PELLE E ANIMA terza parte (per la seconda parte vedi 2 giugno)

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PELLE E ANIMA terza parte (per la seconda parte vedi 2 giugno)

…Questa iniziativa ha teso ad essere un tentativo di opposizione al riflusso politico ed ideologico dominante ed al massiccio revival del cinema hollywoodiano favolistico ed incantatore. In ultima analisi, un nvito a pensare criticamente il cinema.
L’interesse degli organizzatori era soprattutto quello di rivolgersi a due specifici settori di pubblico: la scuola e il “pubblico normale”. Per il primo si sono presentate diverse articolazioni nel modo seguente: il primo intervento è stato rivolto esclusivamente agli studenti con la preparazione di alcuni materiali propedeutici alla conoscenza del periodo e della tecnica cinematografica, l’altro diretto particolarmente ai docenti , ma senza escludere gli allievi, che tendesse a mostrare la rivoluzione linguistica e teorica della Nouvelle Vague, ad analizzare le valenze ed i significati del linguaggio filmico. Un terzo momento rivolto ad insegnanti e studenti con la presentazione in moviola (usando il videoregistratore) di alcuni film fondamentali della Nouvelle Vague. Per il “pubblico normale”, naturalmente non esclusi studenti e insegnanti, è stata allestita la visione di film e la fornitura dei materiali informativi. L’intervento si è articolato in più sezioni: al mattino cinque incontri nelle scuole superiori con una presenza media di quaranta studenti e due insegnanti. Venti proiezioni pomeridiane con una media di venticinque/trenta spettatori ciascuna, introdotte da un telegrafico commento e accompagnate da una scheda informativa. L’aspetto nuovo e interessante è stato l’inserimento nella normale programmazione del cineclub Unicoop di otto film di autori della Nouvelle Vague che hanno avuto ( e hanno ancora) un vivo successo, oltre che di critica, anche di pubblico, dal Godard di “Fino all’ultimo respiro” al Resnais di “La vita è un romanzo”. La partecipazione media a questi film ha oscillato tra le centottanta e le duecento presenze per ogni proiezione. L’iniziativa prevedeva inoltre, con una programmazione a incastro, una serie di sezioni monografiche così suddivise: film di autori che piacquero ai registi della Nouvelle Vague (Hawks, Hitchcock, Ray, Rossellini); film di autori attivi nello stesso periodo che in qualche modo furono influenzati e influenzarono la Nouvelle Vague. A completamento di questo lavoro abbiamo ritenuto utile proporre una serie di scritti inediti che, presentando una certa autonomia e completezza, non pretendono certo di porsi come esaustivi. L’idea di raccogliere questi interventi voleva rispondere ad una duplice esigenza, da un lato offrire agli interlocutori dell’iniziativa nel suo complesso anche un materiale più “specialistico”, e dall’altro individuare anche un interlocutore più generalizzato che è dato da quanti lavorano e studiano di aspetti cinematografici.
In questo senso la struttura stessa del volume ha tenuto presente quanto già edito in Italia su questo fenomeno, e soprattutto i materiali in corso di preparazione, legati all’iniziativa che il secondo Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino dedicherà nel mese di ottobre all’esperienza della Nouvelle Vague.
Jaurés Baldeschi
Subito dopo a pagina XI del libro “La pelle e l’anima” c’è il frontespizio interno con l’Introduzione di Giovanna Grignaffini; ne riporterò qualche pagina per dare un’idea del valore del testo.

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