riflessioni sui disastri di questo Governo che vuole anche che gli si approvi la riforma costituzionale! – LA BUONA SCUOLA – per chi?

LA BUONA SCUOLA – per chi?

Lo scorso 30 novembre 2015 scrissi questo “post” sul mio Blog
Oggi, 17 agosto 2016, sono a conoscenza del fatto che alcuni docenti “in servizio” con attestazioni reali e concrete sia dai documenti firmati, sia dai contatti con dirigenti e altri docenti, studenti, genitori e quantaltri abbiano transitato nella scuola (promotori editoriali, fornitori di bevande e merendine, postini etc etc etc) non hanno percepito stipendi dopo quello di Marzo 2016 pur avendo lavorato ininterrottamente sino al termine dell’a.s. 2015/2016
Rinnovo l’appello sottolineando ancora una volta ( e stamattina pagine di quotidiani riprendono il tema della Scuola attraverso le vicende del “concorsone”) le caratteristiche di quella che è stata “IMPROPRIAMENTE” e roboantemente, nello stile tipicamente “PADRONALE” di Renzi e renzine/i, chiamata la Buona(!!!) Scuola.
BUONA per chi? Non di certo per i docenti, nè per gli studenti e le loro famiglie.
Senza che si stia a fare polemiche vane, andate nelle scuole “pubbliche” e vedete direttamente quel che accade.

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Al Presidente della Repubblica – massimo rappresentante del nostro Paese e garante dei diritti – è giusto che alcuni docenti in servizio non vengano retribuiti?

Caro Presidente della Repubblica troppe volte le ho sentito dire ( anche altri suoi illustri predecessori ed altre eccellenti rappresentanti della nostra “società” ) che i docenti nel nostro Paese sono malpagati. Ed ovviamente, essendo stato – ed essendo – partecipe delle vicissitudini degli insegnanti in modo diretto, conosco molto bene quel mondo. In breve, tuttavia, per chiarezza sono a chiederle se ritiene giusto che una parte del personale “docente” in servizio possa svolgerlo senza “alcuna” (dico e ribadisco “alcuna”) retribuzione per mesi e mesi. Spesso si tratta di persone che non hanno alcuna possibilità economica alternativa e, se non foraggiati dalle famiglie, sono costrette ad indebitarsi. E’ “incivile”, questo comportamento da parte dello Stato, del quale Ella è il massimo rappresentante e garante dei diritti.

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