PASOLINI 40 – 3 NOVEMBRE 2015 – CIRCOLO MATTEOTTI PRATO VIA VERDI 30 ORE 21.00

un pool di Associazioni culturali “aperto” alle collaborazioni presenta
PASOLINI 40 – 3 NOVEMBRE 2015 – CIRCOLO MATTEOTTI PRATO VIA VERDI 30 ORE 21.00 –

Sarà presentata una silloge poetica di straordinaria bellezza – ieri abbiamo accennato alla Prefazione ed alla Postfazione – presenteremo i poeti un po’ alla volta

PASOLINI ed il genocidio culturale progressivo

Ritengo che la distruzione e sostituzione di valori nella società italiana di oggi porti, anche senza carneficine e fucilazioni di massa, alla soppressione di larghe zone della società stessa: …larghi strati, che erano rimasti per così dire fuori della storia, la storia della rivoluzione borghese, hanno subìto questo genocidio, ossia questa assimilazione al modo e alla qualità della vita della borghesia.

Come avviene questa sostituzione di valori? Io sostengo che oggi essa avvenga clandestinamente, attraverso una sorta di persuasione occulta. Oggi i modi sono più sottili, abili e complessi, il processo è molto più tecnicamente maturo e profondo. I nuovi valori vengono sostituiti a quelli antichi di soppiatto.

………………………….I giovani hanno perduto il loro antico modello di vita……….. e adesso cercano di imitare il modello messo lì dalla classe dominante di nascosto.

Perché questa tragedia in almeno i due terzi dell’Italia? Perché questo genocidio dovuto all’acculturazione imposta subdolamente dalle classi dominanti? Ma perché la classe dominante ha scisso nettamente “progresso” e “sviluppo”?

Ad essa interessa solo lo sviluppo, perché solo da lì trae i suoi profitti. Bisogna farla una buona volta la drastica distinzione tra i due termini progresso e sviluppo.

Si può concepire uno sviluppo senza progresso, cosa mostruosa che è quella che viviamo: ma in fondo si può concepire anche un progresso senza sviluppo , come accadrebbe se in certe zone contadine si applicassero nuovi modi di vita culturale e civile anche senza, o con un minimo di sviluppo materiale. Quello che occorre è prendere coscienza di questa dissociazione atroce  e rendere coscienti le masse popolari perché appunto essa scompaia, e sviluppo e progresso coincidono.

 

Il regime è un regime democratico…però quell’acculturazione, quella omologazione che il Fascismo non è riuscito assolutamente ad ottenere, il potere di oggi, cioè il potere della società dei consumi riesce ad ottenere perfettamente…distruggendo varie realtà particolari, togliendo realtà ai vari modi di essere uomini che l’Italia ha prodotto in modo storicamente molto differenziato…e allora questa acculturazione sta distruggendo in realtà l’Italia e quello che posso dire senz’altro è che il vero Fascismo è proprio questo potere della società dei consumi che sta distruggendo l’Italia e questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che in fondo non ce ne siamo resi conto, è avvenuta negli ultimi sette dieci anni è stata una specie di incubo in cui abbiamo visto l’Italia distruggersi, sparire…adesso risvegliandosi da questo incubo e guardandoci intorno ci accorgiamo che non c’è più niente da fare…