ORFEO, EURIDICE “LA GRANDE SOGNATRICE” parte 4

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L’INSTALLAZIONE DI LUCE E OMBRA “GRANDE SOGNATRICE” DI
FABRIZIO CORNELI
OPERA PERMANENTE DELLA CITTÀ DI PRATO
Piazza Santa Maria in Castello.
La scoperta di questa installazione è stata per me illuminante; ho
immediatamente pensato a questi due personaggi della mitologia
classica; ho pensato ad un amore “eterno” struggente; ho pensato alla
dolcezza della “morte”.

ORFEO, EURIDICE “LA GRANDE SOGNATRICE” parte 4

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Orfeo aveva da pochi giorni conosciuto quella splendida
gioiosa ragazza ad un concerto in San Domenico; là – a
pochi passi – c’era una Scuola di Danza dove Euridice da
alcuni anni procedeva nella sua specializzazione essendo
passata da studentessa modello ad aiutante della Direttrice di
quei corsi.
E quella sera, mentre nevicava, Orfeo andava ad attenderla fuori della Scuola: voleva parlare, voleva condividere quello strano turbamento che le aveva trasmesso solo lo sfiorarsi le mani quando si erano salutati nell’amicizia appena avviata; voleva capire se… anche lei aveva bisogno di capire.
Arrivò davanti al Circolo proprio mentre Euridice
stava salutando alcune sue giovani allieve ed i loro genitori.
Le fece un segno; non avrebbe voluto importunarla ma
avvertiva quella necessità, impellente. Per questo le fece solo
un timido cenno di saluto; ma Euridice mostrò
immediatamente di essere molto felice di vederlo.
Orfeo, lui non se ne era accorto, aveva il berretto ricolmo di neve e sembrava – essendo molto magro – con la palandrana uno
spaventapasseri in un campo innevato. Euridice gli sorrise e
gli si accostò con evidente gioia.

“Che fai? Sei stato ad un altro concerto?”
“No, sapevo che saresti uscita più o meno a quest’ora e son
passato…avevo bisogno di parlarti”
“Mi accompagni, allora? Vado verso casa, in Piazza Ciardi”.
Orfeo non chiedeva di più e per sostenere la ragazza la prese sottobraccio, dapprima, e poi le avvolse il braccio sinistro sulle spalle come per proteggerla dalla neve che continuava a venir giù ed evitarle qualche possibile ruzzolone.

Orfeo ricordava passo dopo passo quel percorso, parola dopo
parola quelle frasi, le emozioni, la passione e la vita che veniva
segnata da quei minuti; Orfeo ricordava quel bacio, il primo,
più degli altri che quella sera stessa poi fioccarono insieme
alla neve sotto il porticato del Pulpito di Donatello in Piazza
Duomo…

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….. fine parte 4 …….

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