Politically correct o incorrect? DOPO “TRAME DI QUARTIERE” a San Paolo e non solo.

 

Politically correct o incorrect?

DOPO “TRAME DI QUARTIERE” a San Paolo e non solo.

 

“Sono sudato, mi disse ed io “hai lavorato?” No, mi rispose, sono stato soltanto in bicicletta tutto il giorno…ora vado a farmi una doccia!” Il giovane straniero era oggetto generico in risposta ad un nostro quesito su “dove fossero finiti i missionari francescani di via Donizetti”.

“Sono andati via ed al loro posto c’è un gruppo, forse, di richiedenti asilo, stranieri come quel giovane di cui parlavo. Tutti i giorni c’è la Caritas che porta loro la colazione al mattino, il pranzo e la cena e, poi, ad ognuno – ne sono quindici – danno 10 euro per le “spese”. Non fanno null’altro tutto il giorno. Mi fanno pena ma ho anche un po’ di rabbia per gli altri, i nostri giovani che invece, come mio nipote, si ammazzano di fatica per tre-quattro euro l’ora.”

E’ un fiume in piena, l’anziana signora novantenne che sull’uscio della sua abitazione a pian terreno ci intrattiene, semplicemente perché, passando – mia moglie ed io – l’abbiamo salutata.

“Sono cristiana praticante ma non sopporto più queste cose” e poi racconta un po’ di sè dopo che le ho mostrato di conoscere suo figlio “Io sono stata della Democrazia Cristiana. Anche lei?” “No” le dico “ero e rimango dall’altra parte!”.  Ma questo oggi non ci divide come in quei tempi, gli anni Sessanta e Settanta.

Mentre si parlava – in verità mentre lei parlava e noi più o meno riuscivamo ad assentire e poco più – mi è sovvenuto che si trattava proprio della anziana signora che avrei dovuto intervistare da tempo per il progetto “Trame di quartiere”. Poi dopo la “bellezza” di quel Progetto era saltato tutto, perché per procedere avevamo bisogno di fondi: non io, che su questi temi lavoro “aggratis”.

Ascoltiamo e ci rendiamo conto che la signora non è di Destra, anche se poi qualche dubbio ci può venire; non è “populista” anche se le sue affermazioni richiamano quelle della Lega e del Movimento 5 stelle che si apprestano a governare il Paese. E ci rendiamo conto che quelle cose che lei dice stranamente sono vere ma la Sinistra si vergogna di riconoscerlo, combinando più danni di quel che avrebbe pensato di fare dando ascolto e risposte a quei quesiti. Invece cosa è accaduto?  che la Sinistra si è fatta fregare completamente da una forma ideologica che ha avvantaggiato qualcuno dei suoi stessi sostenitori, che sull’Immigrazione ha costruito – anche se legalmente – la sua fortuna.

Lei, la signora, avrebbe davvero potuto votare uno di quei due Partiti e, forse, si appresterebbe a votarli laddove quelle semplici risposte di equilibrio di diritti e doveri per tutti (senza dare credito al proclama salviniano “Prima gli italiani”) venisse applicata.

Di persone come lei ne incontro ad ogni angolo di strada e non sono io a cercarle. Non è possibile che “altri” non le abbiano mai incontrate, non abbiano sentito discutere questo argomento. E’ vero invece che abbiamo alzato le spalle, soprattutto perché eravamo – e siamo – impotenti di fronte alle organizzazioni che si occupano di “Migranti”, onlus, ong  e quantaltro, che si riferiscono a termini come “volontariato” e “umanitario” ma ingenerano dubbi e sospetti, che andrebbero giustamente chiariti.

Abbiamo lasciato, così, lo spazio a forme demagogiche sempre più forti e radicate che con maggiore difficoltà riusciremo ad estirpare. Ci attende un lavoro intenso, dovremo fare ciò che non abbiamo saputo fare prima: diversamente ci troveremmo di fronte ad azioni autoritarie e retrive che dovremo combattere.

 

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Joshua Madalon

 

 

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