ANPI PRATO – FESTA PROVINCIALE – 2 e 3 SETTEMBRE 2016

ANPI PRATO – FESTA PROVINCIALE – 2 e 3 SETTEMBRE 2016

La Festa dell’ANPI Provinciale di Prato si svolgerà il prossimo venerdì 2 e sabato 3 settembre con il Programma che potete conoscere attraverso la lettura del manifesto allegato.
Il luogo che ospiterà la Festa è il Circolo ARCI G. Rossi di S. Ippolito (frazione di PRATO) in Via Visiana
L’iniziativa vede la collaborazione di ARCI, CGIL, Sentieri partigiani e Libera.

La prima serata (2 settembre) è esclusivamente di apertura – vi sarà un Apericena alle ore 20.00 e la proiezione di un video “Buon compleanno Repubblica”.

Ubaldo Nannucci

La seconda serata (3 settembre) prevede a partire dalle ore 18.00 un dibattito “ANPI e la difesa dei Diritti e della Costituzione” con la partecipazione di Ubaldo Nannucci, Presidente dell’ANPI Provinciale di Firenze, ex Procuratore in quella città. A seguire, dopo la Cena (euro 15) per la quale si consiglia la prenotazione entro il 31 agosto telefonando al Circolo di S. Ippolito numero 0574 815166, lo spettacolo “Il pane e le rose” (parole e musica) della Compagnia ALTROTEATRO del prof. Antonello Nave.

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ORFEO, EURIDICE “LA GRANDE SOGNATRICE” parte 5

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L’INSTALLAZIONE DI LUCE E OMBRA “GRANDE SOGNATRICE” DI
FABRIZIO CORNELI

OPERA PERMANENTE DELLA CITTÀ DI PRATO

Piazza Santa Maria in Castello.

La scoperta di questa installazione è stata per me illuminante; ho
immediatamente pensato a questi due personaggi della mitologia
classica; ho pensato ad un amore “eterno” struggente; ho pensato alla dolcezza della “morte”.

ORFEO, EURIDICE “LA GRANDE SOGNATRICE” parte 5

Andò oltre, non volle soffermarsi in quel caos così lontano
dalle magie di tanti anni prima e si infilò in una via Mazzoni
ancor più caotica resa più stretta dalla presenza di tavolini e
sedie per i clienti di un pub. Arrivò in Piazza del Comune, un
crocevia di diverse abitudini ed interessi, e stancamente
osservò la statua del Datini costretta imperterrita a mostrare i
prodotti del suo lavoro ai pratesi più ignoranti e ne ebbe
un’infinita pena. Ma gli voltò le spalle e si avviò verso San
Francesco; faticò a riconoscere quella piazza, caotica come
era, ricolma di auto.
Non riusciva a rendersi conto di come il tempo trascorso
lontano dalla sua città fosse stato tanto e tale da condizionare
le reciproche trasformazioni in modo irreparabile. Eppure in
quella piazza la storia d’amore si era arricchita di tantissimi
altri momenti che non avrebbe mai potuto dimenticare ma che
il “tempo” ormai aveva lasciato solo nella sfera dei suoi, solo
dei suoi, ricordi. Si sedette su una panchina e si toccava
l’esterno del vecchio cappotto proprio a sinistra all’altezza del
cuore e lo accarezzava; era ormai un vecchio, di sicuro più
vecchio di quelli che avevano la sua stessa età perché così si
sentiva ma poi in effetti per davvero che lo era! E
continuava a chiedersi dentro di sé perché mai quel giorno lui
avesse deciso di ripercorrere quasi come una serie di stazioni
penitenziarie alcune delle tappe fondamentali della storia sua e
di Euridice.

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…..fine parte 5……