LA STORIA DEL CIRCOLO PD SEZIONE NUOVA SAN PAOLO A PRATO

LA STORIA DEL CIRCOLO PD SEZIONE NUOVA SAN PAOLO A PRATO

Ecco, quando la scriveremo ( e i materiali ci sono ) potremo scoprire molte delle ragioni per cui il Partito Democratico è stato assoggettato ad una deriva di stampo demagogico e populista ed è andato a finire nelle mani di gran parte di coloro che avrebbero dovuto essere “rottamati” (se questa condizione fosse stata realmente perseguita da chi la sventolava come “bandiera” identificativa del proprio senso di rinnovamento) ed allontanati in modo definitivo. Certo non mancano le persone in buona fede che però da un po’ di tempo avrebbero dovuto ricredersi e ribellarsi; ma costoro, per l’appunto, oggi non possono più ammantarsi di questa condizione e rientrano inevitabilmente fra coloro che approfittano a vario titolo e molto spesso per interessi personali dell’onda lunga del renzismo (ma l’onda prima o poi finirà di correre).
Parlo del Circolo PD di San Paolo in via Cilea perché qualche giorno fa alcuni Dirigenti provinciali hanno provato a rimetterlo in piedi sbagliando però alla grande l’approccio. Non si può consentire senza sanzionarli che vengano a porre sotto accusa i Dirigenti locali, gli ex Dirigenti, come colpevoli del calo vertiginoso di iscrizioni e rei di aver abbandonato il Partito. Quegli ex Dirigenti dei quali anche io ho fatto parte hanno più e più volte chiesto di essere ascoltati; ovviamente vi sono dei tempi limitati e precisi entro cui le richieste devono essere soddisfatte e non si può sempre, senza conseguenze, richiamarsi a “non è questo il momento!”. Era peraltro logico che l’ascolto sarebbe stato vano, ma, lo avessero fatto, oggi potrebbero sentirsi davvero – ed esserlo – dalla parte della ragione. La Storia del Circolo PD Nuova Sezione San Paolo di via Cilea a Prato ha un inizio ed una fine ed il tutto è iscritto dentro una profonda richiesta di vero rinnovamento soprattutto nei metodi; richiesta “inutile” in un contesto “renziano” che ha distrutto la partecipazione e resa inutile l’appartenenza sin dalla scelta sciaguratissima delle Primarie per la scelta del proprio Segretario nazionale aperte a 360°.
Ovvio che questo percorso, per chi segue il mio Blog, è conosciuto.
Forse di fronte alle rimostranze che a vario titolo ed in vario modo i convenuti locali hanno voluto rappresentare ai Dirigenti provinciali, questi ultimi dovrebbero sentire il bisogno di approfondire la questione; ma ancor qui dimostro di essere un puro inguaribile idealista ed ottimista: non si tratta di gente capace di comprendere, continuando ad avere in modo “esclusivo” il bisogno di accudire se stessi. Sono ancora i rappresentanti del “vecchio”, quelli che con la Politica e la “sotto-politica” ci vivono; quelli che avrebbero da tempo dovuto cercarsi un “lavoro” proprio senza dover mendicare e prestare il fianco ed altre parti di sè al potentato.