prova a versarsi dell’acqua: toglie il tappo, se la versa in un bicchiere e poi lascia la bottiglia senza chiuderla. Giannino urla! La mamma ed il babbo che con un’occhiata di complicità hanno compreso fanno a gara a chi richiude più rapidamente possibile la bottiglia, creando un piccolo localizzato parapiglia. Ma con la bottiglia completa del suo tappo, Giannino sta lì buono buono tranquillo sereno a farsi imboccare dalla sua tenera mammina. Una mania di precisione. Tutto deve essere al suo posto, non si tollera il disordine, capito?

CAPRICCI DI BAMBINI – fine parte 3

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