IN AUTUNNO VOTO “NO” ANCHE PERCHE’ NON HO FIDUCIA IN RENZI (MA NON SOLO)

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IN AUTUNNO VOTO “NO” ANCHE PERCHE’ NON HO FIDUCIA IN RENZI (MA NON SOLO)

Qualche giorno addietro ho sottolineato le ragioni profonde del contrasto ideale e – per me – etico con il “renzismo”.
Grandi speranze avevamo riposto nel piglio deciso del “giovane” Renzi al suo apparire nei meandri del tubo catodico quando avevamo il nostro daffare con il Cavaliere “ridens” e ci sembrava quasi un fenomeno da “Fata Morgana” la possibilità di poter trovare un avversario che, da Sinistra, avesse delle somiglianze dal punto di vista del carattere e non con quei toni pacati, paterni, tipo quelli di Bersani, che pure godeva della stima di tanti e del sottoscritto.

Quegli anni non molto lontani realmente ma che oggi a noi sembrano tanto insopportabili vedevano le “basi” del giovane PD chiedere a gran voce rinnovamento soprattutto nei metodi di accesso alla Politica e nella costruzione di una partecipazione democratica la più diffusa; ed a qualcuno la parola “rottamazione” cominciava a piacere, soprattutto quando si pensava di poterla applicare a tutte/i coloro che avevano incarnato nel passaggio dai vecchi Partiti al nuovo PD quell’anima “stalinista” centralistica sottilmente autoritaria.
Di fronte alle riflessioni che su questo Blog ho prodotto e probabilmente in concomitanza con un dibattito più acceso del solito nel quale i miei detrattori tenderebbero a dimostrare che il mio NO deciso alla Riforma costituzionale sia esclusivamente da addebitare all’antipatia congenita vesro Renzi alcune “amiche” si sono sperticate a contestare gli addebiti che ho mosso sulle caratteristiche “aperte” delle Primarie che lo incoronarono quale Segretario e gli aprirono la strada verso il Premierato e ne hanno delineato puntualmente con grande precisione tutti i passaggi.
Pur tuttavia se rileggono meglio quelle “mie” righe troverebbero che, accanto alla mia affermata predilezione per Primarie interne (quando si tratta di eleggere il Segretario di un Partito non ci si può permettere di far partecipare chi con quel Partito non ha nulla a che fare!), ho denunciato come, in una piccolissima porzione di territorio nella “civile” Toscana, uno dei registri assegnati ad un Circolo PD fosse inspiegabilmente ed “illegalmente” finito in uno studio di un affermato rampante giovane professionista di DESTRA. E’ del tutto evidente che, se con delle “regole” certe e condivise si apre un percorso verso le Primarie, queste vadano rispettate e, poiché fuori dai Circoli non vi è certezza alcuna della “correttezza” di tali operazioni (in un Circolo PD un elettore del territorio che si è sempre battuto per la Destra difficilmente ci mette piede e, se lo fa, può comunque attestare che “sta cambiando” idea, ma lo deve fare come atto di compromissione: tutti possono cambiare la loro idea e la loro posizione). Però sappiamo molto bene come sono andate quelle Primarie e, se il risultato fosse rimasto quello della prima fase (esclsuivamente “interna” e ad eliminazione) ci sarebbe stata la vittoria di Renzi ma con una ben diversa maggioranza: è dunque chiarissimo come una parte consistente della maggioranza “renziana” nel PD provenga da elettori di DESTRA.
Sulla “rottamazione” che non c’è stata scriveremo poi….

Foto mia

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