GEMME E VERMI

GEMME E VERMI

E’ davvero difficile immaginare che la “corruzione” e l’illegalità di stampo camorristico e mafioso sia concentrata nelle grandi città come Milano, Napoli, Roma o Palermo. E’ inaccettabile che di fronte ad essa più che fare autocritica il Partito della Nazione alzi solo la voce e minacci sfracelli, forse nel tentativo di accontentare quella parte di “popolo bue” che negli ultimi tempi si beve di tutto anche se da contenitori diversificati.
Un Partito della Nazione ha di certo più che una semplice ambizione a raccattare di tutto ed è estremamente evidente che se si va a raccogliere la fanghiglia si possano trovare gemme e vermi allo stesso tempo. La disonestà e l’incoerenza, che è pur essa una forma di disonestà più aristocratica, sono molto diffuse si trovano purtroppo anche fra coloro che si dicono fermamente “democratici”, anzi “fortemente innovatori e rivoluzionari”.
Ieri sera un amico, Marco, compagno comune di brevi percorsi , correggeva la mia affermazione circa il motivo della mia disaffezione nei confronti del Partito Democratico e la mia profonda e netta disillusione verso la Sinistra (non parlo dei suoi valori ma della declinazione, ipocrita ed asservita ai propri interessi personali, che ne fanno i sedicenti Dirigenti); parlavo della mia volontà di rescindere qualsiasi rapporto con il PD ed annunciavo per il 31 dicembre la motivazione. Marco mi ha voluto correggere, non so se con severità critica o con ironia, chiedendomi se ve ne fosse solo una di motivazione. Di certo ve ne è una di tipo “sentimentale”; la rescissione vale come un’istanza di separazione o di divorzio ed i motivi sono tanti. Ma se uno non si sente più a proprio agio “insieme” a persone verso cui non ha più alcuna stima, è evidente che la motivazione sia soprattutto questa, che è il risultato di una sommatoria di umiliazioni ed offese ormai insostenibili.

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